Brugnello, a 464 metri (s.l.m) è uno dei borghi più suggestivi della Val Trebbia: fa parte del Comune di Corte Brugnatella, che prese il suo nome dai Brugnatelli, nobile famiglia originaria proprio del borgo.
Per raggiungerlo si deve salire dalla SS45 per una strada molto stretta e formata da tornanti (ca. 2 km): impegnativi, soprattutto se si soffre di auto, ma ti assicuro che il panorama offerto ripaga lo sforzo.
L’ingresso al borgo è segnalato da un cartello scritto a mano, e subito si capisce di essere capitati in posto magico, fuori dal tempo e dallo spazio (potremmo essere in Francia, Germania o Inghilterra), praticamente fuori dalla realtà.
Il piccolo borgo arroccato su uno sperone roccioso, un tempo fortificato, oggi si presenta al visitatore come un originale agglomerato di poche vecchie case in pietra in parte scavate nella roccia e una chiesa, che hanno mantenuto lo stile medievale, anche se arricchito dagli artisti che hanno contribuito al restauro, rendendolo un borgo delle favole.
Balconi e aiuole fiorite, porte e persiane in legno, vicoli e case arricchite con decorazioni in pietra con motivi floreali e qualche sedia e panchina, realizzate sempre in pietra, in attesa di essere utilizzate dal prossimo visitatore/turista che voglia godersi aria buona e un po’ di riposo.
Passeggiando per il borgo traspare evidente l’amore dei suoi abitanti, che lo mantengono pulito e perfettamente conservato.
- Brugnello Ph. @davideenrico
- Brugnello Ph. by @caio2790
Salendo lungo l’unica stretta strada, si arriva nel piazzale della chiesa posta in cima al paese, che vista dalla SS45 venendo da Bobbio sembra più imponente di quello che in realtà non sia, ma da cui si gode di un panorama sul Trebbia che non ha uguali: un punto di osservazione privilegiato su un luogo in cui il fiume è costretto dalla natura a scorrere incassato in magnifici meandri disegnando anse che si incurvano su se stesse.
Nonostante le dimensioni del borgo (11 abitanti appena, escludendo i proprietari di seconde case) è anche possibile soggiornare nel piccolo albergo ristorante gestito da generazioni dalla famiglia di Chiara, per un soggiorno che consente di fruire del magico “tempo lento” di questi abitati storici a diretto contatto con la natura.
Da lì, noi poi ne abbiamo approfittato per visitare anche la vicina Bobbio (20 minuti in auto), cittadina riconosciuta come uno dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione, apprezzando tra le altre cose la medievale Abbazia di San Colombano, il Ponte Gobbo (o Ponte del Diavolo) di origine romane e il medioevale Castello Malaspina del Verme.
- Abbazia di San Colombano, Bobbio Ph. @monika_fotografie
- Ponte Gobbo, Bobbio Ph. @monika_fotografie
Se sei un appassionato/a dello sport all’aria aperta, Bobbio è anche il punto di partenza ideale per praticare attività sportive in un ambiente naturale e suggestivo. Una gita consigliata, che ancora ricordo con molto piacere e un pizzico di nostalgia, alla riscoperta di luoghi e borghi fiabeschi e onirici che la nostra regione regala, anche se spesso poco conosciuti.