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Il Sentiero delle Cascate di Sant’Annapelago

di /// Luglio 31, 2024
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Il Sentiero delle Cascate di Sant’Annapelago è un percorso escursionistico ad anello completamente immerso nel bosco nella zona dell’Appenino Modenese (Parco del Frignano) lungo il Rio Valdarno e il Fosso del Terzino che vi porta alla scoperta di ben sei cascate alimentate dal Rio Valdarno, tutte collocate a una manciata di pochi km l’una dall’altra.

Questo itinerario vi farà dimenticare, soprattutto nei giorni di caldo torrido, le roventi temperature di pianura e saprà regalarvi un’escursione da non perdere, soprattutto se amate i boschi, i suggestivi salti d’acqua e la possibilità di immergere i piedi nelle fredde e limpide acque di queste piscine naturali.

Ricordate però che presso queste cascate vige il divieto di balneazione, quindi vi suggeriamo di prestare molta attenzione e di seguire le regolamentazioni locali.

Percorso

L’anello è il “Sentiero delle cascate” si trova nel comune di Pievepelago, in località Sant’Annapelago. Il percorso, prevalentemente all’ombra, ha una lunghezza di 12 km, un tempo di percorrenza che va dalle 4 alle 5 h, e un dislivello di 500 mt che si sviluppa in modo dolce rendendolo, nonostante qualche salita e discesa inevitabile, un itinerario escursionistico adatto a tutti.

Arrivati in paese si può parcheggiare al Centro sportivo di via Borracce. Dopo qualche metro si trova l’indicazione per la Casa delle Rose da cui inizia la camminata.

Il percorso è molto curato e molto ben indicato dai segnavia giallo e verdi: non c’è nessun rischio di perdersi e non c’è necessità di scaricare la traccia .gpx.

Parco del Frignano (MO), Sentiero delle Cascate di Sant’Annapelago
Parco del Frignano (MO), Sentiero delle Cascate di Sant’Annapelago | Credit: Claudia Golinelli

Dopo il primo breve tratto di strada asfaltata ci immergiamo nel fresco del bosco di faggi e abeti; superata una salita, proseguiamo su una parte pianeggiante fino ad arrivare al bivio per la Cascata dei Rioo.

Poco più in alto sulla destra c’è anche un punto acqua per riempire le borracce e, scendendo invece verso sinistra, si arriva al primo di questi meravigliosi salti acquatici, dove ci troviamo circondati da vegetazione e rocce che incorniciano questo primo salto.

Attraversando il Rio dell’Acero si arriva alla Cascata della Bandita, dove potrete fare una pausa sui freschi massi lambiti dai flutti godendovi lo scenario che vi circonda.

Attraversando il fosso di Sassorso si arriva alla Cascata del Sassorso: l’impluvio qui è più piccolo dei precedenti ma il salto è sicuramente più alto, composto da uno principale completamente avvolto nel verde e uno secondario.

Proseguendo si attraversano il fosso di Capridosso, del Fontano e del Terzino da guadare saltando da un sasso all’altro; infine, andando verso valle si raggiunge la Cascata del Terzino, incastonata tra le rocce: è davvero uno spettacolo suggestivo!

Dopo qualche km si incontra la Fonte di Montalto, dove potete riempire le borracce con la freschissima acqua di montagna.

Pievepelago (MO), Cascata della Cascadora
Pievepelago (MO), Cascata della Cascadora | Credit: Claudia Golinelli

Arrivati al bivio si prosegue verso la Cascata Cascadora. Qui è importante sottolineare come la discesa sia segnalata come “percorso da escursionisti esperti”. A mio parere è praticabile tranquillamente anche durante il periodo estivo, l’importante è prestare molta attenzione dato che si tratta di una discesa ripida, a tratti un po’ esposta, composta da gradoni di pietra.

Secondo me con calma si riesce a fare senza problemi, ma soprattutto ne vale veramente la pena. Il doppio salto della cascata a strapiombo che si tuffa nella piccola piscina sottostante è davvero incantevole: sarete circondati solo da rocce, vegetazione e dal fragore del salto.

Chi non se la sentisse, può sempre sedere la cascata dalla terrazza panoramica posta sopra di essa.

L’ultima meraviglia della natura da visitare è il Pozzo del Pisano, a cui si arriva dopo un guado e un paio di bivi.

Personalmente è stato il luogo che mi ha colpito di più, forse anche perché il meno frequentato. Si tratta di una piscina naturale in cui si tuffa una piccola cascata, circondata solo dai rumori della natura.

Sant'Anna Pelago (MO), Pozzo del Pisano
Sant’Anna Pelago (MO), Pozzo del Pisano | Credit: Claudia Golinelli

Dopo quest’ultima cascata, si ritorna indietro per riprendere la strada verso Sant’Annapelago. Terminato l’anello in circa 10 minuti, si raggiunge il campo sportivo da cui si è partiti.

Dal 1500 questi luoghi sono percorsi da trasportatori di legname e ferro, pastori e viandanti, sentieri e mulattiere immersi nel silenzio del bosco, che conducono in una dimensione magica e rilassante.

Mentre in estate e in primavera inoltrata è sicuramente un itinerario adatto a tutti, nella stagione autunnale rileva sono zone particolarmente umide e nascoste dalle foglie, quindi a rischio “scivolata”; in inverno, invece, è un percorso più da “esperti camminatori”. In ogni caso, anche nella bella stagione, è sempre bene avere con sé un bastone o un paio di racchette per rendervi il percorso più agevole e sicuro.

Segnalo anche che poco dopo l’inizio del percorso c’è una deviazione che indica Sentiero corto, indicato per chi non volesse percorrere tutti i 12 km.


Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da persone che son natie, vivono o semplicemente si sono innamorate di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.

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Autore

Claudia Golinelli

Nata e cresciuta nel cuore dell’ Emilia-Romagna, appassionata di fotografia e scrittura web con cui raccontare i luoghi, le persone e le storie di questa terra.

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