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Turismo lento in Emilia Romagna

di /// Luglio 30, 2025
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Questo blogpost è dedicato a te.

A te che hai voglia di viaggiare a passo lento, cercando sempre di entrare in contatto con la natura e  i suoi abitanti.
A te che ti consideri un cittadino temporaneo del luogo che visiti e non un turista mordi e fuggi.
A te che preferisci vivere il momento anziché condividerlo in tempo reale.
A te che hai una nuova consapevolezza e preferisci conoscere piccole realtà dedicando loro il tempo necessario, piuttosto che collezionare luoghi visti di cui vantarsi.
A te che rivivi l’esperienza vissuta ogni volta che la racconti, entusiasta, a parenti e amici.
A te che cerchi di comprendere al meglio il passato per costruire un futuro migliore.

 

Cosa è il turismo lento

In costante crescita, il turismo lento è un modo nuovo di viaggiare e di fare esperienze basato su questi 6 elementi:

  1. Sostenibilità: minimizzare l’impatto sull’ambiente;
  2. Autenticità: esaltare le specificità dei luoghi;
  3. Lentezza: privilegiare ritmi non frenetici;
  4. Contaminazione: stimolare maggiori interazioni con la comunità ospitante;
  5. Emozione: coinvolgere il turista in un’esperienza multisensoriale che lo arricchisca;
  6. Rispetto: per l’ambiente e l’ecosistema ma anche per le tradizioni e le persone.

Si tratta quindi di un’ottima occasione per valorizzare i territori meno conosciuti dal turismo internazionale rilanciandoli in chiave sostenibile, così da favorire esperienze di viaggio innovative: dai cammini alle ciclovie, dai piccoli borghi ai parchi naturali, dai prodotti enogastronomici a km zero alle terme.

  • Bologna, San Luca in bici, ph. Dynamo Velostazione
  • Bobbio (PC) – Il borgo dal ponte gobbo, ph. @businaroalessandro
  • Ozzano Taro (PR) – Museo del Quotidiano Ettore Guatelli, ph.@guatellicontemporaneo
  • Castrocaro terme (FC), ph. Terme di Castrocaro
  • Enogastronomia di qualità, ph. Paolo Barone
  • Treno storico, ph. Andrea Ceroni

Fare turismo lento in Emilia Romagna

Fare turismo lento in Emilia Romagna significa avere la possibilità di vivere molteplici esperienze come:

  • Intraprendere uno dei 21 cammini – Per percorrerli non è necessario essere motivati dalla fede: è sufficiente avere voglia di riappropriarsi del tempo, della memoria e dell’identità culturale dei luoghi.
  • Recarsi in uno dei 17 parchi naturali – Nazionali, interregionali o regionali la scelta è ampia per chi è alla ricerca di uno stile di vita più in simbiosi con la natura. In queste aree verdi è possibile anche fare birdwatching o ascoltare il magico silenzio dei boschi con le ciaspole ai piedi tra boschi, fiumi, laghi e cascate.
  • Vivere la natura in sella alle due ruote – Solcando i sentieri tra valli, colline e cime come veri professionisti o scegliendo una modalità slow per conoscere i parchi naturali pedalando lungo le Ciclovie dei Parchi.
  • Scoprire le 13 Città Slow – Per gustare a pieno le meraviglie di questa terra, abbandonando per un attimo i ritmi frenetici e la velocità della vita quotidiana, e scegliendo la qualità piuttosto che la quantità.
  • Visitare uno dei tanti piccoli borghi – Luoghi a misura d’uomo dove il tempo sembra essersi fermato, così lontani dalle sovraffollate mete internazionali.
  • Scoprire tanti musei curiosi – Tradizioni, mestieri, usi, peculiarità ed eccellenze: per conoscerli ti basterà visitare la regione seguendo i tuoi personali interessi.
  • Dedicarsi ore di sano benessere alle terme – Un break in modalità slow, a mollo nelle acque termali millenarie, per godere dei tanti preziosi elementi oligominerali. Per scegliere quelle che fanno al caso tuo ti basterà dirci che tipo di viaggiatore sei.
  • Gustare i tanti presidi slow food – Un’esperienza a 360° che ti aiuta a comprendere il legame dei sapori e delle produzioni tipiche con il territorio, con tappe golose nei Musei del Gusto.
  • Partecipare ad una delle iniziative che sposano questa filosofia come Trekking Urbano o Trekking col treno.

Non perdere l’occasione di conoscere luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che rendono unico il nostro Paese. La tua prossima esperienza di turismo lento è in Emilia Romagna, ti aspettiamo!

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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Questo articolo ha 6 commenti

  • Rita

    Buongiorno, sto creando un sito eco-sostenibile da circa 12 anni,tra la Valle del Savio e i boschi del Verghereto. Un villaggio che è stato abbandonato dopo la seconda guerra mondiale.
    Un progetto che spero quest’anno possa amplificarsi con l’ulteriore acquisto di una parcella dalla parte di un mio amico francese. Per il momento vivo in Francia ma dal mese di Maggio spero di essere di ritorno al mio “Rifugio dell’Anima”. Per ora la yurta mongola non c’è più (l’ho venduta 2 anni fa per pagarmi la formazione di professore di Yoga in francia), ma è possibile dormire in tenda nel mio terreno e nel villaggio più vicino Alfero e Quarto. A 45km da Cesena, 90 km da Firenze e 120km da Bologna. Sono interessata a trovare altri collaboratori, pubblicitari, finanziatori..ecc.
    Per ora un grazie e chissà, magari a presto
    http://www.zenliveart.com
    Rita Salvi in arte Marga

  • Dina Mariotti

    Ciao Rita,
    sono Dina Mariotti, una vecchia insegnante che lavora ancora alla Dante Alighieri di San Isidro, Bs.As, Argentina. Devo preparare l’esame finale di questo anno( livello B1) e avrei bisogno di un testo sulla città di Ferrara Il test comprende quattro momenti: l’ascolto, che per fortuna l’ho già trovato, la comprensione del testo, la parte grammaticale e la produzione personale. Siccome ho 73 anni non posso andare alla biblioteca della Dante perché siamo in quarentena ( inoltre è chiusa) ed io vorrei approfittare questa situazione e impostare questo progetto. Scusa il disturbo e ringrazio anticipadamente

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