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7 nuovi spazi espositivi da visitare in Emilia-Romagna

di /// Maggio 2, 2024
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Inaugurazioni, attese riaperture, interventi di restyling: sono 7 le realtà museali che hanno aperto o apriranno nel corso dell’anno nelle Città d’Arte dell’Emilia-Romagna.

Affacciato sul corso principale di Ravenna il seicentesco Palazzo Guiccioli si trasforma in un nuovo Museo dedicato al poeta Byron e al Risorgimento.
A Bologna, dove ha appena aperto uno spazio dedicato alla pittura dell’Ottocento, gli appassionati di sport sono in attesa del nuovo Museo sul mondo del Basket.
Ferrara dedica uno spazio al suo celebre concittadino, il regista Michelangelo Antonioni, mentre a Cento è stata appena inaugurata la ricostruita Pinacoteca Civica intitolata a Guercino.
Nel centenario del Museo della Città, Rimini inaugura una nuova Ala sull’arte dal Medioevo al Rinascimento e riapre i Palazzi d’Arte con la collezione San Patrignano.

Cento | Pinacoteca Guercino

È tornata ad aprire le sue porte la Civica Pinacoteca Guercino di Cento, dopo 11 anni dal sisma che colpì l’Emilia nel 2012.

Aperto lo scorso novembre, il museo vanta la maggiore concentrazione al mondo di opere dell’artista Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, nato a Cento il 2 febbraio 1591 e morto a Bologna il 22 dicembre 1666, maestro indiscusso del Barocco Italiano.

In Pinacoteca si possono trovare 120 opere tra pitture e sculture, 46 disegni e 20 affreschi staccati, tra cui i capolavori come La cattedra di San Pietro, Cristo risorto appare alla Madre, La Madonna con Bambino benedicente.

Il percorso espositivo -a cura di Lorenzo Lorenzini ed Elena Bastelli, dell’Ufficio Cultura del Comune di Cento- ricostruisce al pianoterra, con un criterio cronologico, il tessuto storico e culturale della città in base alle opere qualitativamente più rilevanti del territorio.

Il primo piano è invece dedicato interamente a Guercino e alla sua scuola, comprese le due ultime sale incentrate sulla pittura di genere e sul ritratto, nel quale sono presenti significativi esempi della bottega.

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Bologna | Museo Ottocento

Dedicato alla pittura bolognese del XIX e XX secolo, ha aperto nell’aprile 2023 in piazza San Michele a Bologna il Museo Ottocento, su iniziativa della Fondazione Ottocento, istituita dalla storica dell’arte e archivista Francesca Sinigaglia.

Lo spazio espositivo ospita una collezione permanente composta da 85 opere, divise per nuclei tematici (dipinti a olio, acquerelli, bozzetti e altri) e collocate in 12 sezioni espositive.
Sono opere di artisti bolognesi quali Fabio Fabbi, Giovanni Paolo Bedini, Alfredo Protti, Luigi Busi, Mario De Maria e tanti altri, che hanno operato tra la metà dell’800 e i primi decenni del ‘900.

Scopo del Museo è proprio quello di riabilitare e valorizzare l’Ottocento bolognese, periodo spesso dimenticato della pittura felsinea, mettendone in evidenza l’importante ruolo di incubatore di esperienze nel passaggio verso il Novecento.

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Rimini | Museo della Città

Nel centenario della nascita, il Museo della Città “L. Tonini” di Rimini ha inaugurato il 13 e 14 aprile 2024 la nuova sezione che spazia dall’Alto Medioevo al Rinascimento.
Il rinnovamento del percorso espositivo del primo piano, incentrato sul grandioso Trecento riminese, iniziato un anno fa, ha interessato circa un quarto del Museo e ha ridisegnato 1200 metri quadrati di esposizione.

Con 14 nuove sezioni, oltre 150 opere tra sculture, dipinti, medaglie e ceramiche, e un nuovo itinerario narrativo cronologico e tematico, dal Medioevo fino al Rinascimento, si ricuce il filo della narrazione con le sale del pianoterra, dedicate al periodo tardo-romano, per aprire, poi, verso la parte incentrata sul Cinquecento e sui secoli successivi.

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Ravenna | Museo Byron e del Risorgimento

Il palazzo seicentesco dei nobili Guiccioli, affacciato lungo via Cavour, nel centro storico di Ravenna, accolse fra il 1820 e il 1821 George Gordon Byron.
Il famoso poeta inglese era giunto da Venezia al seguito del suo ultimo amore, la giovane e bella Teresa Gamba, moglie del proprietario dell’immobile, il conte Alessandro, di quarant’anni più vecchio di lei.

Qui Lord Byron visse uno tra i periodi più produttivi della sua leggendaria vita, scrisse altri tre canti del Don Juan, e ancora il Marino Faliero, Sardanapalus, The Two Foscari, Cain: a Mistery, The Prophecy of Dante e altri scritti, tra cui le cospirazioni politiche che portarono ai moti carbonari del 1820-21.

Al termine di un importante intervento di restauro, l’antica dimora apre le sue porte al Museo Byron e del Risorgimento per presentare le testimonianze e i lasciti della permanenza di Byron a Ravenna. L’apertura è prevista per l’autunno 2024.

Il percorso è articolato per stanze nelle quali si racconta il percorso biografico, dal viaggio in Italia sulle tracce del Grand Tour fino alla partenza per la Grecia, facendo tappa a Venezia, teatro dell’incontro con Teresa.

Ecco poi la permanenza a Ravenna, luogo di residenza e di feconda attività letteraria, senza trascurare le connessioni fra amori e ispirazione letteraria, fra arte e vita, fino alla byromania, vero e proprio fenomeno di culto.

Il complesso museale nasce come luogo di conservazione e valorizzazione dei documenti, in larga parte provenienti dalla Biblioteca Classense di Ravenna, insieme a memorabilia e cimeli appartenuti a Teresa Gamba Guiccioli.

L’apertura è prevista per il 26 ottobre 2024.

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Ferrara | Spazio Antonioni

L’eredità del regista Michelangelo Antonioni rivive negli spazi dell’ex Padiglione d’Arte Contemporanea di Palazzo Massari, in Corso Porta Mare a Ferrara.

L’apertura, prevista entro l’estate, dello Spazio Antonioni arricchisce la città di un museo attivo, dove i preziosi materiali raccolti dall’Archivio Antonioni dialogano con le testimonianze di artisti, registi, intellettuali di ogni parte del mondo che hanno ispirato il cinema del grande cineasta ferrarese o che continuano a trarre nutrimento da esso.

I due piani completamente ridisegnati ospitano oltre 47.000 oggetti e documenti -di proprietà del Comune di Ferrara- legati al maestro: film, sceneggiature originali, fotografie di scena, la biblioteca e i vinili, i premi e l’epistolario intrattenuto con i maggiori protagonisti della vita culturale del secolo scorso: da Roland Barthes a Umberto Eco, da Giorgio Morandi a Federico Fellini, da Andrej Tarkovskij ad Akira Kurosawa.

Il racconto si sviluppa cronologicamente esplorando le stagioni del cinema di Antonioni lungo tutto il secondo Novecento, dal tramonto della temperie neorealista alla cosiddetta “trilogia della modernità”, dalle pellicole angloamericane testimoni dell’esplosione della cultura pop e hippy al ritorno alle origini e alla tradizione artistica italiana e ferrarese.

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Rimini | Palazzi Arte

È prevista per dopo l’estate 2024 la riapertura dei Palazzi Arte Rimini, Museo d’arte moderna e contemporanea della città chiuso dal luglio dello scorso anno per consentire la riqualificazione architettonica del primo piano e del sottotetto del Palazzo del Podestà.

È stata fatta una rivisitazione degli ambienti, che comprende l’ampliamento delle superfici espositive e il riallestimento delle opere esposte, a rotazione, della collezione d’arte della Fondazione San Patrignano.

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Bologna | MUBIT, Museo del Basket Italiano

Bologna è una storica città di sport e di pallacanestro conosciuta, non solo in Italia, come Basket City, dotata di un Palazzetto costruito nel 1956 e definito il salotto dello sport bolognese o anche “il piccolo Madison”, con riferimento al celebre palazzetto di New York.

Per questo è tanto attesa l’apertura, prevista entro la fine del 2024, del MUBIT, il Museo del Basket Italiano, allestito negli spazi del rinnovato PalaDozza, già sede delle partite delle squadre bolognesi Virtus e Fortitudo.

Concepito come uno spazio moderno e interattivo, il Museo è dedicato alla cultura dello sport legata alla pallacanestro, con aree didattiche per i giovani, le scuole e le famiglie, una parte dedicata alle installazioni nella vecchia sede del CONI (angolo piazza Azzarita / via Calori), oltre ad uno spazio eventi per incontri e presentazioni.

Il progetto del MUBIT nasce tramite un concorso di idee lanciato dal Comune di Bologna e Bologna Welcome ed è stato sviluppato insieme alla Federazione Italiana Pallacanestro.

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