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Itinerario goloso tra i borghi dell’Emilia Romagna

di /// Febbraio 13, 2025
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Chi ama andar per borghi lo sa, ogni luogo è una miniera di storia e tradizioni. Pittoreschi, panoramici e autentici, sono sempre un’ottima idea per una gita fuori porta; e se al fascino del borgo antico si unisce anche il gusto della buona cucina, è davvero impossibile resistere.

Nella regione in cui il mangiar bene è quasi una religione, non potevamo non proporvi un percorso ideale in 9 tappe – una per provincia – all’insegna delle specialità locali.

Fatevi prendere per la gola, e seguiteci in questo tour tra i borghi più appetitosi dell’Emilia-Romagna: un viaggio tra i vicoli in cerca di piatti e prodotti dal sapore inconfondibile, da provare almeno una volta nella vita.

 

Bobbio (PC) - Maccheroni alla Bobbiese

Maccheroni di Bobbio (PC) | Ph. visitpiacenza.it
Maccheroni di Bobbio (PC) | Ph. visitpiacenza.it

Uno dei Borghi più Belli d’Italia, Bobbio non ha bisogno di tante presentazioni. Dal Ponte Gobbo sul fiume Trebbia all’ex Complesso Monastico di San Colombano, questo piccolo abitato merita indubbiamente il viaggio per il suo fascino senza tempo e le leggende che lo ammantano di mistero.

Non tutti sanno però che Bobbio custodisce un altro, succulento tesoro. Stiamo parlando dei Maccheroni alla Bobbiese, tradizionalmente preparati per la Festa di San Colombano, il 23 novembre, ma oggi disponibili tutto l’anno nei ristoranti del paese. La particolarità di questo gustoso piatto è che l’impasto (a base di farina, uova e olio), viene avvolto o infilato in un ago da calza, che crea la tipica forma a bucatino. Una volta pronti vengono solitamente serviti con sugo di stracotto.

Borgotaro (PR) - Funghi

Fungo Di Borgotaro (PR) | Ph. pagina Facebook Fungo Di Borgotaro Igp
Fungo Di Borgotaro (PR) | Ph. pagina Facebook Fungo Di Borgotaro Igp

Se Bobbio è il centro più importante della Val Trebbia, Borgo Val di Taro (detta anche Borgotaro) domina l’omonima valle in provincia di Parma. Centro montano di origine romana, Borgotaro incanta i visitatori con i suoi edifici storici, le chiese romaniche e le rovine di un antico castello. Ma oltre ai secoli di storia, i suoi palazzi custodiscono anche una prelibatezza conosciuta in tutta la regione: il Fungo di Borgotaro IGP, una specie (o meglio 4) che nasce nei boschi vicini al borgo, protagonista di un’amata sagra settembrina e di un museo.

Il fungo a Borgotaro si degusta in mille modi e ricette diverse, dalla versione trifolata a quella sott’olio, dalle frittate alle torte salate, ma anche come sugo per la pasta fresca.

Carpineti (RE) - Barzigole

Barzigole reggiane | Ph. tipicoatavola.it
Barzigole reggiane | Ph. tipicoatavola.it

Spostiamoci nel reggiano per assaporare una specialità dall’antica storia tipica della vallata del torrente Tresinaro, la zona collinare che comprende i comuni di Carpineti, Baiso e Viano. Ed è proprio da Carpineti che parte la nostra degustazione di barzigole, un secondo piatto tanto semplice quanto saporito a base di carne di pecora.

Questo angolo di territorio reggiano mantiene infatti ancora viva la tradizione di origine bizantina – caso unico in Emilia – di consumare carne ovina. Dopo una visita ai resti del castello che sorveglia Carpineti dall’alto (dimora prediletta dalla Contessa Matilde di Canossa e punto panoramico) vale la pena provare questo taglio di carne che viene insaporito con una mistura di aglio, rosmarino e sale per diverse ore prima di essere cotto sulla griglia e servito con un filo di olio a crudo.

Vignola (MO) - Ciliegie

Duroni di Vignola (MO) | Ph. terredicastelli.eu
Duroni di Vignola (MO) | Ph. terredicastelli.eu

Se ad ogni città corrispondesse un gusto, Vignola avrebbe quello dolce e succoso delle sue ciliegie. Un frutto che qui si coltiva già dall’Ottocento, e che oggi è disponibile in due principali varianti: i duroni, dalla polpa più croccante, e le più morbide tenerine. Oltre a celebrarle con una festa di inizio estate (Vignola è tempo di ciliegie), la cittadina rende omaggio al suo prodotto IGP con ricette dolci e salate. Tra queste ultime troviamo ad esempio la cacciagione con salsa alle ciliegie.

Se la bontà delle sue ciliegie vale di per sé il viaggio, Vignola vanta però anche un ricco patrimonio di arte e storia. A partire dalla sua Rocca medievale e da Palazzo Contrari – Boncompagni, che conserva l’imperdibile scala elicoidale di Jacopo Barozzi.

Castel del Rio (BO) - Marroni

Marroni di Castel del Rio IGP (BO) | Ph. Stefano Calamelli
Marroni di Castel del Rio IGP (BO) | Ph. Stefano Calamelli

Castel del Rio ha molto da offrire agli amanti della storia, della natura e naturalmente della buona cucina. Circondato dalle montagne, il borgo sorge nella Valle del Santerno, a circa 25 chilometri da Imola. Simbolo della cittadina è il ponte a schiena d’asino chiamato Alidosi, che come l’omonimo palazzo (oggi sede del Museo della Guerra e della Linea Gotica) testimonia l’antico dominio della nobile famiglia su questo territorio.

Ma c’è un altro importante simbolo che caratterizza il borgo. Si tratta del Marrone di Castel del Rio IGP, una delizia che da secoli viene raccolta e consumata proprio in questi luoghi.

Più dolce e grande delle castagne, il marrone è l’ingrediente principale di dolci come il castagnaccio, ma viene impiegato anche come ripieno per i “capaltaz”, un tipo di pasta fresca locale, e per insaporire secondi piatti di carne.

Da non perdere poi la Sagra del Marrone, che si tiene ogni anno in autunno.

Comacchio (FE) - Anguilla

Anguilla di Comacchio  (FE) | Ph. agricoltura.regione.emiliaromagna.it
Anguilla di Comacchio (FE) | Ph. agricoltura.regione.emiliaromagna.it

Comacchio, città di ponti, canali e anguille. Nella piccola Venezia del ferrarese la tradizione delle anguille ha radici che vengono da lontano; tuttavia, ancora oggi gli antichi riti legati al noto presidio Slow Food si ripetono uguali a se stessi, come avveniva una volta.

Pescata nelle valli vicine a Comacchio, l’anguilla viene posta a marinare sotto aceto – una tecnica che permette di conservarla più a lungo – oppure direttamente infilata negli spiedi per essere arrostita in forno. Una specialità dal sapore deciso, da degustare ad esempio con un buon risotto.

Per scoprire i segreti della sua lavorazione e la sua storia secolare, è d’obbligo una visita alla Manifattura dei Marinati e alla sua Sala dei Fuochi che ospita i camini in cui tutt’oggi avviene la cottura dell’anguilla.

Una volta soddisfatta la curiosità sul “pesce di valle”, il nostro consiglio è quello di perdersi tra i canali della città in cerca dei suoi luoghi più iconici: il celebre Trepponti, ma anche l’Antica Pescheria e il Museo Delta Antico, ricco di reperti archeologici.

Brisighella (RA) - Olio

Olio Extravergine di Oliva Brisighella DOP | Ph. Archivio Consorzio di Tutela
Olio Extravergine di Oliva Brisighella DOP | Ph. Archivio Consorzio di Tutela

Voglia di un piccolo borgo colorato, immerso in un paesaggio bucolico? Spostiamoci sulle colline ravennati per una gita nella suggestiva Brisighella, uno dei Borghi più Belli d’Italia.

Aggirandosi tra i suoi vicoli è facile notare i tre speroni di roccia che la sorvegliano dall’alto, su cui poggiano la Torre dell’Orologio, la Rocca Manfrediana e il Santuario del Monticino. Tre punti di osservazione privilegiati sul paesaggio circostante, caratterizzato dal verde argentato delle foglie di ulivo.

Già, perché l’olio a Brisighella è di casa sin dai tempi dei romani. Oggi insignito della DOP, il “Brisighello” vanta un sapore fruttato dalle note piccanti e un bel colore verde smeraldo con riflessi dorati. Oltre ad assaggiarlo in purezza su una fetta di pane sciapo, il consiglio degli esperti è di provarlo in abbinamento a piatti di carne e pesce, magari in occasione della Sagra di novembre o di una camminata tra gli ulivi nel Museo all’aperto dell’olio di Brisighella.

Prima di lasciare la cittadina non dimenticate di percorrere la Via degli Asini, una strada molto particolare che si snoda all’interno dei palazzi, in posizione sopraelevata.

Bagno di Romagna (FC) - Tortelli alla Lastra

Tortello alla lastra | Bagno di Romagna | Ph. romagnaatavola.it
Tortello alla lastra, Bagno di Romagna (FC) | Ph. romagnaatavola.it

I motivi per visitare Bagno di Romagna sono tanti. Le acque benefiche delle sue terme (note sin dal III secolo a.C.) la rendono una meta ideale per una pausa all’insegna del benessere. La vicinanza al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e all’Appennino, il paradiso per chi ama la natura.

Ma anche l’enogastronomia non è da meno: questa è la patria del formaggio raviggiolo, dei basotti (tagliolini cotti al forno nel brodo) e dei tortelli alla lastra, una deliziosa pasta ripiena dalle proporzioni generose, tipica di questo angolo di Romagna Toscana.

Simile a un calzone ma di forma rettangolare, il guscio di pasta dei tortelli – a base di farina di grano tenero, acqua e acqua di cottura della zucca – racchiude un ricco ripieno di zucca, patate, lardo, cipolle e pecorino. Dopo la cottura sul testo di terracotta, i tortelli vengono solitamente degustati come piatto unico o antipasto.

Sant'Agata Feltria (RN) - Tartufo

Tartufo bianco di Sant'Agata Feltria | Ph. romagnaatavola.it
Tartufo bianco di Sant’Agata Feltria | Ph. romagnaatavola.it

Concludiamo il nostro viaggio nel gusto con una tappa a Sant’Agata Feltria, nell’entroterra riminese. Con la sua caratteristica rocca, l’intrico di vie del centro storico e luoghi unici come il Teatro Angelo Mariani, interamente in legno, il borgo è uno dei luoghi più affascinanti del Montefeltro.

Chi lo visita non può fare a meno di abbandonarsi alla sua atmosfera fiabesca e ai sapori del suo territorio. Assolutamente da non perdere è l’esperienza del Tartufo Bianco Pregiato di Sant’Agata, delizioso frutto della terra raccolto nei boschi che circondano il borgo, e festeggiato ogni anno ad ottobre durante l’omonima Fiera.

Autore

Maria Grazia Masotti

Eterna sognatrice con i piedi per terra. Cresciuta in campagna e amante delle grandi città. È sempre pronta per un viaggio, purché sia sostenibile.

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