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Unione dei Comuni della Romagna forlivese, borghi di collina

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 11 minuti

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Cenni storici

L’Unione di Comuni della Romagna Forlivese nasce nel 2014 come evoluzione della Unione Montana Acquacheta Romagna Toscana già Comunità Montana dell’Appennino Forlivese con Forlì come comune capofila.
La presenza umana sul territorio ha origini antichissime, infatti, dai reperti rinvenuti risulta che a Galeata risale alla preistoria, a Modigliana e Santa Sofia al neolitico e Tredozio alla successiva età del bronzo. Sono di fondazione romana invece gli abitati di Forlì, Forlimpopoli e Portico di Romagna. Invece è al periodo medievale che si devono gli abitati ricchi di mura, torri e case antiche, così come arrivati ai giorni nostri, di Bertinoro, Civitella di Romagna, Dovadola con alcune influenze toscane e Premilcuore. Epoca rinascimentale invece per la cittadella medicea di Terra del Sole a pochi passi dalle preziose acque di Castrocaro, mentre Predappio risale agli anni del Ventennio e si presenta come un museo urbano all’aria aperta dello stile razionalista.
Un’ampia zona (dal livello sul mare ad oltre 600 metri) delimitata dai fiumi Bidente, Rabbi e Montone, tra la costa romagnola e il Parco delle Foreste Casentinesi, Falterona e Campigna, dominata nel corso dei secoli da nobili famiglie, dai Guidi ai Manfredi, dagli Ordellaffi ai Malatesta, ma anche dallo Stato Pontificio.

Cosa vedere

Come immaginerete ogni borgo ha tante cosa da vedere, figuratevi 15 (di cui 2 – Galeata e Santa Sofia anche Città Slow )!
Questa una sintetica selezione.
Civitella di Romagna – i resti dell’antico castello (torre, ricostruita in stile gotico e l’orologio del 1842) e le mura medievale bastionate, mentre nei dintorni il borgo medievale di Cusercoli e il Santuario della Madonna della Suasia.
Dovadola – la Rocca dei Conti Guidi, probabilmente costruita sugli avamposti longobardi, l’Eremo santuario di Montepaolo, sorto nei pressi della grotta dove Sant’Antonio da Padova pregò nel 1221 e Palazzo Montaguto dove trovò rifugio Giuseppe Garibaldi dopo la caduta della Repubblica Romana.
Forlì – nel capoluogo di provincia segnalo la Rocca di Ravaldino (solo esterno), la basilica romanica di San Mercuriale con l’imponente campanile e chiostro e la Pinacoteca Comunale che conserva l’Ebe del Canova.
Forlimpopoli – la Rocca albornoziana, il museo archeologico e al confine con Forlì, il santuario di Fornò.
Galeata – fuori dal borgo, il sito della romana Mevaniola, il Castello di Pianetto e l’Abbazia di Sant’Ellero in attesa che la villa di Teodorico riapra.
Meldola – la Rocca, il loggiato Aldobrandini, il Ponte dei Veneziani e il Palazzo Doria Pamphili, mentre nei dintorni il borgo murato e il castello di Teodorano e la Rocca delle Caminate recentemente ristrutturata.
Rocca San Casciano – nel borgo, che fino al 1923 era sotto la provincia di Firenze, la segnalazione va all’Abbazia Benedettina di S. Donnino; dal borgo si può partire alla volta dei Percorsi della Margherita da fare anche in MTB.
Santa Sofia – il Parco delle sculture all’aperto e il centro visite del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, nei dintorni Corniolo con la sua chiesa romanica e Campigna con il suo Museo forestale.
Tredozio – il Palazzo Fantini con il suo giardino all’italiana e la Pieve di San Michele (sec. XII) con Crocifisso dipinto su tavola della Scuola Riminese.
Per le cose da vedere a Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Portico e San Benedetto, Predappio, Premilcuore vi rimando ai blogpost dedicati.

Cosa fare

PRIMAVERA
–     ammirare il risveglio della natura con un’escursione alla Diga di Ridracoli, alla Cascata dell’Acquacheta o al vulcano più piccolo del mondo;
–    dedicarsi all’arte con una visita alla mostra del momento ai Musei di San Domenico, alla Galleria d’Arte Contemporanea Vero Stoppioni o fare un itinerario razionalista con tappe a Forlì e Predappio;
ESTATE
–    esplorare la zona a piedi, in bici o a cavallo per poi trovare refrigerio lungo il Fiume Rabbi nei pressi della Grotta Urlante o alla Cascata della Sega;
–    fare un tour tra rocche e abbazie della zona per capire che è arrivato il momento di affrontare uno dei tanti Cammini.
AUTUNNO
–     restare incantati dal Fall Foliage che colora il Parco delle Foreste Casentinesi recentemente insignito del riconoscimento UNESCO;
–     andare in cerca di funghi e tartufi nei boschi della zona e imparare i segreti della cucina nella patria dell’Artusi;
INVERNO
–     rigenerarsi con le benefiche acque termali di Castrocaro Terme e Fratta di Bertinoro;
–     sciare, ciaspolare o fare snowboard nella magica cornice dei boschi “incantati” del territorio;

Eventi

Festa del Falò – Marzo/Aprile, Rocca San Casciano
Una tradizione  che affonda le radici nella notte dei tempi , con l’accensione di due giganteschi falò per ritrovarsi in un’atmosfera davvero magica.
Eliopoli – Aprile, Terra del Sole
Lo splendore e la forza del Granducato di Toscana di inizio XVII secolo tornano per 3 giorni, restituendo al borgo i fasti delle sue origini tardo-rinascimentali.
Festa Artusiana — Giugno, Forlimpopoli
A fine giugno due weekend dedicati alla celebrazione di Pellegrino Artusi e della cucina di casa, economica, pulita, buona.
Santa Sofia Busker Festival – Agosto, Santa Sofia
Un festival internazionale di Arti Performative con musica, colori, luci e un fiume “poeta”.
Feste dell’800: Tableauv Vivants – Settembre, Modigliana
Un vero tuffo nei dipinti di Lega: i paesani in costumi d’epoca effettuano riproduzioni viventi dei quadri del pittore modiglianese.
Fiera e sagra del Tartufo di Dovadola – Ottobre, Dovadola
Promozione e valorizzazione del tartufo bianco, che nasce spontaneo sulle colline, da gustare nei tanti piatti della tradizione.
Sagra del Bartolaccio – Novembre, Tredozio
Per conoscere la ricca tradizione gastronomica locale insieme ad altri prodotti autunnali della zona.
Presepe nelle Grotte della Solfatara – Dicembre e Gennaio, Predappio
Tradizionale e unico si snoda nelle gallerie della vecchia miniera di zolfo. Un presepe quanto mai suggestivo ed originale.
Il paese dei Presepi – Dicembre e Gennaio, Portico e San Benedetto in Alpe
Negli angoli più caratteristici del borgo, vengono realizzati e disposti tanti presepi all’aperto, rendolo ancora più suggestivo.

Enogastronomia

Per assaggiare tutto ciò che è tipico conviene stare digiuni almeno una settimana prima della visita.
Ecco un elenco breve ma esaustivo di ciò che potrete assaggiare in zona. Si parte con un prodotto della tradizione contadina, il Bartolaccio (Tredozio) o Tortello alla Lastra (Santa Sofia) farcito con patate, zucca o erbette e cotto su una lastra di pietra arenaria. Per quanto riguarda i primi la pasta fresca fatta a mano è d’obbligo (siamo o no nella patria dell’Artusi?) magari con il Tartufo bianco (Dovadola).
Come secondo si può scegliere tra la Salsiccia “matta” o ciavar (Santa Sofia), realizzata anche con frattaglie e insaporita con aglio e Sangiovese, da consumare cotta alla griglia, stagionata o conservata sott’olio e la Razza Bovina Romagnola, alla base di bolliti e stufati. Ideale contorno autunnale funghi, succulenti porcini o profumati prugnoli. Il Presidio Slow Raviggiolo (Civitella di Romagna, Galeata e Santa Sofia) è un formaggio fresco avvolto in foglie di felce che ne caratterizzano la profumazione delicata: da gustare con un filo d’olio e una manciata di pepe nero.
Come accompagnamento non manca mai la Piada che in questo territorio è fatta con strutto e bicarbonato rendendola più alta (e quindi spaccabile a metà per essere farcita con salumi e formaggi) di quella riminese.
Tipici e molto particolari la Saba, sciroppo d’uva utilizzato per insaporire e il Savor, marmellata contadina casereccia, prodotta in seguito alla vendemmia, da gustare con i formaggi o nei dolci.
Per chiudere in bellezza pesche alla crema (Portico e San Benedetto), delizia che ogni romagnolo conosce, ciambella romagnola o pere volpine al Sangiovese.
Il tutto gustando durante il pasto, a seconda dei gusti, il rubio Sangiovese (Predappio), il bianco Trebbiano di Romagna (Civitella di Romagna) o il dorato dell’Albana (Bertinoro) e al termine qualche liquore ai gustosi frutti di bosco che nascono ai piedi del Parco Nazionale.

Personaggi illustri

Caterina Sforza, definita “la grande signora della Romagna”, fu Contessa di Forlì dal 1488 al 1500.
Aurelio Saffi, allievo prediletto di Mazzini a cui Forlì dedica la Piazza centrale.
Silvestro Lega, uno dei più grandi pittori dell’800 italiano ed europeo nacque nel 1826 nasceva a Modigliana.
Pellegrino Artusi, padre della gastronomia italiana nacque a Forlimpoli nel 1820.
Felice Orsini, patriota risorgimentale ebbe i natali a Meldola.
Don Giovanni Verità, sacerdote carbonaro iscritto alla Giovine Italia nacque e venne consacrato nel borgo natale di Modigliana.
Benito Mussolini, prima giornalista, politico e poi dittatore italiano del secolo scorso, nacque a Dovia, frazione di Predappio Alta, su cui sorse poi Predappio Nuova.

Cammini

Sono tanti i Cammini che attraversano il territorio dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese.
Il Cammino di Dante tocca i borghi di Dovadola, Forlì e Portico e San Benedetto mentre quello di Assisi solo Dovadola.
La Via Romea Germanica attraversa i borghi di Civitella di Romagna, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Meldola e Santa Sofia mentre il Cammino di Sant’Antonio quelli di Dovadola, Portico e San Benedetto e Rocca San Casciano.

Come arrivare

da Bologna/Milano/Firenze: A14 fino al casello di Forlì, poi seguire le indicazione per il borgo prescelto
da Ancona: A14 fino di Cesena Nord, poi seguire le indicazione per il borgo prescelto
da Perugia/Arezzo: E45 fino all’uscita di Santa Sofia o Cesena Ovest a seconda del borgo prescelto

La rubrica [Emilia Romagna Borghi] è realizzata basandosi sulle adesioni dei Borghi alle Associazioni: Borghi più belli d’ItaliaBandiere ArancioniBorghi autentici d’Italia.

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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