
Parco Sasso Simone e Simoncello | Foto © alritmodellestagioni.it
Le possibilità che il Parco offre sono tantissime e ovviamente variano a seconda degli interessi di ciascuno.
Gli amanti del trekking, ad esempio, possono cimentarsi nei diversi itinerari a disposizione. Tutta l’area è servita da aree sosta e da una ricca viabilità interna che permette di raggiungere la quasi totalità delle principali mete escursionistiche. Tra queste sono da segnalare le ultime due tappe dell’Alta Via dei Parchi che dal Monte Fumaiolo raggiungono l’Eremo della Madonna del Faggio.
A piedi, in sella a un cavallo o una mountain bike, e addirittura sugli sci (vedi la stazione sciistica), qui in estate e in inverno si possono praticare le più disparate attività sportive, soddisfare le proprie curiosità naturalistiche ma anche girovagare per i tanti borghi che cingono tutta l’area del Parco.
Gli amanti del buon cibo possono lasciarsi andare ai piaceri della tavola, partecipando a una delle tante sagre enogastronomiche che caratterizzano l’area.
Al cambio di stagione il parco, poi, muta aspetto, prendendo sfumature di diverso colore. È quello che accade, ad esempio, alla cerretana estesa ai piedi dei Sassi fino al passo della Cantoniera di Carpegna che in autunno si tinge di verde-rosso per uno spettacolo oppure quello che avviene alle quote più elevate del Monte Carpegna che a primavera inoltrata ospita prati-pascolo ricchi di orchidee.
Andrea Spagna
Il Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello è nell Appennino tosco-romagnolo. L’Appennino umbro-marchigiano inizia a Bocca Trabaria…. grazie comunque per la bella presentazione che avete fatto del nostro Parco.