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10 scale mozzafiato da non perdere in Emilia-Romagna

di /// Gennaio 28, 2024
Tempo stimato di lettura: 6 minuti

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Tralasciando le città d’arte e i luoghi turistici più iconici, girovagando per l’Italia si incontrano elementi di rara bellezza – alcuni frutti dell’ingegno umano, altri direttamente della natura – che rendono difatti il nostro Paese uno dei più affascinanti e suggestivi al Mondo.

L’Italia, con la sua storia millenaria, è ricca di tesori, alcuni dei quali spesso non si immagina neanche. Accanto ai monumenti più celebri, ci sono dettagli meno conosciuti capaci di svelare la bellezza autentica del nostro territorio.

Le scale, ad esempio, sono uno di questi. Spesso considerate semplici elementi funzionali all’interno degli edifici, possono essere veri capolavori architettonici capaci di catturare l’immaginazione e offrire esperienze visive uniche.

In Emilia-Romagna ne esistono esemplari unici, arricchiti in alcuni casi anche con statue e affreschi, che siamo sicuri sapranno lasciarvi a bocca aperta, oltre a farvi letteralmente girare la testa.

Palazzo Barozzi (Vignola, MO) - Scala del Vignola

Vignola (MO), Scala elicoidale del Barozzi, ph. Nacchio's Brothers, CC-BY-NC-SA 3.0
Vignola (MO), Scala elicoidale del Barozzi | Credit: Nacchio Brothers, CC-BY-NC-SA 3.0

Dove: Palazzo Barozzi, Piazza dei Contrari, 3 – Vignola (MO)
Informazioni: sempre visitabile nel weekend

A Vignola, un grazioso borgo sulle prime colline modenesi, si trova all’interno del bel Palazzo Barozzi (o Palazzo Boncompagni Ludovisi) una bellissima scala a chiocciola che vale da sola la visita.

Palazzo Barozzi è un complesso rinascimentale quasi del tutto integro, costruito attorno al 1560, su ordine di Ercole Contrari il Vecchio (feudatario di Vignola) su progetto del grande architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola.

La sua scala è la prima struttura auto-portante di forma elicoidale al mondo. Totalmente aerea, è sostenuta da una colonna situata nel seminterrato e dal muro perimetrale, elegantemente affrescato.

Ben 106 gradini “incastrati” collegano i quattro piani del palazzo, partendo dalle cucine fino alle sale di rappresentanza. Effetto vortice a spirale assicurato!

Palazzo Boncompagni (Bologna) - Scala Papale

Bologna, Palazzo Boncompagni, ph. @annalisa_grazia via IG, CC_BY_NC_SA 3.0
Palazzo Boncompagni (Bologna) | Credit: annalisa_grazia via IG, CC_BY_NC_SA 3.0

Dove: Palazzo Boncompagni, Via del Monte, 8 – Bologna (BO)
Informazioni: consulta gli orari di apertura

Una seconda scala di forma elicoidale da non perdere è sicuramente quella collocata all’interno di Palazzo Boncompagni a Bologna, a poche centinaia di metri da Piazza Maggiore e delle Due Torri.

Come la precedente, anche questa scala fu realizzata da Jacopo Barozzi, talmente celebre al tempo da essere incaricato come architetto capo della Basilica di San Pietro in Vaticano alla morte di Michelangelo.

Ispirata ai nobili modelli del Bramante in Vaticano e a quella del Palazzo Farnese a Caprarola (Viterbo) dello stesso Vignola, questa struttura è simile in tutto a quella di Palazzo Barozzi a Vignola.

Recentemente sulla parete della scala elicoidale è stato riportato alla luce anche un marmorino madreperlato che richiama alla mente l’interno di una conchiglia, motivo ricorrente in tutto il palazzo.

Fa un certo effetto pensare che questa scala che sia stata calpestata, tra gli altri, da Papa Gregorio XIII che qui visse e si formò.

Palazzo Isolani (Bologna) - Scala elicoidale

Bologna, Palazzo Isolani scala elicoidale, ph. Valerio_D via Flickr, CC_BY_NC_SA 3.0
Palazzo Isolani (Bologna), Scala elicoidale | Credit: Valerio_D, via Flickr, CC_BY_NC_SA 3.0

Dove: Palazzo Isolani, Piazza Santo Stefano – Bologna (BO)
Informazioni: consulta gli orari di apertura di Palazzo Isolani

Nel cuore del centro storico di Bologna, affacciato sulla celebre Piazza Santo Stefano, Palazzo Isolani custodisce un’altra scala elicoidale realizzata dal Vignola.

Anche se rimaneggiata, ha mantenuto un fascino indiscusso con il trascorrere dei secoli, tra cui una finestrella dalla quale è possibile godere un inedito panorama sulle due torri di Bologna.

L’edificio – privato – viene utilizzato principalmente per eventi privati e aziendali. La sua scala è visibile pertanto solo in occasione di saltuarie aperture al pubblico.

Nel caso vi trovaste a passeggiare sotto i suoi portici, non perdete l’occasione di intrufolarvi al suo interno – portone aperto, permettendo – per sbirciare, anche se fuggevolmente, questo bellissimo elemento architettonico.

Museo della Specola (Bologna) - Scala a chiocciola

Bologna, Museo della Specola scala della Torre astronomica, ph. arte4you.it, CC_BY_NC_SA 3.0
Bologna, Museo della Specola scala della Torre astronomica, ph. arte4you.it, CC_BY_NC_SA 3.0

Dove: Museo della Specola, Via Zamboni, 33 – Bologna BO
Informazioni: consulta gli orari di apertura del Museo della Specola

Oltre a custodire numerosi strumenti antichi utilizzati dagli astronomi per scrutare il cielo e conoscerne i suoi segreti, il Museo della Specola, posto all’interno di Palazzo Poggi a Bologna, regala ai suoi visitatori l’incanto di una bellissima scala a chiocciola all’interno della sua Torre Astronomica.

Iniziata nel 1712 su progetto di Antonio Torri e portata a termine nel 1725 da Carlo Francesco Dotti, quest’ultima divenne uno dei più importanti osservatori astronomici d’Europa.

La scala, composta da ben 272 gradini, si fa sempre più stretta procedendo verso l’alto.

Giunti in cima regala un pendolo di Foucault, oltre che una vista eccezionale a 360° su tutta la città.

Palazzo Malvasia (Bologna) - Scala elicoidale

Bologna, Scalone di Palazzo Malvasia, ph. guidobarbi.it, CC_BY_NC_SA 3.0
Palazzo Malvasia (Bologna) | Credit: guidobarbi.it, CC_BY_NC_SA 3.0

Dove: Palazzo Malvasia, Strada Maggiore, 22 – Bologna BO
Informazioni: la scala rientra tra gli elementi toccati dal tour turistico “Scaloni e Scale delle Meraviglie“, a cura di Bologna Welcome.

A Bologna, all’interno del prestigioso Palazzo Malvasia, costruito lungo una delle strade più antiche della città (Via Emilia), è possibile ammirare un’elegante scala elicoidale realizzata da Gian Carlo Sicinio Bibiena (1750 c.).

La struttura è decorata con statue in stucco di Sisifo e Minerva eseguite da Filippo Scandellari.

Castell’Arquato (PC) - Scala del Torrione Farnese

Castell'Arquato (PC), Torrione farnese, ph. castellarquato.com, CC_BY_NC_SA 3.0
Castell’Arquato (PC), Torrione Farnese | Credit: castellarquato.com, CC_BY_NC_SA 3.0

Dove: Rocca Viscontea, Fontane del Duca,  Castell’Arquato (PC)
Informazioni: attualmente in concessione all’Associazione di rievocazioni storiche “Gens Innominabilis“; aperto solo su richiesta

Uno dei più borghi/castelli più belli dell’Emilia-Romagna è sicuramente Castell’Arquato, posto sulle prime alture della Val d’Arda.

Se pensi di averlo già visto da qualche parte, probabilmente la tua impressione è corretta: qui sono state infatti girate diverse scene cinematografiche, tra cui la celebra pellicola americana Ladyhawke.

Durante la sua visita, tra le tante cose da non perdere vi è sicuramente il Torrione Farnese costituito da cinque livelli, e collegati da una spettacolare scala elicoidale: una struttura realizzata sotto il dominio Sforza che richiama gli schemi architettonici di Michelangelo e del Vignola.

Il Torrione è un edificio cinquecentesco collocato nella parte bassa del borgo, utilizzato nel Novecento come sede del Museo Geologico nonché come residenza d’artista dallo scrittore Aldo Braibanti (protagonista de Il signore delle formiche).

Castello di Rivalta (Gazzola, PC) - Scala del Torrione

Gazzola (PC), Torrione del Castello di Rivalta, ph.turismo.it, CC_BY_NC_SA 3.0
Gazzola (PC), Torrione del Castello di Rivalta | Credit: turismo.it, CC_BY_NC_SA 3.0

Dove: Castello di Rivalta, Loc. Borgo Di Rivalta, 7 (SP 40) – Gazzola (PC)
Informazioni: consulta il sito del castello di Rivalta

Nascosto tra le verdi colline dell’Emilia-Romagna, Rivalta è uno dei più caratteristici borghi della provincia di Piacenza.

L’abitato è un autentico museo all’aperto di arte e architettura. Le stradine strette sono fiancheggiate da affascinanti case colorate, ognuna con la propria storia da raccontare.

Tante sono le cose da visitare, tra cui l’oratorio della Madonne del Ponte, la torre medievale, oltre che il borgo medievale e il suo castello ancora oggi abitato dai suoi nobili proprietari, i conti Landi.

All’interno del torrione, visibile fin da lontano, prenotando una delle visite guidate, è possibile percorrere la scala (preparati è abbastanza ripida e stretta) che termina con una vista a 360° sulla Val Trebbia.

Casa Carducci (Bologna) - Scala a chiocciola

Bologna, Casa Carducci, ph. arteforyou.it, CC-BY-NC-SA 3.0
Casa Carducci (Bologna) | Credit: parteforyou.it, CC-BY-NC-SA 3.0

Dove: Casa Carducci, Piazza Giosuè Carducci, 5 – Bologna (BO)
Informazioni: la struttura è sempre visitabile dal martedì al venerdì, anche con visite guidate

Tra le gemme nascoste di Bologna vi è sicuramente la Casa Museo Carducci. Questa pittoresca dimora offre ai visitatori l’opportunità unica di immergersi nella vita e nell’opera del celebre poeta Giosuè Carducci, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1906.

Costruita nel XVIII secolo, la casa è stata la dimora dello scrittore dal 1890 fino alla sua morte nel 1907. Al suo interno è conservata una bellissima scala a chiocciola che porta alla scoperta delle nove sale che compongono il museo.

Palazzo Pretorio (Castrocaro Terme e Terra del Sole, FC) - Scala a doppia elica

Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC), Palazzo Pretorio scala a chiocciola a doppia elicoide, Archivio Storico della Romagna Toscana, CC-BY-NC-SA 3.0
Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC), Palazzo Pretorio scala a chiocciola a doppia elicoide | Credit: Archivio Storico della Romagna Toscana, CC-BY-NC-SA 3.0

Dove: Palazzo Pretorio, Via Vittorio Veneto, 3 – Terra del Sole (FC)
Informazioni: il Palazzo Pretorio ospita il Museo dell’Uomo e dell’Ambiente ed è visitabile solo su prenotazione

La città ideale di Terra del Sole, in provincia di Forlì/Cesena, può regalare una bella sorpresa a chi la visita.

All’interno del Palazzo Pretorio di età rinascimentale è presente una bellissima scala a chiocciola a doppia elicoide, sviluppata su un unico perno centrale e realizzata

Questo elemento architettonico è molto suggestivo, sopratutto da un punto di vista distributivo per la funzione che svolge nel contesto dei percorsi segreti interni all’edificio. Inoltre, la struttura sembra trovare un preciso riscontro in un abbozzo di disegno realizzato da Leonardo da Vinci un secolo prima della costruzione della città.

Palazzo Albergati (Zola Predosa, BO) - Scalone nobile

Zola Predosa (BO), Palazzo Albergati, ph. Fausto Deseri via Flickr, CC-BY-NC-SA 3.0
Zola Predosa (BO), Palazzo Albergati | Credit: Fausto Deseri, via Flickr, CC-BY-NC-SA 3.0

Dove: Palazzo Albergati, Via A. Masini, 46 – Zola Predosa (BO)
Informazioni: l’edificio apre le sue porte saltuariamente in occasioni di iniziative e appuntamento culturali quali i Brunch d’Autunno e di Primavera (tutte le Domeniche d’Autunno e di Primavera) e i Giovedì d’Estate (Giovedì di Luglio e Agosto).

Palazzo Albergati è una grandiosa residenza di campagna, di proprietà privata, appartenuta all’omonima famiglia bolognese, una delle più illustri e rappresentative del territorio tra il ‘500 ed il ‘600.

Per collegare i diversi piani di questo edificio dalle straordinarie dimensioni, austero all’estero e barocco all’interno, sono state costruite molteplici scale tra cui spicca lo scalone nobile, costituito da 3 rampe ad andamento elicoidale.

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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Questo articolo ha 4 commenti

  • Alessandra

    Desidero segnalare un probabile refuso: Palazzo Malvasia, in via D’azeglio 48 “costruito lungo una delle strade più antiche della città (Via Emilia)”. Non comprendo come un palazzo in via D’azeglio possa essere lungo la via Emilia: sono tra loro perpendicolari e non credo si incrocino mai. L’articolo comunque è bellissimo, grazie.

    • Davide Marino

      Buongiorno Alessandra,
      Palazzo Malvasia cui facciamo riferimento nell’articolo si trova lungo Strada Maggiore 22, e non come indicato erroneamente in Via d’Azeglio, 48.
      Grazie della segnalazione.
      Davide | staff #inEmiliaRomagna

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