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Smarrirsi e ritrovarsi: Labirinti in Emilia Romagna

di /// Maggio 5, 2022
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Avete mai pensato di poter vivere un’imprevedibile avventura a pochi passi da casa? In Emilia Romagna sono 3 i labirinti che offrono ai loro visitatori un’esperienza unica: quella di smarrirsi e ritrovarsi all’interno di un dedalo (s)conosciuto.

Il labirinto è una costruzione che ha sempre affascinato l’uomo e che ritroviamo più volte nel corso della storia, partendo dal mito del Minotauro fino ai giardini rinascimentali. In epoca più recente, da Shining al Labirinto del Fauno (per citare solo alcuni tra i più celebri), sono molte le pellicole cinematografiche che attribuiscono al labirinto un ruolo fondamentale all’interno della loro trama.

Se volete provare a capire cosa si provare a “perdere la bussola” per un giorno, ecco 3 labirinti in Emilia Romagna dove potrete lasciarvi andare all’adrenalina dell’ignoto.

Labirinto della Masone | Fontanellato (PR)

“Sognai per la prima volta di costruire un labirinto circa trent’anni fa, nel periodo in cui, a più riprese, ebbi ospite, nella mia casa di campagna vicino a Parma, un amico, oltreché collaboratore importantissimo della casa editrice che avevo fondato: lo scrittore argentino Jorge Luis Borges.

Il Labirinto, si sa, era da sempre uno dei suoi temi preferiti (…) Credo che guardandolo, e parlando con lui degli strani percorsi degli uomini, si sia formato il primo embrione del progetto che finalmente, nel giugno del 2015, ho aperto al pubblico.

Com’è noto, quando fece costruire il suo Labirinto, che era una prigione, Minosse nutriva intenzioni cupe e crudeli; io immaginai un equivalente addolcito, che fosse anche un giardino, dove la gente potesse passeggiare, smarrendosi di tanto in tanto, ma senza pericolo”.

Ecco come Franco Maria Ricci racconta la nascita del suo Labirinto della Masone, che sorge a Fontanellato, a pochi minuti di auto da Parma. Un grande labirinto composto interamente da piante di bambù (in totale circa 200.000) alte da 30 cm a 15 m, a creare un percorso di oltre 3 km.

Nel concepire il disegno del dedalo, Ricci si è ispirato ai mosaici delle ville e delle terme romane. L’architettura degli edifici prende invece spunto, in accordo con l’architetto parmigiano Pier Carlo Bontempi che li ha realizzati, dai grandi architetti del periodo della Rivoluzione Francese.

All’interno degli edifici, disposta su 5000 mq è custodita la collezione d’arte di Ricci, che riflette il suo gusto personale e attraversa 5 secoli di Storia, con opere che vanno dal Cinquecento al Novecento, disposte non nell’ordine scientifico che avrebbe un Museo, ma piuttosto procedendo per associazioni e parallelismi.

“Quando nacque, il progetto aveva un carattere abbastanza personale. Sulle terre che avevano nutrito, e un po’ anche arricchito, la mia famiglia, volevo lasciare una traccia di me.
Col passare del tempo quell’idea primitiva si è in gran parte trasformata. (…) Ormai vedo il Labirinto soprattutto come un modo di restituire a un lembo di Pianura Padana (…) una parte almeno del molto che mi ha dato. Accanto al Labirinto è sorto un Museo (l’intera collezione di opere d’arte che ho raccolto in 50 anni), una Biblioteca (con le mie collezioni bibliofile e tutti i libri che ho pubblicato in 50 anni), spazi per mostre temporanee, un Archivio, e strutture turistiche”.

Tutte le informazioni su labirintodifrancomariaricci.it:
Aperture e orari | Biglietti | Come arrivare

Labirinto Dedalo | Savio (RA)

Labirinto Dedalo si trova a Savio di Ravenna, a pochi minuti dalla riviera ravennate e nella cornice del Parco Regionale Delta del Po.

Nasce da un semplice campo mais, per offrire ai suoi visitatori un’evasione temporanea dal mondo moderno: un modo riavvicinarsi alla terra e allo stesso tempo confrontarsi con un gioco in grado di mettere in campo emozioni diverse, dalla sfida con se stessi alla ricerca di convivialità.

La piantagione ha un’estensione di circa 8 ettari, per un percorso netto a piedi di circa 3,5 km e uno sviluppo complessivo di stradelli che va dai 7 ai 10 km.
Per i più piccoli è presente anche un labirinto “baby”, mentre per rifocillarsi e divertirsi prima o dopo l’avventura sono presenti alcune aree picnic e un adiacente centro ippico.

Tutte le informazioni su labirintodedalo.it:
Orari e Biglietti | Come arrivare | Servizi
In caso di maltempo può essere prevista una chiusura giornaliera.
Si consiglia di contattare la struttura (345 5854746 – info@labirintodedalo.it) per verificare le disponibilità.

Labirinto Effimero | Alfonsine (RA)

Ad Alfonsine, nell’entroterra a nord di Ravenna, presso un’azienda locale di floricoltura dal 2007 sorge un labirinto di mais ricavato in un grande spazio all’interno della proprietà. Si tratta del primo “labirinto dinamico” del mondo, a cui dal 2019 si è affiancato il primo “labirinto effimero sospeso”, il cui percorso è realizzato unicamente con materiale di recupero e biodegradabile.

Non un labirinto classico, insomma, ma un’installazione che gioca sulla sonorità e la trasparenza, in una totale fusione fra terra e cielo. Un progetto rivolto soprattutto ai giovani, con l’intento di sensibilizzare i ragazzi al contatto con la natura e con la propria interiorità.

Il labirinto è aperto da metà giugno a metà settembre e sono presenti aree per picnic e grigliate (su prenotazione: 3358335233).

Tutte le informazioni su galassicarlo.com/labirinto:
Orari | Tariffe | Come arrivare

Autore

Elisa Mazzini

Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.

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Questo articolo ha un commento

  • Mario Mariottoni

    Stupendo! Sono stato per un paio d’anni a vivere nella regione della Emilia Romagna ma purtroppo non ho avuto l’opportunità di conscere personalmente i labirinti.Non erano ancora stati costruiti.

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