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I Musei del Cibo: 9 tappe golose nel parmense

di /// Settembre 4, 2025
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Le sfumature del cibo sono infinite, ma c’è una città in Emilia-Romagna che più di altre ne abbraccia molte, se non tutte.

Gemma nel cuore dell’Italia settentrionale, Parma è famosa non solo per il suo patrimonio artistico e culturale, ma anche per la sua straordinaria tradizione culinaria. Basti pensare che nel 2015 Parma è stata proclamata Città Creativa Unesco per la Gastronomia.

Ma non basta! La città offre ai visitatori un’esperienza unica attraverso i suoi Musei del Cibo, una rete di strutture che svelano la storia, la produzione e l’arte di alcune delle specialità alimentari più famose dell’Emilia-Romagna.

Questi musei sono tappe ideali di un itinerario enogastronomico in quel lembo di Emilia che da sempre è sinonimo di eccellenza e qualità a livello culinario.

Parma, Musei del Cibo | Ph. museidelcibo.it
Parma, Musei del Cibo | Ph. museidelcibo.it

Informazioni di servizio:

  • I Musei del Cibo sono aperti solo il sabato, la domenica e i festivi, nel periodo compreso tra marzo e il primo weekend di dicembre;
  • Se stai pensando di visitare tutti gli 8 musei, ti ricordiamo che è possibile acquistare un biglietto unico al costo di € 12,00 con validità di 1 anno;
  • Ciascuno percorso può essere fatto in autonomia grazie ad audioguide che descrivono la storia e gli itinerari dei singoli prodotti.

I MUSEI DEL CIBO: SCOPRI TUTTE LE INFORMAZIONI

Museo del Parmigiano-Reggiano

Dove: c/o Corte Castellazzi – Via Volta, 5 Soragna (PR)

Il formaggio Parmigiano Reggiano è un’icona della cucina parmigiana, e il Museo del Parmigiano Reggiano, con sede nell’antico caseificio Meli-Lupi a Soragna, offre un’occasione unica per esplorarne la storia e la produzione.

Nel corpo più antico del fabbricato sono esposti oggetti per la trasformazione del prodotto, mentre la parte più recente ospita le sezioni dedicate a stagionatura, commercializzazione e all’impiego gastronomico e alla sua storia.

Attraverso video, esposizioni interattive e degustazioni guidate, i visitatori possono seguire il percorso del latte dalla stalla alla forma di formaggio finita. Un’esperienza sensoriale che permette di scoprire i segreti di uno dei formaggi più pregiati al mondo.

Possibilità di visite guidate, degustazione e laboratori didattici.

Museo del Prosciutto e dei salumi di Parma

Dove: c/o Ex Foro Boario – Via Bocchialini, 7 | Langhirano (PR)

Il profumo avvolgente del prosciutto di Parma accoglie i visitatori al Museo del Prosciutto e dei salumi di Parma a Langhirano, un luogo dove la storia e la tradizione si fondono.

Collocato nella patria d’elezione del Prosciutto di Parma, nell’ex Foro Boario, questo museo offre un’immersione totale nel mondo della produzione del prosciutto, dal processo di salatura alla lenta stagionatura nelle colline circostanti.

I visitatori possono ammirare il processo di produzione e degustare le diverse varietà di prosciutto, oltre a scoprire il territorio in cui nasce, le razze destinate al salume ed avvicinarsi all’arte della norcineria. Il percorso museale si concentra poi sulla produzione agroalimentare e le relative DOP, sulle varie tecniche di lavorazione e infine sull’impiego gastronomico del salume.

Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.

Museo del Salame di Felino

Dove: Via Giosuè Carducci, 11 Felino | Felino (PR)

Situato nel pittoresco borgo di Felino, il Museo del Salame di Felino è un’esperienza imperdibile per coloro che desiderano approfondire la cultura culinaria dell’Emilia-Romagna.

Il museo offre un viaggio affascinante attraverso la storia del salame di Felino, dalle antiche tecniche di produzione alle moderni processi artigianali.

All’ingresso, i visitatori vengono accolti da un profumo avvolgente che anticipa la festa dei sensi che li attende all’interno. Nei locali settecenteschi delle cantine si può conoscere e apprezzare non solo il principe dei salami, la sua storia e la sua produzione, ma anche il territorio e la comunità di cui è espressione.

Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.

Museo del Pomodoro

Dove: c/o Corte di Giarola – Ingresso in Strada Giarola, 11 | Collecchio (PR)

Il Museo dedicato al Pomodoro è ospitato nella Corte di Giarola (Collecchio), già centro di trasformazione agroalimentare d’epoca medioevale, diventato poi sede di un’industria di trasformazione dal 1900 al 1960.

Prodotto di origine americana, il pomodoro trovò terreno fertile in provincia di Parma già a partire dalle seconda metà dell’Ottocento.

L’allestimento dedica spazio alla storia e alla sua diffusione in Europa, allo sviluppo dell’industria di trasformazione a Parma e alle tecnologie produttive, per poi focalizzarsi sul prodotto finito e sul suo imballaggio.

Curiose e interessanti anche le sezioni dedicate al “mondo del pomodoro” con pubblicità, citazioni, dipinti e sculture.

Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.

Museo della Pasta

Dove: c/o Corte di Giarola – Ingresso in Strada Giarola, 11 | Collecchio (PR)

La Corte di Giarola ospita anche il Museo della Pasta, situato accanto al Museo del Pomodoro, che ripercorre la storia dell’alimento protagonista assoluto della dieta mediterranea.

Dal chicco di grano alle prime macchine industriali, dalla preparazione casalinga a un vero e proprio pastificio industriale della prima metà dell’Ottocento, il museo offre una panoramica completa sulla produzione di pasta fresca.

I visitatori possono apprezzare la maestria degli artigiani locali e portare a casa consigli preziosi per replicare queste delizie nella propria cucina, grazie anche a dimostrazioni pratiche e degustazioni.

Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.

Museo del Vino

Dove: c/o Rocca di Sala Baganza – Piazza Gramsci, 1 | Sala Baganza(PR)

Ospitato nelle suggestive cantine dell’antica Rocca di Sala Baganza, il Museo del Vino presenta una vasta gamma di vini locali, fornendo informazioni dettagliate sulle diverse varietà di uve coltivate nelle colline circostanti.

Un percorso espositivo e sensoriale interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura, situato al centro di una zona che vanta una vocazione vitivinicola di lunga data.

Il tour, che si snoda nei sotterranei e nelle ghiacciaie farnesiane, accompagna i visitatori in un viaggio alla scoperta del territorio tra archeologia, cultura contadina, botanica e testimonianze storiche e letterarie. Dopo aver percorso un pergolato di vite, si approda infine alla sala delle botti. Doverosa e consigliata la degustazione nell’enoteca nei sotterranei della Rocca.

Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.

Museo del Culatello di Zibello

Dove: c/o Antica Corte Pallavicina Strada Palazzo Due Torri, 3 | Polesine-Zibello (PR)

Il Museo del Culatello di Zibello è ospitato nel complesso dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine: una location che si staglia in uno scorcio di Bassa dominata dal suono del Grande Fiume Po, là dove la nebbia è un ingrediente essenziale del gusto.

Il percorso museale presenta, uno dopo l’altro, i protagonisti della vicenda del Culatello. Primo fra tutti il territorio, senza il quale tale salume non potrebbe esistere. Interessanti gli approfondimenti sul maiale nero tipico del Parmense, sul suo recupero e sul simbolismo di una creatura talmente legata all’uomo da essere spesso menzionato per evocarne i vizi e le virtù.

Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.

Museo del Fungo di Borgotaro

Dove:
Sede espositiva di Borgo Val di Taro: c/o “Museo delle Mura” – Via Cesare Battisti, 86 | Borgo Val di Taro (PR)
Sede espositiva di Albareto: Via della Repubblica, 16 – Palazzo della Comunalia | Albareto (PR)

Il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro offre un’esperienza unica, immergendo i visitatori nell’affascinante mondo dei funghi e celebrando in particolare uno degli ingredienti più prelibati e iconici della cucina italiana, il fungo porcino.

Il museo è strutturato in due sedi: una a Borgo val Di Taro e l’altra ad Albareto, due degli otto comuni della zona che producono il celebre Fungo Porcino di Borgotaro IGP.

Fotografie, installazioni interattive e video coinvolgenti offrono ai visitatori una visione completa del ciclo di vita di questo delizioso fungo.

L’allestimento dedica spazio all’habitat naturale di questo prodotto del sottobosco, racconta come avviene la sua raccolta e lavorazione e l’uso che se ne fa sulla tavola, con tante ricette gustose da preparare.

Possibilità di visite guidate e laboratori didattici.

Museo del Tartufo di Fragno

Dove: Via Maschi, 2 | Calestano (PR)

Non tutti sanno che tra le prelibatezze del territorio parmense c’è anche il Tartufo Nero di Fragno, che nasce e inebria dei suoi profumi il territorio di Calestano.

In questo borgo del primo Appennino tutto parla di tartufo: qui ogni anno si tiene la Festa del Tartufo Nero di Fragno, e dal 2024 si trova anche l’omonimo museo, dedicato proprio al prodotto d’eccellenza della zona.

Situato all’interno degli storici locali del Municipio, il Museo del Tartufo di Fragno invita i visitatori a scoprirne tutti i segreti attraverso ambienti didattici e interattivi. Da non perdere la sala che ricostruisce il sottobosco, habitat naturale del tartufo, e il touchscreen che riproduce una tavola imbandita.

Per simulare la ricerca del prezioso fungo, spesso lunga e complicata, nel museo troviamo anche alcuni elementi nascosti, da individuare con l’aiuto di una mappa.

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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