Tra le escursioni adatte a anche ai camminatori non troppo allenati e ai bambini c’è il Sentiero Natura che dal Passo del Cerreto arriva fino alle sorgenti del fiume Secchia.
Siamo sull’Appennino di Reggio Emilia, all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
Il sentiero parte dal Passo del Cerreto dove c’è un bar-ristorante che svolge anche funzione di Centro Visita per il Parco, luogo in cui quindi si possono chiedere informazioni e trovare materiale utile per scoprire il territorio.
Il Passo si trova lungo la SS 63, a circa 17 km da Busana e 3 km da Cerreto Laghi.
Lasciata l’auto nel parcheggio nei pressi del Passo, ci si incammina lungo il sentiero CAI 00, in un tratto pianeggiante che attraversa piccoli boschi e prati dalla rigogliosa vegetazione.
Quindi il sentiero, volgendo verso ovest, si dirige verso il Passo dell’Ospedalaccio, così chiamato perché qui sorgeva in epoca medievale (pare fin dai tempi di Matilde di Canossa), un ospizio che dava alloggio ai viandanti e pellegrini che proprio qui valicavano l’Appennino tra Emilia e Toscana.
Notevole il panorama sulla valle del fiume Secchia che si gode in questo ampio spazio aperto: sulla sinistra l’Alpe di Succiso e il monte Casarola, sulla destra i monti La Nuda e Maccagnino.
Proseguendo, appena rientrati nel bosco, si trova un cippo di epoca napoleonica, la cui incisione indica che all’epoca in questo luogo iniziava l’Impero Francese.
Dal cippo, voltando a sinistra, si imbocca il sentiero 671, che si inerpica sul Monte Alto immergendosi o costeggiando boschi di faggio; da qui parte l’itinerario ad anello che conduce alle sorgenti del Secchia, ed inizia il vero e proprio sentiero in salita.
Si tratta di circa un’ora di cammino; io l’ho percorso quando mio figlio aveva 4 anni e mezzo e, tra canzoncine e una pausa panino, siamo arrivati senza problemi fino in cima.
Durante il percorso si attraversa la splendida conca del Prataccio, ma è una volta giunti alla meta che si resta davvero senza fiato. Il panorama che si apre davanti agli occhi è emozionante: un anfiteatro roccioso naturale, creato anticamente da un lago di origine glaciale che oggi ha lasciato spazio ad un’ampia prateria dominata dalle montagne circostanti.
Qui, dagli strati di arenaria, scaturiscono le polle che danno origine al fiume Secchia.
Sorgenti del Secchia
Escursione alle Sorgenti del Secchia, anfiteatro naturale
Escursione alle Sorgenti del Secchia, sentiero 00
Escursione alle Sorgenti del Secchia, Cippo Napoleonico
Escursione alle Sorgenti del Secchia, Prataccio
Escursione alle Sorgenti del Secchia, anfiteatro naturale
Sorgenti del Secchia
Escursione alle Sorgenti del Secchia, anfiteatro naturale
Escursione alle Sorgenti del Secchia
Escursione alle Sorgenti del Secchia, incrocio sentieri
Dopo una dovuta pausa per recuperare le energie, immersi in questo luogo quasi mistico, è tempo di ripartire per il ritorno.
Si imbocca quindi il sentiero 675, un po’ più lungo rispetto a quello dell’andata ma molto panoramico, che riporta all’Ospedalaccio, da cui poi si riprende il sentiero 00 e si ritorna al Passo del Cerreto.
Il tempo di percorrenza complessivo stimato è di 3 ore (calcolate qualcosa di più se fate l’escursione con bambini).
Il dislivello complessivo è di 370 metri, dai 1253 del Passo del Cerreto ai 1536 delle Sorgenti del Secchia.
Non perdete questa escursione che conduce in uno dei luoghi di maggior bellezza paesaggistica dell’Appennino settentrionale.
Per maggiori informazioni:
appenninoreggiano.it
parcoappennino.it
Autore

Elisa Mazzini
Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.
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