La ricchezza naturale e la posizione strategica del suo territorio è sempre stata apprezzata dai diversi gruppi che, nel corso dei millenni, hanno scelto di stanziare e vivere in quest’area.
Fu solo però nel tardo Duecento (1290), in concomitanza a una politica di controllo del territorio e di faide interne alla vicina città di Faenza, che si arrivò a fondare il primo nucleo della futura comunità brisighellese. Il merito cadde sul condottiero Maghinardo Pagani da Susinana, di origini imolese, che per primo edificò un baluardo difensivo sul pinnacolo di gesso oggi occupato dall’ottocentesca Torre dell’Orologio. Pochi anni dopo, nel 1310, i Manfredi da Faenza, suoi avversari politici, presero il controllo dell’area, realizzando la maestosa rocca ancora oggi esistente, a cui piedi, in poco meno di un secolo, si sviluppò il borgo. Il dado era ormai tratto.
Tra esigenze difensive e di popolamento, nei secoli a seguire Brisighella attuò un programma di custodia gelosa della sua memoria storica, arricchendosi delle bellezze architettoniche e artistiche e dei sapori del suo territorio.
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