Tra poco è San Valentino, l’abbiamo capito. Anche i più distratti si devono rassegnare ai segnali ben poco subliminali di cui sono pieni social network, giornali, televisione, radio, vetrine e manifesti.
Mentre gli animi romantici si stanno preparando a dichiarare amore eterno, o anche semplicemente a trascorrere una piacevole giornata, gli animi cinici stanno attraversando per l’ennesima volta il periodo più snervante dell’anno.
E non si tratta di provare irritazione nei confronti del più becero consumismo occidentale, no. Si tratta di istinto di conservazione, del sacrosanto diritto di dire no ai cioccolatini e sì a un piatto di tortellini, di potersi fare una risata e salvaguardare quel minimo di integrità psicologica che già la realtà di ogni giorno mette a dura prova.
Ecco quindi qualche stratagemma per fronteggiare il temuto giorno dedicato a chi si ama vistosamente.
In gita dove il cellulare non prende
Dover scappare da San Valentino significa inevitabilmente far in modo che non ci sia copertura per navigare su internet da smartphone. L’Emilia Romagna offre, per fortuna, diverse soluzioni, perlopiù dislocate sull’Appennino.
Pianaccio, frazione di Lizzano in Belvedere, nota ai più per aver dato i natali al grande Enzo Biagi, è nascosta tra le vette dell’Appennino bolognese al confine con la provincia di Pistoia.
I motivi per scappare da San Valentino rifugiandosi a Pianaccio non si limitano solo alla scarsa ricezione del 4G: è l’occasione perfetta per ricaricarsi lontano da traffico, smog e caos, per esplorare i borghi e i sentieri avventurosi e farsi venire il giusto appetito per fare tappa in un’antica locanda.

Sulle orme dei Pirati del Delta del Po
I Pirati del Delta del Po, ovviamente, non avevano cellulare e per ricalcare le loro orme è necessario dimenticare di essere nel 2019. Quindi, prima di abbuffarsi di rustida, piadina e patatine in qualche locanda rustica sul lungo fiume, è necessario partire zaino in spalla per esplorare le Saline di Cervia, navigare tra i canneti del Parco Regionale del Delta del Po, esplorare le Valli di Comacchio: astenersi rigorosamente dai viaggi organizzati, perché è un attimo incappare in coppie di innamorati che ammirano l’orizzonte abbracciati. E soprattutto i veri pirati salpano all’avventura (e, dettaglio non da meno, le donne non possono salire a bordo).

Perdersi nel Labirinto
Perché non passare la giornata a vagare in cerca della retta via?
Se siete in cerca di un senso alla vita, le vostre aspettative sono un po’ troppo alte, ma se quello che cercate sono ore di puro divertimento tra muri di siepi e a portata di mano i salumi e la cucina dello chef Spigaroli, la risposta è il Labirinto di Franco Maria Ricci.
Il cellulare è da usare solo in caso di smarrimento, ma anche i selfie sono concessi.
Si trova a Fontanellato, a pochi chilometri da Parma, e il biglietto d’ingresso dà inoltre diritto a una full immersion nelle collezioni d’arte e bibliofile custodite al centro del labirinto.

Pronti? Dai che sono solo 24 ore. Fino all’anno prossimo.
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