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Alla scoperta dell’Emilia Romagna sotterranea

di /// Gennaio 20, 2023
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Dopo averti raccontato l’Emilia Romagna dall’alto, oggi ti proponiamo un altro inconsueto punto di visita, quello dal basso: che ne dici di andare alla scoperta di tanti luoghi segreti custoditi sottoterra?
Ecco per te una prima selezione di luoghi da non perdere se ti incuriosisce scoprire luoghi sotterranei (e non soffri di claustrofobia).
Per comodità li abbiamo suddivisi per territorio provinciale.

Parma

Galleria delle Fontane | Parma

La Galleria delle Fontane a Parma fu costruita, per volere di Maria Luigia nel 1840, per avere un’alternativa sostenibile all’acquedotto farnesiano, costruito nel 1574 su commissione di Ottavio Farnese. Lo spazio ipogeo è configurato come una galleria ispezionabile con tubature, un tempo, poste su mensole in cotto, così da individuare subito dove fosse avvenuta la perdita.

Un luogo nascosto, un percorso guidato suggestivo da piazza Garibaldi, lungo via Farini, interamente sotterraneo fino a 4 metri sotto il Palazzo del Comune, per ripercorrere la storia di questi luoghi caratteristici sulla scia del bene più prezioso: l’acqua.

Parma, Galleria delle Fontane, Ph. Parmawelcome.it, CC_BY_NC_SA 3.0
Parma, Galleria delle Fontane, Ph. Parmawelcome.it, CC_BY_NC_SA 3.0

Reggio Emilia

Antica Regium Lepidi | Reggio Emilia

Unico sito archeologico visitabile a Reggio Emilia, custodito nella sede di Palazzo Spalletti Trivelli, permette di accedere al cuore pulsante – antica città romana di Regium Lepidi, fondata intorno al 175 a. C. dal console Marco Emilio Lepido. In questo luogo si incontravano i due assi principali sui quali si sviluppava la città romana, il cardo, corrispondente circa all’attuale via Roma e il decumano, la Via Emilia.

Ad una profondità di tre metri e mezzo sotto il livello della Via Emilia attuale, i visitatori possono scoprire la storia di un intero isolato della città, ricostruita attraverso reperti ritrovati durante lo scavo. Visite su prenotazione.

Bologna

Conserva Val Verde | Bologna

Erroneamente conosciuta come Bagni di Mario, la Conserva di Valverde è una cisterna di epoca rinascimentale realizzata per alimentare la Fontana del Nettuno e altre particolarità idrauliche come l’Orto dei Semplici (oggi piazza coperta della ex Salaborsa). La costruzione, formata da una vasca principale di forma ottagonale, è disposta su due livelli e custodisce anche un altissimo camino completamente ricoperto da incrostazioni calcaree secolari.

Conserva di Valverde, Bologna
Conserva di Valverde, Bologna | Foto © Massimo Brunelli/Amici delle Vie d’Acqua

Salaborsa | Bologna

Per scoprire una delle zone più antiche di Bologna ti basterà andare nella principale biblioteca cittadina, Salaborsa, a due passi dalla Fontana del Nettuno: sotto il pavimento di cristallo potrai intravedere gli scavi archeologici che ripercorrono varie epoche della città attraverso alcuni importanti reperti. Dalla basilica civile dell’antica Bononia alle corti medievali, dal viridario all’orto botanico rinascimentale.
La visita che ripercorre queste tracce si può fare in autonomia o con visita guidata.


Sorgenti termali | Porretta Terme

In un ambiente geologico originario risalente ad oltre 60 milioni di anni fa, tra i cunicoli scavati nella roccia nella seconda metà dell’800, potrai scoprire le sorgenti termali solfuree della Puzzola.
Ammirando gli strati rocciosi dai quali permeano le acque e alcuni affioramenti del quarzo della Porretta all’interno della galleria scoprirai tanti aneddoti e curiosità disseminati lungo il percorso tra piccole stalattiti, strati di carbone semi-cristallizzato, pozze e depositi delle acque.

Ravenna

Cripta di S. Francesco – Basilica di San Francesco | Ravenna

La cripta della basilica di San Francesco (Ravenna)
La cripta della basilica di San Francesco (Ravenna) | Foto © Nicola Strocchi, Archivio Fotografico Comune di Ravenna

Nel cuore di Ravenna, la Basilica di San Francesco, risalente alla metà del V secolo d.C., custodisce una cripta del X secolo. Anche se il pavimento di questo stupefacente ambiente a forma di oratorio sorretto da pilastrini è costantemente sommerso dall’acqua avrai l’occasione di ammirare i frammenti musivi del pavimento della chiesa originaria.


Domus dei tappeti di Pietra | Ravenna

Collocata all’interno della settecentesca Chiesa di Santa Eufemia, questo importante sito archeologico è un vasto ambiente sotterraneo situato a circa 3 metri sotto il livello stradale, costituito da 14 ambienti pavimentati con mosaici policromi e marmi appartenenti ad un edificio privato bizantino del V-VI secolo. Qui potrai apprezzare mosaici decorati con elementi geometrici, floreali e figurativi ritenuti unici.

Rimini

Domus del Chirurgo | Rimini

Rimini, Domus del Chirurgo Ph. Malcangi Valentina via shutterstock solo uso editoriale
Rimini, Domus del Chirurgo Ph. Malcangi Valentina via shutterstock (solo uso editoriale)

Un’antica domus romana risalente al II secolo d.C. di ca.700 mq nel centro storico di Rimini conserva resti di una abitazione tardo imperiale ma anche tracce di un insediamento altomedievale e un grande sepolcreto, evidenziando una notevole stratificazione storica. Dai reperti ritrovati, oltre 150 strumenti chirurgici, è emerso che il padrone di casa, Eutyches, fosse un medico militare.


Museo Sulphur | Perticara

Esempio significativo di archeologia industriale, Sulphur, il Museo Storico Minerario di Perticara, è ospitato nei moderni ed affascinanti spazi dell’ex Cantiere Sulfureo Certino. Il fascino del mistero e del sottosuolo in un percorso museale suggestivo e appassionante dove approfondire i temi della mineralogia e della geologia, ponendo particolare attenzione a secoli di attività mineraria svoltasi a Perticara fino al 1964.

Grotte

Grotta di Onferno (Gemmano, Rimini)
Grotta di Onferno (Gemmano, Rimini)

Sono diversi i luoghi sotterranei dove è possibile scendere tra i meandri della terra: ci riferiamo alle grotte, cosiddette turistiche, ovvero accessibili a tutti purché accompagnati da guide speleologiche. Un mondo straordinario fatto di cavità lunghe chilometri, e in alcuni casi profonde più di 200 metri, con corsi d’acqua, gallerie, pozzi, cunicoli, tracce umane impensabili e fossili antichi anche 5 milioni di anni. Dalle grotte bolognesi della Spipola e del Farneto a quelle ravennati del Re Tiberio e della Tanaccia e quelle dell’Onferno e quelle tufacee di Santarcangelo di Romagna nel riminese.

Trattandosi di un elenco frutto di una nostra ricerca siamo consapevoli che non può essere esaustivo: se conosci o hai visitato altri luoghi dove scoprire l’Emilia Romagna sotterranea ti invitiamo a segnalarceli con un commento (meglio se accompagnato da foto…), grazie!

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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Questo articolo ha un commento

  • Giuliana

    Interessantissimo questo articolo su Emilia Romagna sotterranea, di cui non sapevo. Mi ha colpito molto la parte che riguarda Reggio Emilia, da via Roma, perchè al civico 10 hanno sempre abitato i miei nonni materni, quindi conosco perfettamente la zona. Secondo me, proprio solo a naso, palazzo Spalletti Trivelli, venendo dalla via Emilia, poco prima dei miei nonni, dovrebbe corrispondere a quella che era la sede storica della Banca Agricola Commerciale di Reggio Emilia, fondata da un certo dottor Mario Zuccoli, che poi aveva sposato una zia di mia madre, sorella della nonna; potrebbe aver giocato la vicinanza tra la casa e l’Istituto di credito… La banca adesso si chiama Credito Emiliano e da quando è appunto cambiata la denominazione l’abbiamo anche qui a Roma, dove risiedo, ma tutti della mia famiglia, antenati compresi, siamo nati in Emilia Romagna, gioco in casa!! Sono stata sommersa da ricordi di un’epoca veramente felice, una grandissima emozione. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato a questa ricerca.

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