Battistero Neoniano, Ravenna | Foto © Andrea Bernabini

È senz’altro il primo dei cinque sensi a venir colpito. Dalle verdi cime dell’Appennino alle spiagge della Romagna, passando attraverso i parchi e le riserve naturali, le escursioni, i laghi e le città d’arte.
Per riempirsi gli occhi di meraviglia, in Emilia Romagna basta un attimo!

Al pari con le bellezze architettoniche e naturali dell’Emilia-Romagna, c’è la cucina: quella della tradizione. L’enogastronomia tradizionale fa parte del patrimonio culturale regionale e sedersi a tavola è di per sé parte integrante di un viaggio che vogliamo sia indimenticabile.
Probabilmente il famoso proverbio “Se vuoi farlo innamorare, prendilo per la gola” nasce proprio qui!

L’Emilia-Romagna conserva gelosamente, oltre alle ricette tradizionali, anche la cultura dell’artigianato, quel fatto a mano che affonda le radici nelle maestranze centenarie, divenuto nel tempo un tassello prezioso dell’identità regionale.
L’artigianato è la pasta all’uovo tirata a mano, il cibo e il vino di cui ogni laboratorio, le botteghe e i consorzi, e arriva ad abbracciare molti altri settori: dalle biciclette alle sartorie, dalla produzione delle ceramiche fino i motori.

Teatro Comunale, Ferrara | Ph. nbisi

La musica classica è tuttora molto seguita e apprezzata anche dalle generazioni dei più giovani ma non è solo per l’Opera che vale la pena trascorrere una serata in uno dei teatri storici dell’Emilia-Romagna.
Ogni provincia è da sempre impegnata a dar spazio a produzioni originali italiane e straniere, a festival tematici e concerti di ogni tipo, contribuendo a creare un bacino di raccolta di influenze artistiche internazionali incredibile.
Su www.emiliaromagnaturismo.it trovate tutti gli eventi.

Il Parco del Carnè | Foto Paolo Montanari

Vi propongo un esperimento. In qualunque angolo dell’Emilia-Romagna siate, tentate di riconoscere gli odori che vi circondano, anche i più sgradevoli raccontano una storia. In campagna parlano del ciclo della vita; in città profumano di storia; sulle vette più alte trasmettono libertà.
Insieme, di concerto, aiutano a riconoscere e apprezzare il fermento e l’energia di questo territorio.