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Dalla Romagna alla Toscana in moto: il passo del Muraglione

di /// Febbraio 17, 2023
Tempo stimato di lettura: 3 minuti

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Per la nostra rubrica dedicata all’Emilia Romagna in moto, oggi vi proponiamo un percorso motoristico in Appennino Romagnolo, fatto di tante curve, verde natura e paesaggi mozzafiato: il passo del Muraglione.

Da buon forlivese quale sono non posso che parlarvi di uno di quei percorsi che fin da bambino mi ha sempre affascinato. Un valico montuoso che unisce la mia Forlì alla bella Firenze, con un percorso che tra tortuose curve e tratti abitati, raggiunge i 100km (Predappio-Firenze).

Se a 8 anni – coi miei genitori in macchina – mi lamentavo della nausea per il sali scendi, illuminato solo dalla luce del mio GameBoy, oggi trovo in sella alla mia Triumph un certo gusto nel ripercorrere queste vie di montagna.

Il punto di partenza rimane certamente Forlì, passando da Castrocaro o da Predappio, scegliendo una delle due vallate, nella comune direzione di Firenze. Il chilometraggio rimane praticamente inalterato quindi a voi la scelta!

PERCORSO A | CASTROCARO E TERRA DEL SOLE

Da questo lato il percorso può apparire un pochettino più lungo, anche se dipende sempre da dove arriviamo (direzione via Emilia nord/sud), ma certamente non trovo un punto di partenza migliore: terme aperte 365 giorni all’anno, buon cibo in ogni stagione e le bellezze medioevali del borgo antico di Terra del Sole. Non credo sia necessario aggiungere altro.

Pochi km sulla SS67 per arrivare a Dovadola, nella valle del fiume Montone, in direzione di Rocca San Casciano, circondata dal verde dei boschi, e amata da ogni forlivese che si rispetti per la sua Festa dei Falò che ogni anno ai primi di aprile tra carri allegorici, colorati costumi e alti fuochi, ripercorre la storia e le origini del borgo.

Ma il viaggio sulla nostra due ruote non può certo terminare qui, e ci dirigiamo km dopo km in strade sempre più curveggianti, verso San Benedetto in Alpe.
Qui, quando il caldo dell’estate non lascia tregua, son solito fermarmi per un bel tuffo nelle fresche acque del fiume. La cascata dell’Acquacheta non tradisce mai le aspettative.

Oramai siamo giunti in Toscana incontrando il Parco delle Foreste Casentinesi. Da qui in meno di 5km si raggiunge Marradi, consigliatissima nel periodo autunnale per fare una bella scorta di castagne.
Solo 10km da San Benedetto e già l’accento delle persone cambia, le “c” spariscono, e in un batter d’occhio arriviamo al mitico Bar Cavallino.

San Godenzo è un’altra tappa d’obbligo in questo mitico viaggio, dove trovare ristoro anche solo per un caffè e uno snack, prima di riprendere il tratto finale.
Ma ormai il più è fatto, il valico superato, da qui si scende verso San Bavello, per poi vedere Dicomano in direzione San Lorenzo.  E il gioco è fatto.

PERCORSO B | PREDAPPIO

Percorso parallelo a quello da Castrocaro è invece quello da Predappio. Risalendo infatti la vallata del Rabbi, possiamo raggiungere il passo del Muraglione ugualmente. La strada provinciale 9 ter, infatti, ci porta in direzione Tontola, famosa in estate per le sue piscine di Tontola Beach.
La strada risale fino a San Zeno e sulla strada dove potrete trovare osterie frequentate da bikers, dove apprendere cosa significhi (veramente) mangiare romagnolo.

Il percorso, con i suoi divertenti curvoni, vi permette di raggiungere senza grossi ostacoli PremilcuoreCastel Dell’Alpe rappresenta la tappa intermedia prima che questo percorso si ricongiunga a quello precedentemente descritto all’altezza di San Godenzo, punto focale del percorso.

Storicamente il percorso è diventato percorribile durante il regno di Leopoldo II, granduca di Toscana. Il passo sale fino a 907 metri sul livello del mare, prendendo il suo nome dal grande muro in pietra costruito nel 1836, che permetteva – e lo fa tuttora – di ripararsi quando soffiano i forti venti tipici di questa zona e del Mugello.

Una MAPPA può sempre fare comodo!

Autore

Arturo Castellini

Curioso esploratore romagnolo, trascorre la sua settimana a pianificare la prossima gita nell’entroterra italiano, alla ricerca della più sincera tradizione

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