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Fiumi e spiagge “nascoste” in Emilia-Romagna

di /// Agosto 28, 2023
Tempo stimato di lettura: 8 minuti

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Bagni rinfrescanti in piscine naturali di acqua dolce, relax nelle calette lungo fiumi di montagna, circondati da boschi e foreste.

Sono alcune delle esperienze che offre il territorio dell’ Emilia-Romagna, a due passi da borghi pieni di storia.

Non ci sono divieti particolari, bisogna però rispettare qualche norma, come non allontanarsi troppo dalla riva, andare possibilmente in compagnia, indossare scarpe da scoglio, fare attenzione ai cambiamenti repentini di temperatura dell’acqua o del fondo, portare a casa i propri rifiuti, ma soprattutto rispettare i divieti di balneazione dove presenti.

Spiagge nascoste piene di pace, affascinanti cascate, acque fresche e trasparenti, boschi e torrenti possono diventare per una giornata l’alternativa al mare.

Il territorio dell’Emilia-Romagna è ricco di angoli incantevoli. Si possono così scoprire tratti di fiumi balneabili e torrenti con piscine naturali e cascate. Da Piacenza alla Romagna, ecco alcuni indirizzi per un bagno refrigerante.

Piacenza: calette e acqua cristallina da Rivergaro alle cascate termali

Bobbio (PC), Spiaggia sul fiume Trebbia
Bobbio (PC), Spiaggia sul fiume Trebbia | Credit: naeblys, via ShutterStock

Il percorso sinuoso del fiume Trebbia con la sua acqua trasparente sembra fatto apposta per formare anse e calette. La zona di Rivergaro (20 km da Piacenza) è ricca di spiagge per passare una giornata circondati dalla natura.

Basta costeggiare il fiume e scegliere dove fermarsi: in località Case Marchesi, a Cisiano, sulle spiaggette sotto il Ponte Travo, alla spiaggia di Perino. Da Perino si può fare una esplorazione di 15 chilometri nell’Appennino per vedere le cascate del Perino.

Chi viaggia in compagnia dei propri amati pelosi, si può fermare a Cavarelli, dove c’è una area libera per quattrozampe sulla riva del fiume. Qui siamo ormai alle porte di Bobbio (mancano 11 km), millenaria tappa della Via Francigena.
Le spiagge di Bobbio sono tutte molto belle. Chi ha bambini, senza troppo girovagare, può sistemarsi sotto il Ponte Gobbo alla cosiddetta “Bobbio Beach”.

Fuori paese, all’altezza di Coli, si apre la Berlina Beach, pietre bianche, acque fresche e fondale sabbioso. Ci sono un parcheggio e due furgoni-truck ristoro.

Dalla Berlina Beach si può proseguire per altri 4 km alla spiaggia della Chiesetta, con le sue sabbie bianchissime e acqua trasparente: si trova ai piedi di un promontorio dove è arroccato il borgo di Brugnello.

Tornando indietro a Bobbio, si può ripartire per raggiungere le Cascate termali del Carlone. Una volta parcheggiata l’auto, c’è un sentiero a piedi di una ventina di minuti. Qui nel Medioevo si fermavano i pellegrini della Via Francigena a ristorarsi prima di riprendere il cammino di fede verso Roma.

Parma: lungo il Taro e Ceno una riviera di spiagge e angoli incantati

Nel territorio di Parma, i due fiumi Ceno e Taro scorrono fra antichi mulini e boschi rigogliosi, formando bellissime piscine di acqua trasparente.

Alcune belle spiagge si incontrano nella zona di Fornovo, alla confluenza del Ceno con il Taro.

Partendo da Fornovo (30 km da Parma) in direzione Varano De’ Melegari e seguendo il corso del fiume Ceno, dopo 6 km, all’ingresso del borgo di Viazzano con le sue case in sasso, sulla sinistra si apre una strada che porta al greto del fiume. Qui c’è una grande spiaggia attrezzata con un parcheggio.

Riprendendo la strada, dopo una 20 km, si è premiati dalla possibilità di un bagno nelle acque cristalline di una piscina scavata nella roccia nel comune di Varsi. Anche qui c’è un’area attrezzata con parcheggio e rocce piatte per stendere il telo da bagno.

Da Varsi si può continuare sempre sulla Provinciale 28 per fermarsi a Bardi (dopo 13 km), che da mille anni domina il paesaggio con il suo castello torreggiante su uno sperone di diaspro rosso, alla confluenza dei torrenti Ceno e Noveglia. A Bardi c’è uno dei tratti del Ceno più adatti alla balneazione.

Addentrandosi nella valle del Ceno si scopre una meraviglia della natura: le cascate Masanti, dette anche le Cascate di Smeraldo, in Alta Val Ceno. Le cascate sono davvero magnifiche, ma non sono adatte per fare il bagno. Si raggiungono con un sentiero nel bosco, partendo da Masanti, frazione di Bedonia (20 km da Bardi).

Per quanto riguarda il fiume Taro, è sempre balneabile da Fornovo in su, cioè verso la zona appenninica. Fra i punti più spettacolari per immergersi, c’è sicuramente Lido del Groppolo, a Tornolo (57 km, 53 minuti di auto da Fornovo): si passa una giornata fra piscine naturali, spiaggia con panche, barbecue, bar e area picnic.

Salendo ancora un po’ per una 30 di km, tra Borgo Val di Taro e Albareto, s’incontra l’antica diga di Gotra che spunta fra le foreste dell’Appennino. L’acqua è profonda e si può fare qualche piccolo tuffo, sempre con molta prudenza.

Reggio Emilia: ci si rinfresca a Lido di Vetto e alle Cascate del Golfarone

Villa Minozzo (RE), Cascata del Golfarone
Villa Minozzo (RE), Cascata del Golfarone | Credit: arneda, via ShutterStock

Nell’area dell’Appennino Reggiano, nel periodo estivo uno dei punti di ritrovo più amati è il Lido di Vetto, l’area attrezzata affacciata sul fiume: si può stare al sole, bagnarsi nelle acque turchesi e trasparenti, fare pranzi al sacco con gli amici o al bar che è aperto anche di sera.

Con un paio di scarponcini e zaino si può fare un trekking (23 km) fino alla zona di Cedra e Selvanizza, dove ci sono delle belle cascate.

Un’altra perla dell’Appennino Reggiano è la cascata del Golfarone nella frazione Calizzo di Villa Minozzo (30 km da Vetto). Nella roccia il torrente Secchiello ha scavato vasche di acqua trasparente. Anche se sono invitanti, è proibito tuffarsi.

Fra gli altri specchi d’acqua locali, dove però non si fa il bagno, ci sono Lido Po a Guastalla e i laghi montani Calamone a Ventasso e Cerreto.

Modena: la spiaggia fluviale di Ponte Casona

Fanano (MO), Lido di Fanano
Fanano (MO), Lido di Fanano | Credit: Ufficio Turistico di Fanano

Ai confini del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina a Guiglia (34 km da Modena), piccolo borgo dell’anno Mille con tanto di torre cinquecentesca, all’altezza del Ponte di Casona sul fiume Panaro, si apre una spiaggia naturale fluviale, molto amata dai locali. C’è anche un’area per i picnic con griglie.

Da qui parte un percorso trekking che porta fino a Zocca, il paese di Vasco Rossi, e da lì ai Sassi di Roccamalatina (circa 17 km, 3 ore e 50 di cammino).

Più selvagge sono le cascate del Bucamante, a mezz’ora da Modena. Sono in un bosco attraversato da un torrente che forma vari salti d’acqua e dove ci si rinfresca nelle giornate più torride. Per arrivarci si prende la statale dell’Abetone in direzione Serramazzoni – Pavullo nel Frignano. Dopo Torre Maina, si continua fino al bivio per Pazzano e si giunge a Granarolo da dove partono due sentieri, circa 40 minuti di cammino.

Un altro piccolo paradiso, adatto ai bambini, è il Parco fluviale di Fanano, in località Due Ponti. All’interno c’è Lido Fanano un’area attrezzata con un laghetto di pesca. Proseguendo lungo il corso del torrente Fellicarolo, all’altezza di un’antica casa-forte in sasso, oggi trasformata in B&B, zampillano basse cascatelle a gradoni, dove prendere il sole con i piedi nell’acqua.

A Bologna fra anse fluviali e piscine naturali tanti luoghi di refrigerio

Castel del Rio (BO), Cascata del Moraduccio
Castel del Rio (BO), Cascata del Moraduccio | Credit: illpaxphotomatic, via ShutterStock

Il grande territorio collinare e appenninico di Bologna, con i suoi boschi, torrenti e corsi d’acqua, offre tanti angoli di acque trasparenti e invitanti.

Partendo dal fiume più conosciuto, il Reno, la spiaggia più vivace è a Molino del Pallone, frazione di Alto Reno Terme, (8 km da Porretta) affacciata sul fiume che in questo punto è balneabile con acque trasparenti.

Questo parco fluviale in estate si anima grazie alla spiaggia con ombrelloni, sdraio, bar, beach volley e tanti eventi. Da Bologna si può prendere il treno per Porretta, da qui cambiare e prendere la linea Porretta-Pistoia: la spiaggia dista pochi metri dalla stazione Fs di Molino del Pallone.

Un altro angolo idilliaco è la Cascata di Moraduccio, fuori Castel del Rio (26 km da Imola), sul confine tosco-emiliano. La cascata è anche detta “Rio dei Briganti”, ed è alta circa 30 metri. Ci si può stendere al sole su basamenti rocciosi. L’acqua è molto fredda, va bene per brevi immersioni. In ogni caso le scarpette sono obbligatorie per non scivolare sui sassi.

Intorno a Castel Del Rio ci sono vari punti per bagnarsi lungo il corso del fiume Santerno: per esempio sotto il Ponte degli Alidosi (piuttosto affollato nei weekend), nel parco fluviale di Fontanelice (18 km da Imola) e al parco lungofiume di Borgo Tossignano (15 km da Imola). Più a valle ci sono vari punti balneabili sul Sillaro a Castel San Pietro Terme.

Spostandosi verso Sasso Marconi e il fiume Setta una spiaggetta sassosa è a Marzabotto (32 km da Bologna) vicino al camping Piccolo Paradiso.

Forlì un paradiso di cascate, laghi, boschi ombrosi e sorgenti cristalline

Premilcuore (FC), Grotta Urlante
Premilcuore (FC), Grotta Urlante | Credit: Wirestock Creators, via ShutterStock

Un grande Parco Nazionale, ricco di foreste, boschi, laghetti, torrenti e cascate molto spettacolari rappresenta un tesoro per chi cerca pace, relax e frescura. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna è a 1h di auto dalla Via Emilia (45 km da Forlì).

Una serie di piscine naturali di acqua freddissima costella la valle della Cascata Acquacheta. La più famosa è quella formata dall’omonima e scenografica cascata, cantata da Dante nella Divina Commedia.
Per arrivarci, si può partire da Portico di Romagna (42 km da Forlì) e raggiungere San Benedetto in Alpe, da dove parte il sentiero 407 di un’ora e mezzo. Dal belvedere della cascata si arriva in pochi minuti ad un’altra ampia piscina naturale, quella della Cascata di Lavane.

Un luogo incantato nella foresta selvaggia è la “Grotta urlante” di Premilcuore, citata dal Financial Times come uno dei paradisi naturali in Italia. Ci si arriva dalla frazione Giumella di Premilcuore.
Qui il fiume Rabbi crea un gorgo rumoroso che forma una cascata che salta sotto un ponte del ‘600. Ma attenzione! Per motivi di sicurezza nei periodi più affollati gli accessi sono contingentati o sospesi per il rischio di tenuta delle rocce.

A poca distanza ci sono le vasche naturali di acqua trasparente di Fiumicello, frazione di Premilcuore. Da Fiumicello parte un sentiero fra boschi e crinali di un paio di chilometri, per un centinaio di metri di dislivello, e che porta al bel Mulino Mengozzi.

Equipaggiati di costume e scarpette da scoglio, si può godere anche di un tuffo al fresco nelle pozze di acqua limpidissima di Pietrapazza a Poggio alla Lastra (50 km da Forlì), nella zona di Santa Sofia.

Un’altra tappa è Sarsina (45 minuti da Forlì), antichissimo borgo appenninico. Qui c’è la Cascata di Civorio: si fa il bagno nel lago ai piedi di un salto d’acqua di 15 metri, in un anfiteatro naturale di roccia.

A Bagno di Romagna (73 km da Forlì) ci si rinfresca alla Pozza delle Gualchiere, adatta anche per i bambini. Altro indirizzo è Alfero, frazione di Verghereto (20 minuti da Bagno di Romagna) nella zona del Monte Fumaiolo, da qui parte il sentiero per la Cascata sull’Alferello, un meraviglioso salto naturale dell’acqua e luogo selvaggio pieno di poesia.

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