Ti piacerebbe scoprire l’Emilia-Romagna dall’alto, salendo in cima a torri e campanili (e non solo)?
In questo articolo abbiamo raccolto alcune mete da non perdere se ami immortalare i panorami da prospettive elevate, e soprattutto se non soffri di vertigini!
Per comodità li abbiamo suddivisi in due gruppi, distinguendo tra quelli visitabili tutto l’anno e quelli aperti solo saltuariamente.
Luoghi visitabili tutto l’anno
Piacenza
Piacenza, Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Giustina, Cupola | Ph. Archivio Immagini Comune di Piacenza
Castell'Arquato (PC) Rocca Viscontea | Ph. leoks via Shutterstock
Castello di Vigoleno | Ph. giulosi
Castello di Rivalta (PC) | Ph. Naeblys, via Shutterstock (solo per uso editoriale)
Cupola della Cattedrale Santa Maria Assunta e Santa Giustina | Piacenza
Come ti abbiamo già raccontato, dopo il successo degli scorsi anni è diventata permanente la possibilità di salire sulla cupola della Cattedrale di Piacenza affrescata dal Guercino.
L’esperienza ti regalerà l’occasione di vedere da vicino gli affreschi come mai prima d’ora. Prima di scendere potrai anche scattare qualche foto alla piazza antistante dal rosone a croce greca della facciata.
Fino al 31 dicembre 2025 è possibile acquistare il biglietto combinato con la salita alla Cupola del Pordenone, nella Chiesa di Santa Maria di Campagna.
Torre della Rocca Viscontea | Castell’Arquato
La Rocca è stata costruita nel XIV secolo in posizione dominante sulla vallata circostante. Dall’alto della torre, da sempre ottimo punto di osservazione, si può godere di una straordinaria panoramica sulla fortezza e sulla valle che la circonda, per rivivere la sensazione di essere catapultati sul set del film “Ladyhawke” girato qui nel 1985.
Mastio di Vigoleno | Vernasca
Nel piccolo borgo medievale di Vigoleno, uno dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club, si può visitare anche il mastio quadrangolare del castello. Un punto panoramico perfetto, che consente di ammirare il paesaggio circostante sbirciando attraverso le antiche feritoie e tra i merli ghibellini.
Torre del Castello di Rivalta | Rivalta
Il Castello di Rivalta offre la possibilità di visitare la caratteristica ed elegante Torre cilindrica quattrocentesca da cui godere di una splendida vista sulle zone circostanti, scenario di una delle battaglie della Seconda Guerra Punica a cui partecipò Annibale.
Reggio Emilia
Torre di San Prospero
Al momento le visite alla torre sono sospese
La torre campanaria di San Prospero, pregevole opera del rinascimento reggiano, è uno dei simboli della città. Unica per la sua particolarità costruttiva (il rivestimento in pietra arenaria, una pietra molto comune nella provincia reggiana, ma poco adatta ad un uso esterno), la forma ottagonale e la sua caratteristica incompiutezza.
Dopo un lungo periodo di restauro, la torre è tornata a risplendere: ogni domenica è possibile salire sulla sommità ed ammirare un panorama unico della città.
Modena
Modena, Torre Ghirlandina | Ph. Vivida Photo PC
Modena (Mo), Vista sul Duomo della città e sulla Torre Ghirlandina
Modena, via Battisti dalla Ghirlandina | Ph. giogiogio63
Torre della Ghirlandina
Edificata come torre campanaria ma di grande importanza civica, la Ghirlandina è il simbolo della città di Modena, ben riconoscibile da qualsiasi parte si arrivi.
Con i suoi oltre 89 metri di altezza svetta su Piazza Grande a fianco del Duomo, con il quale condivide il titolo di Patrimonio UNESCO.
Entrando nella torre potrai visitare la cosiddetta Stanza dei Torresani, un tempo abitata dai custodi della torre, per poi raggiungerne la sommità da cui potrai godere di un panorama a perdita d’occhio su tutto il centro di Modena.
L’accesso alla torre è consentito solo su prenotazione. È possibile inoltre acquistare un biglietto combinato che comprende anche le Sale Storiche di Palazzo Comunale, disponibile soltanto in alcune date specifiche dell’anno.
Bologna
Torre degli Asinelli
La Torre degli Asinelli è chiusa per manutenzione nell’area fino a nuova comunicazione
Delle oltre 100 torri che Bologna vantava nel Medioevo oggi ne rimangono poco più di 20, tra cui le famose Due Torri, la Garisenda e l’Asinelli. In passato assolvevano importanti funzioni militari e la loro imponenza era direttamente proporzionale al prestigio della famiglia
proprietaria.
Sappi che se deciderai di salire in cima a quella degli Asinelli ti aspettano ben 498 gradini: arriverai a quota 97,2 metri, dove la pendenza di oltre 2 metri è ben visibile.
Dalla terrazza della torre vedrai Bologna come facevano una volta i soldati di guardia, e potrai godere di un insolito skyline cittadino.
Torre campanaria della Cattedrale di San Pietro
Il sabato e la domenica, in via Indipendenza, la Cattedrale di Bologna (sapevi che San Petronio non è il duomo della città?) ti riserva una sorpresa speciale: ovvero la salita al campanile.
La salita avviene attraverso una particolare scala a chiocciola fatta non da gradini, ma da un lungo piano inclinato. Anche se impegnativa, ti compenserà con una vista unica sui tetti e sulle torri del centro di Bologna fino alle colline, sovrastata solo dagli Asinelli: impagabile se fatta al tramonto. Giunto in cima scoprirai la storia del campanile e delle sue campane, e se sei fortunato potrai anche fare una prova di scampanio.
Torre Prendiparte
Nella città delle torri, non poteva essercene soltanto una visitabile. Un’altra occasione per vedere Bologna dall’alto è infatti salire in cima alla Torre Prendiparte.
Durante la visita – possibile di domenica – dovrai attraversare 12 camere, una per piano, in una vertiginosa salita che lentamente porta alla terrazza panoramica situata a quota 60 metri. Nel Medioevo, la torre rappresentava il baluardo della famiglia Prendiparte: oggi i proprietari l’hanno aperta ai curiosi che ne possano apprezzare l’unicità.
Torre dell’Orologio
Giunti in Piazza Maggiore, precisamente nello storico Palazzo d’Accursio, puoi ammirare la vista dalla Torre dell’Orologio, che da sempre (o quasi) scandisce il tempo nella città.
Salendo l’elegante “scalinata dei cavalli” fino al secondo piano, giungerai alla Torre Accursio (altro appellativo per indicare la Torre dell’Orologio) che ti offrirà un’esperienza indimenticabile: al suo interno potrai osservare da vicino il meccanismo di funzionamento dell’orologio! Un’audioguida ti racconterà aneddoti sulle varie tappe che hanno scandito la storia dell’orologio fino ad oggi.
Cupola della Basilica di San Luca
Una volta raggiunto il Santuario più amato dai bolognesi – magari a piedi, come vuole la tradizione, sotto il lungo portico del Meloncello – non perdere l’occasione di visitare la cupola più alta d’Europa. Salendo la scala a chiocciola arriverai nel sottotetto da dove, a 42 metri di altezza, potrai ammirare i colli bolognesi e il centro di Bologna dall’alto, anche grazie alla presenza di binocoli.
Ferrara
Torre dei Leoni del Castello Estense
Il Castello Estense, simbolo di Ferrara, non è sempre esistito. In origine al suo posto si trovava un’antica torre di avvistamento, inserita nella cinta muraria difensiva della città: la Torre dei Leoni, attorno a cui nel 1385 fu costruito il castello. A pianta quadrata e costruita in mattoni, nel 2012 ha fatto il giro del mondo come simbolo dei danni del sisma.
Oggi risanata e messa in sicurezza, salire sulla torre ti permette di ammirare tutta Ferrara e, se la visibilità è buona, anche il territorio circostante. Per la salita è previsto un supplemento sul biglietto di ingresso al Castello Estense (gratuito con la MyFe Card).
Ravenna
Torre dell’Orologio | Brisighella
Partendo dalla famosa Via degli Asini ti aspetta una ripida scalinata con oltre 300 scalini che porta dritta dritta alla Torre dell’Orologio, tutt’ora funzionante e caratterizzata da un particolare quadrante a 6 ore e dal caratteristico rintocco ogni quarto d’ora. Se la visiterai al momento giusto sentirai i rintocchi suonare sia all’esterno che all’interno.
La fatica per raggiungerla sarà ripagata dalla vista su Brisighella che si estende sotto la torre, davvero mozzafiato. Visite consentite durante i pomeriggi festivi e prefestivi: una volta giunti alla Torre approfittatene per visitare anche la Rocca Manfrediana e il Museo Civico Giuseppe Ugonia.
Forlì-Cesena
Terrazza panoramica della Rocca delle Caminate | Meldola
Sulla sommità della Rocca delle Caminate, a fianco del torrione, sorge un terrazzo panoramico che offre una panoramica a 360° sulle sottostanti valli del Bidente, in direzione di Meldola, e del Rabbi, in direzione Predappio, fino al mare Adriatico e alla riviera romagnola. Le visite sono consentite solo di sabato e di domenica.
Luoghi visitabili saltuariamente
Ferrara
Campanile dell’Abbazia di Pomposa | Codigoro
L’Abbazia di Pomposa, capolavoro di architettura medievale nei pressi del Parco Naturale della Mesola, è uno di quei gioielli nascosti d’Italia. Si dice che fu proprio qui che il monaco Guido d’Arezzo inventò le sette note musicali.
Il campanile dell’Abbazia di Pomposa risale all’anno 1000 e si erge per 48 metri di altezza, il che lo rendeva visibile anche a distanza a pellegrini e viandanti in transito da Venezia a Ravenna.
Caratterizzato da una leggerezza strutturale, grazie alle aperture delle finestre, non è sempre aperto ai visitatori. Per scoprire le prossime aperture, segui l’Associazione Buonincontro che gestisce le visite. Chi l’ha scalato garantisce che la vista sulle valli del vicino Delta del Po è imperdibile!
Ravenna
Torre San Michele | Cervia
La Torre San Michele svetta sul centro storico di Cervia sin dal 1691, quando fu edificata per difendere la città da Turchi e Saraceni. A pianta quadrata e alta 22,5 metri, la torre era un vero e proprio fortino posto a difesa della città e del sale. Oggi ospita l’ufficio informazioni turistiche, e la sala panoramica posta all’ultimo piano è accessibile solo in occasione di esposizioni o particolari iniziative.
Oriolo dei Fichi | Faenza
La Torre Oriolo dei Fichi è ciò che resta dell’antica torre fortificata appartenuta alla famiglia Manfredi nel XV secolo. Al sesto piano di questa torre alta 17 metri, di forma esagonale irregolare, si trova un ampio terrazzo con una torretta dalla quale si gode di una splendida vista che spazia dagli Appennini alla Riviera Romagnola, passando per Faenza, Forlì, Bertinoro e Ravenna. La torre è visitabile tutti i weekend da marzo a novembre.
Forlì- Cesena
Campanile della Abbazia di San Mercuriale | Forlì
Con i suoi 70 metri abbondanti di altezza, quello dell’Abbazia di San Mercuriale a Forlì è uno dei campanili più alti d’Italia. Posto sul lato destro della chiesa, si restringe gradualmente man mano che sale verso la vetta. Al momento della sua costruzione (1178-1180) fu considerato una delle meraviglie più mirabili del Regno d’Italia, diventando così l’archetipo per eccellenza del campanile, che ha ispirato persino gli architetti del Campanile di San Marco a Venezia.
Per poter salire sulla cima della torre – 273 scalini in tutto – dovrai aspettare alcune ricorrenze come Natale, Pasqua, la Festa della Madonna del Fuoco (4 febbraio) e la Festa di San Mercuriale (26 ottobre).
Torre campanaria dell’Orologio | Castrocaro Terme
Nota anche come il “Campanone”, la Torre dell’Orologio di Castrocaro fu costruita sulle rovine di un antica torre di guardia e successivamente convertita alla sua funzione attuale. Per visitarla bisogna aspettare fine aprile, in occasione dei festeggiamenti per la Madonna dei Fiori (prima domenica dopo Pasqua), quando la sua campana di 13 quintali viene azionata manualmente dalla Compagnia dei Campanari.
Rimini
Torre Civica | San Leo
Emblematico esempio dello stile romanico, il campanile-torre di San Leo venne costruito intorno al XII secolo sopra la roccia. Si trova proprio dietro alla Cattedrale di San Leone, ma solo in seguito alla sua costruzione è stato trasformato nel campanile della chiesa.
Dalla sua vetta domina il borgo e la vallata circostante; il paesaggio che si può ammirare dall’alto è davvero suggestivo, ma l’apertura della torre avviene soltanto in occasione di alcune festività ed eventi.
Visto che l’elenco è frutto di una nostra ricerca e può non essere esaustivo, se conosci o hai visitato altri luoghi da dove osservare l’Emilia Romagna dall’alto, ti invitiamo a segnalarceli con un commento (meglio se accompagnato da foto). Grazie!
Autore
Celestina Paglia
Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…
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Celestina Paglia
Grazie per il suggerimento!
Sicuramente la inseriremo (anche se non so ancora se in questo o in un successivo post).
Celestina
pino
Ci andremo senz’altro!!!