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Le cascate più belle dell’Emilia-Romagna | Parte III

di /// Ottobre 9, 2023
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Se state vivendo un déjà-vu, è normale. Ebbene sì, siamo giunti alla terza puntata della nostra amata serie dedicata alle cascate in Emilia-Romagna! Anche questa volta siamo partiti dai vostri suggerimenti per creare un nuovo itinerario tra i luoghi più verdi e rinfrescanti della nostra regione.

Per recuperare i primi due articoli vi basterà scendere fino a fondo pagina e cliccare sui contenuti suggeriti.

Ricordiamo che la balneazione presso molte di queste cascate è interdetta perché pericolosa; suggeriamo di seguire sempre le indicazioni delle regolamentazioni locali e di usare il buon senso.

CASCATA TERMALE DEL CARLONE - Piacenza

Cascata del Carlone | Ph. GiacomoTurco, Visit Emilia
Bobbio (PC), Cascata del Carlone | Credit: Giacomo Turco, Visit Emilia

Partiamo dalla provincia di Piacenza per scoprire due cascate molto suggestive. La prima è la Cascata Termale del Carlone, così chiamata per via di una peculiarità che la contraddistingue.

Apprezzate sin dal XI secolo, le sue acque infatti sono ricche di sali minerali e magnesio perché provenienti da una fonte d’acqua salso-bromo-iodica-solforosa.

Ci troviamo vicino a Bobbio, più precisamente nella frazione di San Cristoforo in Val Trebbia, un territorio di grande interesse naturalistico. Per raggiungerla si può partire sia da San Cristoforo che da Bobbio: in quest’ultimo caso dovrete seguire via del Bargo.

Una volta trovato il sentiero CAI 160, dopo circa un quarto d’ora di cammino arriverete al bivio che porta alla cascata termale, imboccando il percorso in discesa verso sinistra.

Se invece opterete per quello di destra ad attendervi ci sarà un’altra cascata, la cosiddetta cascata alta del Carlone. Un’ultima alternativa è partire dalla frazione di Moglia.

INFO: visitpiacenza.it

CASCATA DELL'AQUILA - Piacenza

Piacenza, Cascata dell'Aquila | Ph. www.trekkingtaroceno.it
Piacenza, Cascata dell’Aquila | Credit: www.trekkingtaroceno.it

La seconda cascata piacentina di cui vi vogliamo parlare è quella dell’Aquila, chiamata anche del Lardana per via del torrente che la alimenta.

Siamo alle pendici del monte Camulara, tra Val Nure e Val Ceno, dove un tempo nidificavano le aquile (da qui il nome della cascata).

In seguito a un nubifragio avvenuto nel 2015 il percorso per raggiungere la cascata ha mutato forma; tuttavia è possibile arrivare al cospetto di questo imponente getto d’acqua seguendo un itinerario escursionistico (E), adatto dunque a chi ha già una certa esperienza ed allenamento, che passa per la piccola frazione di Cassimoreno.

Attraversando una meravigliosa faggeta si arriverà dapprima alla cascata e poi alla non lontana rupe nera ofiolitica, di origine eruttiva.

INFO: visitemilia.com

CASCATE DELLA VAL GELANA - Parma

Bedonia (PR), Cascate della Val Gelana | Ph. www.sentieriincammino.it
Bedonia (PR), Cascate della Val Gelana | Credit: www.sentieriincammino.it

Spostiamoci ora nell’Alta Val Taro, in provincia di Parma, per un’escursione alle Cascate della Val Gelana. Per raggiungerle si impiega circa mezz’ora di cammino dalla località di Montarsiccio, nel comune di Bedonia, lungo un sentiero che non presenta grosse difficoltà.

Una volta arrivati nei pressi delle cascate vi ritroverete immersi in un bosco di latifoglie fresco e incontaminato, per poi giungere al cospetto della rapida vera e propria con lo spettacolare laghetto che si apre ai suoi piedi.

La particolarità di questa cascata è proprio la sua acqua ricca di bicarbonato di calcio, che dà vita a caratteristiche formazioni rocciose chiamate “drappi”.

INFO: geo.regione.emilia-romagna.it

CASCATE DEL TASSARO - Reggio Emilia

Veto (RE), Cascata del Tassaro | Ph. Moreno Maccari via www.belvedere-mammarina.it
Veto (RE), Cascata del Tassaro | Ph. Moreno Maccari via www.belvedere-mammarina.it

La Valle del Tassaro è una delle più affascinanti dell’Appennino Reggiano, ma anche una delle meno conosciute.

Qui, non lontano dal comune di Vetto, si trovano le Cascate del Rio Tassaro, un corso d’acqua che scorre tra pareti di arenaria compiendo balzi che arrivano fino a circa 30 metri d’altezza.

L’area delle cascate è molto interessante sia dal punto di vista faunistico che botanico, oltre a offrire scorci meravigliosi a chiunque la visiti.

Passeggiando per i suoi sentieri possiamo imbatterci infatti in specie arboree come la lingua cervina o in anfibi come la salamandrina dagli occhiali.

Come raggiungere le Cascate del Tassaro? Esistono due possibilità: un percorso più semplice con partenza da Scalucchia e uno più impegnativo, ad anello, che parte e arriva a Crovara, di recente ripristinato in seguito a un crollo.

INFO: appenninoreggiano.it

CASCATE DEL LAVACCHIELLO - Reggio Emilia

Cascate Del Lavacchiello
Ligonchio (RE), Cascate Del Lavacchiello | Credit: David Morelli

Il Monte Cusna, gli Schiocchi del Torrente Ozola, le Cascate del Lavacchiello. Sono solo alcune delle attrazioni naturalistiche di questa porzione dell’Appennino Reggiano che si colloca al confine tra Emilia-Romagna e Toscana.

Con i loro salti d’acqua che arrivano a un dislivello complessivo di 50 metri, le cascate offrono uno spettacolo davvero mozzafiato soprattutto in primavera, quando le nevi iniziano a sciogliersi.

Siamo nei pressi di Ligonchio, il punto di partenza del sentiero CAI 635 che conduce proprio ai piedi delle cascate, seguendo per un tratto un vecchio binario di servizio utilizzato dalle centrali idroelettriche del parco.

L’escursione non è adatta a tutti perché presenta alcune difficoltà e un dislivello di circa 400 metri, ma lo spettacolo che si presenta all’arrivo ripagherà certamente delle fatiche del viaggio!

INFO: appenninoreggiano.it

CASCATA DELLA SEGA - Forlì/Cesena

Premilcuore (FC), Grotta Urlante
Premilcuore (FC), Grotta Urlante | Ph. Wirestock Creators, via ShutterStock

Per visitare la Cascata della Sega ci spostiamo in Romagna, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Il territorio di Premilcuore è attraversato da un corso d’acqua che forma un susseguirsi di piscine naturali, grotte e cascate davvero imperdibili.

Stiamo parlando del fiume Rabbi e dei suoi numerosi salti tra le rocce, che danno vita alla Rapida della Seghina (la più a valle), alla Cascata della Sega vera e propria e alle famose Grotte Urlanti (le più a monte), così chiamate per via del rombo prodotto dall’acqua che, scorrendo lungo un’insenatura, si riversa nella pozza sottostante.

L’itinerario per raggiungere questi luoghi – tra i più amati per trascorrere una fresca giornata estiva – è molto semplice e prende il via dall’Agriturismo Ridolla.

Una volta lasciata l’auto non lontano dalla struttura, seguendo le indicazioni arriverete alla Cascata della Sega dopo pochi minuti di cammino.

La riconoscerete subito perché si tratta di una cascata doppia, che si tuffa in una suggestiva piscina naturale d’acqua limpida.

Proseguendo lungo il sentiero vi imbatterete in un ponte di pietra a schiena d’asino, segnale che siete giunti alle Grotte Urlanti.

INFO: romagnatoscanaturismo.it

CASCATE DELLO ZERBALE - Forlì-Cesena

Santa Sofia (FC), Cascata dello Zerbale | Ph. Nicola Andrucci via pagina Facebook Parco Nazionale Foreste Casentinesi
Santa Sofia (FC), Cascata dello Zerbale | Credit: Nicola Andrucci via pagina Facebook Parco Nazionale Foreste Casentinesi

Rimaniamo all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi per un’ultima, rinfrescante tappa alle Cascate dello Zerbale, situate tra Santa Sofia e Corniolo.

Nate dalle acque del fiume Bidente, la particolarità di queste cascate è la presenza di ben tre pozze d’acqua verde smeraldo che si susseguono l’una dopo l’altra circondate dalle rocce e da una natura rigogliosa.

Per raggiungerle occorre percorrere un sentiero che parte presso la località Cabelli e presenta alcuni tratti piuttosto ripidi man mano che si scende verso il fiume.

INFO: visitsantasofia.it

Autore

Maria Grazia Masotti

Eterna sognatrice con i piedi per terra. Cresciuta in campagna e amante delle grandi città. È sempre pronta per un viaggio, purché sia sostenibile.

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