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Modena, cosa vedere in 10 tappe a piedi

di /// Giugno 3, 2025
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Capitale del Ducato Estense, patrimonio Unesco, terra di motori. E ancora luogo natale di Luciano Pavarotti e custode di sublimi tradizioni culinarie. Modena è una città ricca di eccellenze, che dalla provincia emiliana hanno raggiunto la fama mondiale.

Non stupisce dunque che le cose da vedere in città siano tante, dalle più note alle più sorprendenti: la celebre Piazza Grande, che insieme alla Cattedrale e alla Torre Ghirlandina dal 1997 fa parte dei beni Unesco, ma anche l’Acetaia Comunale e il Museo Enzo Ferrari.

Questo è solo un assaggio del nostro tour a piedi in 10 tappe, un viaggio nel centro storico che vi condurrà tra vicoli caratteristici e grandiose piazze, in cerca dell’anima più autentica di Modena. Partiamo!

 

1. Galleria Estense

Modena, Palazzo dei Musei | Ph. visitmodena.it
Modena, Palazzo dei Musei | Ph. visitmodena.it

Il nostro viaggio a Modena parte con una visita al Palazzo dei Musei, sede di numerose istituzioni artistiche e culturali come la Biblioteca Estense universitaria, il Museo Civico e la rinomata Galleria Estense. Oltre ad accogliere opere pittoriche che spaziano dal 14° al 18° secolo, la Galleria è anche una viva testimonianza dell’amore degli Este per l’arte.

Fu proprio la nobile famiglia di regnanti – a Modena dalla fine del Cinquecento al 1859 – a fondare la collezione pochi anni prima di lasciare la città, nel 1854. Oggi la galleria ospita una serie di capolavori da non perdere, tra cui spiccano nomi come Velázquez, El Greco e Bernini, ma anche Correggio, Tintoretto, Veronese e Guercino.

2. Piazza Grande

Modena, Piazza Grande | Ph. archiviostampa.comune.modena.it
Modena, Piazza Grande | Ph. archiviostampa.comune.modena.it

Entriamo nel vivo del patrimonio Unesco con un salto in Piazza Grande, la piazza principale di Modena. Cuore politico, religioso e sociale della città, la piazza è delimitata da edifici simbolici come il Palazzo Comunale, il Duomo e la sua Ghirlandina. Qui in passato si svolgeva il mercato cittadino, mentre oggi ospita la colorata mostra-mercato dedicata all’antiquariato.

Tra le mille storie che la piazza ha da raccontare, due in particolare accendono la curiosità dei visitatori, entrambe legate al Palazzo Comunale. Sostando di fronte all’edificio possiamo notare infatti una grande lastra di marmo rosso rettangolare: è la cosiddetta “Pietra Ringadora” (pietra che arringa, arringatrice), utilizzata nel medioevo sia come pulpito per gli oratori che come luogo della pubblica gogna per i debitori. Ma la pietra aveva anche una funzione piuttosto macabra, poiché accoglieva i cadaveri in attesa di identificazione.

La seconda curiosità ha come protagonista una statua chiamata “La Bonissima”. Collocata ad un angolo del palazzo, raffigura una donna in abiti medievali con i capelli raccolti in una lunga treccia. Il suo nome singolare rimanda a diverse ipotesi: alcuni sostengono che rappresenti una donna modenese tanto facoltosa quanto generosa di nome Bona, altri la Contessa Matilde di Canossa, altri ancora che simboleggi l’antico Ufficio comunale della Bona Opinione.

3. Duomo e Ghirlandina

Modena (Mo), Vista sul Duomo della città e sulla Torre Ghirlandina
Modena (Mo), Vista sul Duomo della città e sulla Torre Ghirlandina | Ph, Renata Sedmakova via Shutterstock

Ma i veri protagonisti di Piazza Grande sono loro, il Duomo – o meglio, la Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo e San Geminiano – e la Ghirlandina, la sua torre campanaria che è anche simbolo della città.

Capolavoro dell’arte romanica, la cattedrale di Modena venne inaugurata nel 14° secolo, ma la prima pietra venne posata nel lontano 1099. Due sono i nomi che spiccano nella genesi di questo gioiello architettonico: quello dell’architetto Wiligelmo, a cui dobbiamo il progetto del duomo, e quello di Lanfranco, artefice dei numerosi bassorilievi sacri e profani che ornano la facciata e i portali della chiesa. Una volta varcata la soglia, consigliamo una visita alla cripta che conserva il gruppo scultoreo della cosiddetta “Madonna della Pappa”, oltre alle spoglie di San Geminiano.

Ritorniamo sulla piazza per osservare da vicino la Torre Ghirlandina, così chiamata per via delle balaustre della guglia, che la abbracciano proprio come fossero ghirlande.
Visitabile su prenotazione, la torre custodisce la copia della trecentesca “secchia rapita”, un semplice secchio di legno divenuto simbolo dell’antica disputa tra le città di Modena e Bologna.

4. Acetaia Comunale

Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP | Ph. Fabio Duma
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP | Ph. Fabio Duma

Per la prossima tappa del nostro tour a Modena non serve spostarsi molto. L’Acetaia Comunale si affaccia infatti su Piazza Grande, ed è collocata nel sottotetto del Palazzo Comunale. Questo è il luogo ideale per scoprire tutti i segreti dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, chiamato anche l’oro nero di Modena: al suo interno si trovano tre batterie di botti, due piccole e una grande, che custodiscono il prodotto d’eccellenza di questo territorio. Consigliato agli amanti dell’aceto balsamico e delle tradizioni che si perdono nella notte dei tempi.

5. Mercato Storico Albinelli

Modena, Mercato Albinelli | Ph. My Modena Diary
Modena, Mercato Albinelli | Ph. My Modena Diary

Se la visita all’Acetaia Comunale ha suscitato il vostro interesse e anche un certo appetito, il Mercato Albinelli saprà di certo soddisfare ogni vostra curiosità gastronomica. Aggirandovi all’interno di questa affascinante struttura in stile Liberty troverete tanti banchi e botteghe ricche di frutta, verdura, prodotti da forno ed altri generi alimentari, ma anche alcuni bistrot in cui fermarsi per una pausa ristoratrice e assaggiare i piatti tipici della città – in primis i tortellini, ma anche lo gnocco fritto e i salumi, annaffiati da un immancabile calice di Lambrusco.

6. Teatro Comunale

Modena, Teatro Comunale | Ph. culturabologna.it
Modena, Teatro Comunale | Ph. culturabologna.it

Una delle ragioni per cui Modena è diventata celebre in tutto il mondo è indubbiamente la musica, in particolare lirica. E quando parliamo di lirica, il primo nome che ci viene in mente è quello di Luciano Pavarotti, nato e cresciuto musicalmente proprio a Modena.

Con una breve camminata di 10 minuti raggiungiamo dunque il teatro a lui intitolato in seguito alla morte nel 2007, il Teatro Comunale Pavarotti-Freni, che accoglie i visitatori con una statua in bronzo raffigurante il tenore – a braccia aperte e con il foulard in mano, come era solito salutare il pubblico dopo ogni esibizione – collocata sotto al porticato dell’ingresso.

Dotata di una facciata neoclassica, la struttura risale al 1841 e accoglie ogni anno spettacoli di varia natura, dalla lirica ai balletti. I suoi splendidi interni sono visitabili con un tour guidato su prenotazione.

7. Palazzo Ducale - Accademia Militare

Modena, Palazzo Ducale Ph. trabantos via shutterstock
Modena, Palazzo Ducale | Ph. trabantos via Shutterstock

La prossima tappa del nostro viaggio a Modena ci porta di fronte a un edificio del centro storico che è impossibile non notare. Sontuosamente barocco, il Palazzo Ducale (oggi Accademia Militare) ci ricorda che la città è stata capitale del ducato estense, e dunque meritava un palazzo degno del suo status.

Ecco allora che nel 1634 Francesco I d’Este decide di affidare la costruzione di una nuova dimora nel cuore della città all’architetto Bartolomeo Avanzini. Il risultato è il magnifico edificio che vediamo ancora oggi affacciarsi su Piazza Roma e che – benché sede dell’Accademia Militare di Modena – è possibile in parte visitare: tra gli spazi aperti al pubblico ci sono l’Appartamento privato dei Duchi e l’Appartamento di Rappresentanza.

8. Giardino Ducale Estense

Modena, Palazzina Vigarani | Ph. agomodena.it
Modena, Palazzina Vigarani | Ph. agomodena.it

Come ogni dimora signorile che si rispetti, anche il Palazzo Ducale di Modena era dotato di uno splendido giardino. Quello che oggi rappresenta il parco storico più importante della città venne di fatto progettato sotto il dominio del duca Francesco I con un impianto rinascimentale tutt’oggi riconoscibile, e poi donato alla città nel 1739.

Il luogo perfetto per rilassarsi nel verde ammirando la secentesca Palazzina Vigarani che si erge al termine del viale centrale, nata come luogo di divertimento per la corte estense e ora sede di mostre d’arte.

9. Museo della Figurina

Modena, Museo della Figurina | Ph. agomodena.it
Modena, Museo della Figurina | Ph. agomodena.it

Non tutti sanno che la città di Modena è considerata la capitale mondiale della figurina moderna. Il titolo è legato a doppio filo alla Panini, storica azienda modenese fondata dai fratelli Giuseppe, Benito, Franco Cosimo e Umberto, che dagli anni ‘60 produce figurine, album e fumetti.

Inaugurato nel 2006, il Museo della Figurina sorge all’interno del Palazzo Santa Margherita, a pochi passi dal Giardino Ducale Estense e dagli altri punti di interesse del centro storico. Al suo interno troviamo una ricchissima raccolta di figurine – oltre 500.000 esemplari – donati alla città dallo stesso Giuseppe, oltre a un patrimonio di calendarietti, materiali pubblicitari, scatole di fiammiferi ed altri oggetti antesignani della figurina vera e propria.

10. Museo Enzo Ferrari

Modena, Museo Enzo Ferrari, esterno Ph. D-VISIONS via shutterstock solo uso editoriale
Modena, Museo Enzo Ferrari | Ph. D-VISIONS via Shutterstock solo uso editoriale

Che Modena sia la città natale di Enzo Ferrari è cosa nota. Forse meno noto è che a pochi passi dal centro si trova un museo completamente dedicato alla figura del Drake e alle sue mitiche creazioni, le automobili firmate Ferrari.

Il museo è una struttura composita che abbraccia vari ambienti: l’Officina Meccanica Alfredo Ferrari, che ospita il Museo dei Motori, e un avveniristico edificio dalla copertura gialla realizzato negli anni 2000, che ha inglobato al suo interno la casa natale di Ferrari stesso.

L’ampia superficie espositiva accoglie numerose auto e monoposto, oltre a documentare la storia straordinaria del Drake. Chi lo desidera può anche sperimentare l’ebbrezza della guida di una Ferrari attraverso il simulatore di guida.

Autore

Maria Grazia Masotti

Eterna sognatrice con i piedi per terra. Cresciuta in campagna e amante delle grandi città. È sempre pronta per un viaggio, purché sia sostenibile.

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