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Il borgo di San Giovanni in Marignano, Granaio dei Malatesta

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 8 minuti

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A pochi chilometri dalle spiagge dorate, nel cuore delle verdi colline della Valconca, c’è un borgo della Signoria dei Malatesta, noto anche come il “Granaio dei Malatesta”. Siamo a San Giovanni in Marignano.
Da visitare, anche se avevate previsto solo una vacanza “marinara”: lasciatevi sedurre da uno dei Borghi più belli d’Italia

Il borgo di San Giovanni in Marignano è la porta di ingresso alla Valconca a poca distanza dalla Riviera Romagnola.
Il territorio infatti si innalza dolcemente dalle spiagge dorate alle verdi colline. Un pezzo di storia, quella della Signoria dei Malatesta, e buon cibo. Qui infatti, grano vino sono sempre stati abbondanti e di ottima qualità.
Capitarci a giugno per La Notte delle Streghe, dove le tradizioni pagane si mescolano con le credenze religiose, è come entrare in un borgo magico e misterioso; visitarlo in altri periodi dell’anno significa poter apprezzarne a pieno la sua struttura urbanistica e le sue peculiarità.

A me è capitato di farlo in entrambe le occasioni e lo consiglio a tutti: e se siete delle fashion addicted potreste approfittarne per abbinarci anche qualche ora di shopping d’alta moda negli outlet presenti nelle vicinanze.

  • Torre civica ph. Paritani Arch. Prov. Rimini
  • Vista sul borgo ph. C. Cerni Arch. Pro Loco San Giovanni in Marignano
  • Panoramica Arch. Pro Loco San Giovanni in Marignano
  • Torre ph. C. Cerni Arch. Pro Loco San Giovanni in Marignano
  • Capodanno del vino, maschera Arch. Pro Loco San Giovanni in Marignano.
  • La Notte delle Streghe Arch. Pro Loco San Giovanni in Marignano
  • Civiltà contadina Arch. Pro Loco San Giovanni in Marignano
  • La Notte delle Streghe Arch. Pro Loco San Giovanni in Marignano
  • La Notte delle Streghe Arch. Pro Loco San Giovanni in Marignano
  • La Notte delle Streghe Arch. APT Servizi
  • Grano ph. Paritani Arch. Prov. Rimini

Cenni storici

La Valle del Conca fu abitata fin dal Paleolitico e l’insediamento romano di San Giovanni in Marignano fu, con ogni probabilità, caratterizzato fin da subito da una copiosa produzione agricola. L’impianto urbanistico fu ristrutturato e fortificato in epoca malatestiana grazie a Sigismondo Pandolfo Malatesta che dotò il borgo di una nuova cinta muraria, con sei torrioni e due torri dotate di ponte levatoio a sollevamento diretto.
Sotto la Signoria dei Malatesta conobbe il periodo di massimo splendore acquisendo l’appellativo di Granaio dei Malatesta, per indicarne una produzione agricola di notevole quantità e qualità.
Il nome composto deriva da San Giovanni, a cui è dedicata la prima chiesa del borgo in località Castelvecchio e Marignano, un antico fondo agrario, fundus rusticus Mariniani, di derivazione tardo-romana.


Cosa vedere

Si parte da Via XX Settembre, la via principale del paese, detta anche “via di mezzo” a cui si accede dalla piazza principale attraversando l’antica porta che altro non è che la quattrocentesca Torre civica con orologio.

Calpestando la pavimentazione con ciottoli di recupero prestate attenzione agli inserti circolari in pietra: segnalano le tante (oltre 200 quelle censite) fosse ipogee destinate alla conservazione del grano (in parte rese visibili anche al loro interno).
Tra le chiese si segnalano quelle di San Pietro, risalente al XIII secolo ma rimaneggiata nel ‘700, quella dedicata a Santa Lucia che conserva un raro organo del ‘700 con oltre 600 canne di stagno e legno e poco fuori dal paese, quella di S. Maria in Pietrafitta – sec. XVII – eretta su un edificio preesistente che presenta testimonianze di prodigi dell’immagine miracolosa.
Merita una visita anche il piccolo Teatro ottocentesco Augusto Massari, in origine Oratorio della confraternita del Rosario, con platea a ferro di cavallo e due ordini di palchi, riccamente decorato.
Ultime due segnalazioni: per gli appassionati degli studi naturalistici la Mostra Entomologica ospitata nell’ex Macello, per quelli degli usi e costumi l’esposizione “Come Eravamo, Cum a Simie” a Palazzo Corbucci, per un tuffo nella vita nelle campagne romagnole fino a poco tempo fa.

Un consiglio: perdetevi tra le viuzze che si innestano sulla via principale e andate alla scoperta delle antiche mura difensive attribuibili a Filippo Brunelleschi, compreso un breve tratto del fossato.


Cosa fare

Estate

– Prendere parte al Moto GP di San Marino che si tiene ogni anno a settembre nella vicina Misano.

Autunno

– Visitare cantine vitivinicole e frantoi, per scoprire i preziosi prodotti del territorio.

Inverno

– Fare il tour dei castelli dei Malatesta e Montefeltro, tra cui quelli dei vicini Morciano di Romagna, Saludecio e San Clemente.

Primavera

– Praticare o cimentarsi per la prima volta in sport quali golf , equitazione o cicloturismo dal mare all’entroterra


Eventi

Rockteen – primo weekend di settembre
Tradizionale rassegna di rock band giovanili con spettacoli ed animazioni.
Capodanno del vino – ultima domenica di settembre
Festa di “benvenuto” al vino nuovo e recupero delle feste popolari: gara della pigiatura, rassegna bandistica, rustida di pesce, degustazione di vini e prodotti tipici romagnoli.
Antica Fiera di Santa Lucia – dicembre
Millenaria fiera che rievoca le tradizioni legate al solstizio invernale, alla celebrazione della Santa patrona della vista ed alla vocazione contadina del borgo.
La Notte delle Streghe – giugno, tra il solstizio (21) e la festa del Patrono (24)
La manifestazione rievoca le tradizioni popolari, i riti della Notte di San Giovanni e le celebrazioni legate al solstizio d’estate quando, si racconta, le streghe facevano sosta a San Giovanni in Marignano nel loro viaggio verso Benevento.


Enogastronomia

L’entroterra riminese ha il maggior numero di frantoi in regione, quindi il mio primo consiglio è di non lasciarvi sfuggire l’occasione di vistarne uno che produce Olio extravergine d’oliva D.O.P. “Colline di Romagna” , magari portando a casa anche un gustoso souvenir.
A tavola, neanche a dirlo avrete l’imbarazzo della scelta.
Questo il menù che preferisco quando mi trovo da quelle parti: strozzapreti o tagliatelle romagnole al ragù o al sugo di strigoli/stridoli , grigliata mista alla brace con vitello e castrato accompagnata da melanzane e pomodori gratinati e per finire un po’ di ciambella. Ovviamente da annaffiare con uno dei vini DOC, a scelta tra bianco e rosso secondo i vostri gusti, dei Colli di Rimini.
Senza dimenticare la piada, il pane della Romagna!


Alberi monumentali

Alcune segnalazioni di alberi monumentali per gli amici amanti della botanica:
– Gelso bianco
– Due Roverelle
– Filare di 14 Roverelle
– Filare di 25 Roverelle
– Due Ippocastani


Come raggiungere San Giovanni in Marignano

da Bologna: A14 fino al casello di Cattolica-San Giovanni in Marignano, poi SP 17 – 138 km
da Milano: A1 fino al casello di Bologna Casalecchio, poi A14 uscita Cattolica-San Giovanni in Marignano, poi SP 17– 348 km
da Firenze: A1 fino al casello di Bologna Casalecchio, A14 uscita Cattolica-San Giovanni in Marignano, poi SP 17 – 240 km
da Ancona: A14 fino al casello di Cattolica-San Giovanni in Marignano, poi SP 17 – 102 km
da Perugia: SS318 fino a Gubbio, SS73 bis fino a Fano, poi A14 uscita Cattolica-San Giovanni in Marignano, poi SP 17 – 164 km
da Roma: E45 fino a Gubbio, SS73 bis fino a Fano, poi A14 uscita Cattolica-San Giovanni in Marignano, poi SP 17 – 322 km


La rubrica [Emilia Romagna Borghi] è realizzata basandosi sulle adesioni dei Borghi alle Associazioni: Borghi più belli d’Italia, Bandiere Arancioni, Borghi autentici d’Italia.

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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