Da Visit Emilia, alcuni itinerari perfetti per un’escursione verso i laghi dell’area di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, tra i colli Piacentini e l’Appennino Tosco Emiliano.
Per chi è alla ricerca di gioielli naturalistici lontani dal turismo convenzionale e destinati a entrare di diritto nella segreta lista dei luoghi del cuore, l’area compresa tra le province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia può rappresentare una piacevole sorpresa.
Gambe in spalla e occhi fissi su panorami straordinari e inconsueti sono tutto ciò che serve per dedicarsi a un trekking a tema lacustre, che svela alcuni degli angoli più incantevoli di questo spicchio di Appennino Emiliano.
Lago Bino e Moo, Lago Nero, Lago di Trebecco e Diga del Molato (PC)
I piedi sono il mezzo di locomozione tradizionale per percorrere il Sentiero del Tidone, nell’area dei Colli Piacentini.
Quando il Po si allontana, a diventare protagonista è il torrente che dà il nome alla valle: risalendolo in direzione della sorgente, ci si imbatte nella Diga del Molato, imponente opera terminata nel 1928 che ha generato il Lago di Trebecco, bacino artificiale lungo 2,5 km.
![Lago di Trebecco, Appennino piacentino Ph. Franco Bagnasco via shutterstock](https://www.travelemiliaromagna.it/wp-content/uploads/2020/07/Lago-di-Trebecco-Appennino-Piacenza-Ph.-Franco-Bagnasco-via-shutterstock.jpg)
Tra le camminate da prendere in considerazione per una giornata di trekking targata Piacenza, meritano una menzione quelle in Val Nure verso il verdissimo Lago Nero – di origine glaciale – e alla volta del piccolo ma affascinante Lago Moo e del Lago Bino, straordinaria opera della natura, che lo ha diviso in due, decorando in estate la più grande delle porzioni con una meravigliosa pennellata di ninfee gialle.
![Lago Nero, Appennino piacentino Ph. Gaudenzio via shutterstock](https://www.travelemiliaromagna.it/wp-content/uploads/2020/07/Lago-Nero-Appennino-Piacenza-Ph.-Gaudenzio-via-shutterstock.jpg)
La camminata tra i meravigliosi specchi d’acqua aumenta l’appetito, che può essere soddisfatto assaporando i gustosi salumi DOP piacentini (coppa, pancetta e salame) e altre prelibatezze norcine come la mariola, presidio Slow Food.
Laghi del Sillara (PR)
Immediatamente sotto la cima più alta dell’Appennino Parmense che presta loro il nome, i Laghi del Sillara sono la meta ideale per un’esperienza di trekking di una giornata alla scoperta dei gioielli glaciali tra Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e Parco Regionale dei Cento Laghi.
![Laghi del Sillara, Appennino parmense Ph. Max Barattini via shutterstock](https://www.travelemiliaromagna.it/wp-content/uploads/2020/07/Laghi-del-Sillara-Appennino-Parma-Ph.-Max-Barattini-via-shutterstock.jpg)
Come spesso accade, a rendere unica l’escursione è in realtà la camminata nel suo insieme che, partendo da Pratospilla, incontra in sequenza una serie di specchi d’acqua di origine glaciale, come il Lago Ballano e il Lago Verde (1500 m s.l.m), dove i faggi sono il preludio alla suggestiva alternanza cromatica di boschi e prati di mirtilli che accarezza gli occhi fino ai veri e propri Laghi gemelli del Sillara, a 1730 metri di altitudine.
Da qui, è possibile salire fino alla vetta per godere di una vista che spazia dalla Lunigiana alle Alpi Apuane, fino al mare.
Da non perdere le specialità a base di funghi porcini.
Lago Calamone e Lago della Bargetana (RE)
Il trekking nel reggiano non può prescindere dalla gita al Lago Calamone, autentica perla d’acqua in un’area oltre i 1300 metri di quota, punteggiata da gigli, orchidee e primule e dominata dal Monte Ventasso e dalla sua corte di faggi e conifere.
Creato da esarazione glaciale e conosciuto fino al XIX secolo col nome della vetta che lo sovrasta, il lago fu per centinaia di anni al centro della leggenda – facilmente sfatata nel 1762 niente meno che dal biologo Lazzaro Spallanzani – che lo voleva comunicante con gli abissi marini.
![Lago Calamone, Appennino reggiano Ph. Giuliano Bianchini via shutterstock](https://www.travelemiliaromagna.it/wp-content/uploads/2020/07/Lago-Calamone-Appennino-Reggio-Emilia-Ph.-Giuliano-Bianchini-via-shutterstock.jpg)
Nella conca del Monte Prado, vale invece la pena di dedicare un giorno al Lago della Bargetana, silenziosa attrazione principale di un luogo incontaminato e circondato da uno degli angoli panoramici più suggestivi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, con vista sul Monte Cusna.
![Lago della Bargetana, Appennino reggiano Ph. francesco de marco shutterstock](https://www.travelemiliaromagna.it/wp-content/uploads/2020/07/Lago-della-Bargetana-Appennino-Reggio-Emilia-Ph.-francesco-de-marco-shutterstock.jpg)
Da non perdere i piatti a base di funghi porcini, cucinati dalla maggior parte dei ristoratori e rifugi della zona, di cui è possibile assaporare tutte le sfumature.
Autore
![Visit Emilia](https://www.travelemiliaromagna.it/wp-content/uploads/2021/11/Logo-Emilia.png)
Visit Emilia
Destinazione Turistica Emilia
www.visitemilia.com
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