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Fanano, tradizioni e sport tra i panorami d’Appennino

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Incastonato nello splendido paesaggio dell’Alto Appennino Modenese, tra i monti Cimone, Libro Aperto e Spigolino, Fanano è un piccolo borgo ricco di storia.
Bandiera arancione del Touring Club Italiano dal 2001, Fanano è il luogo di soggiorno ideale per chi ama la natura e le attività all’aria aperta.

Cenni storici

L’origine del borgo di Fanano risale all’VIII secolo, quando Anselmo, duca del Friuli fattosi monaco, fondò sul territorio – a quel tempo zona di confine tra i Longobardi e i Bizantini – un monastero benedettino che svolgeva la duplice funzione di diffondere il Cristianesimo e difenderne i confini.

Il nucleo antico del borgo conserva ancora l’impianto medievale a schema radiale, il cui centro è costituito dall’accogliente Piazza Corsini con la sua imponente fontana, e si contraddistingue per la presenza di numerosi edifici di carattere civile e religioso del periodo romanico e rinascimentale, come Palazzo Lardi e la Pieve di San Silvestro.

All’inizio del Duecento Fanano con tutto il territorio del Frignano cadde sotto il dominio dei Modenesi e in seguito dei Bolognesi, che lo governarono fino alla metà del XIV secolo, quando divenne parte dei possedimenti Estensi.

Nel periodo rinascimentale il borgo visse un periodo di notevole sviluppo, con la costruzione della torre civica dell’Orologio (ancora oggi caricato a mano come un tempo) e altri palazzi signorili, sviluppo durò fino alla fine del Settecento, quando la costruzione della Via Vandelli deviò buona parte dei flussi commerciali lontano dal borgo, costringendo parte dei cittadini ad emigrare in cerca di fortuna verso altri territori.

Cosa vedere

Denominata anche “città della pietra”, Fanano è nota per la lavorazione della pietra arenaria locale da parte dei “picchiarini”, i maestri scalpellini locali; da questa tradizione millenaria è nato il Simposio Internazionale di Scultura su Pietra, una rassegna biennale iniziata nel 1983 che si svolge nel mese di maggio.

Negli anni sono state prodotte da artisti di tutto il mondo più di 250 sculture, oggi collocate nel borgo e nel territorio circostante come arredo urbano (sui muri, come fontane, come bassorilievi sulle facciate delle case), a costituire il Parco Museo di Scultura su Pietra, uno dei rari esempi di collezione pubblica permanente di scultura contemporanea presente oggi in Italia.

 

Appena fuori da Fanano (5 km), nella frazione di Trignano si trova invece il Centro Tematico dei Monti della Riva, nato per preservare la memoria territoriale legata alla Linea Gotica dei Monti della Riva, all’emigrazione attraverso la figura di Felice Pedroni e alla vita quotidiana di un tempo.

Cosa fare

Fanano è luogo di accesso privilegiato a numerose attività sportive: a piedi, in mountain bike o a cavallo nei mesi estivi, sulle ciaspole, gli sci o lo snowboard in inverno.

Il borgo sorge a pochi km dal comprensorio sciistico del monte Cimone che, con 50 km di piste tutte collegate tra loro e accessibili con un unico skipass elettronico, costituisce la più grande stazione invernale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Il comprensorio offre tracciati per tutti i gusti: da quelli lunghi e impegnativi con oltre 600 metri di dislivello per gli sciatori esperti, a piste più corte e facili per grandi e piccini che si approcciano per le prime volte a questi sport. Gli impianti sono aperti generalmente dai primi giorni di dicembre fino alla fine di marzo.

Quando la neve si scioglie il territorio svela invece una ricca rete di sentieri, per trascorrere giornate immersi nel verde tra panorami mozzafiato, storiche borgate e antiche chiese.

Nel borgo sono presenti anche un palaghiaccio (uno dei più importanti in regione), una piscina, il maneggio e campi per sport di ogni genere, dal tennis fino all’originale lancio del ruzzolone; chi invece preferisce un po’ di ozio può godersi qualche ora di relax nel locale centro benessere.

Gli appassionati possano anche dedicarsi alla pesca nei laghetti e lungo il torrente Leo, affluente del fiume Panaro, tra trote fario e altri pesci autoctoni. Nel Leo esiste una zona di 5 km regolamentata per la pesca turistica, di cui un tratto dedicato esclusivamente alla pesca no-kill.

Tra le escursioni da non perdere consigliamo una visita a due panoramici laghi che sorgono sul vicino crinale: il Lago Pratignano, identificato come la maggior torbiera di alta quota del Nord Italia, e il Lago Scaffaiolo, dall’origine ancora misteriosa, sulle cui sponde sorge il Rifugio Duca degli Abruzzi.

Facilmente raggiungibile con una breve passeggiata è anche la Cascata del Doccione che, con la sua altezza di 120 metri di cui 24 di salto verticale, è la meta ideale per immergersi nella natura.

Altra vicina località ricca di fascino è Le Caselle, un antico borgo divenuto fantasma per colpa di una frana che nel 1953 costrinse gli abitanti ad una frettolosa evacuazione; tutt’oggi è possibile ammirare le case in rovina, tra le quali la vegetazione lentamente ha preso il sopravvento.

Eventi

Tra gli eventi in programma:

  • la Processione del Venerdì Santo, una tradizione ultra secolare (è una delle manifestazioni più antiche di tutto l’Appennino Modenese) che si rinnova ogni 3 anni, con il centro storico del paese abbellito col bosso e le iniziative delle antiche confraternite fananesi;
  • la Festa del Mirtillo nella seconda metà di agosto, con menù a tema tutto al mirtillo nei ristoranti del centro storico e delle frazioni;
  • Ste Sroden (traduzione dialettale di Quest’Autunno) a metà ottobre, che celebra i sapori d’autunno tra gastronomia, tradizione e artigianato;
  • il Presepe Vivente durante il periodo di Natale, che ogni due anni riporta le strade ed i borghi di Fanano indietro nel tempo, ricreando ambienti e mestieri antichi.
Fanano | Ph.RobertoLeoni via VisitFanano

Fanano | Ph.RobertoLeoni via VisitFanano

Enogastronomia

La tradizione gastronomica di Fanano è costituita dai piatti tipici della cucina montanara: tortelloni ripieni di ricotta ed erbette, gnocco fritto e crescentine (conosciute dai “forestieri” come tigelle), fino ai meno conosciuti borlenghi.
Ma tra i prodotti locali troviamo anche i frutti della montagna come i mirtilli, le fragoline, i lamponi, e ancora: funghi, miele e confetture, liquori, conserve, pane e farina di farro; tutto all’insegna del biologico e del km0.

Personaggi illustri

Felice Pedroni, per gli amici “Felix Pedro”, fu un famoso cercatore d’oro italiano in Alaska e fondatore nel 1904 della città di Fairbanks, con cui Fanano è gemellata dal 2002.

Cammini

Attraversa il borgo di Fanano la storica Via Romea Nonantolana (che in questo tratto coincide con la Via Romea Strata-Longobarda), importante via alto-medievale percorsa dai pellegrini che, passando per Fanano e il valico della Croce Arcana, si mettevano in cammino dal Nordest europeo per raggiungere Roma.

Per maggiori informazioni: fanano.it – info@fanano.eu
L’Ufficio Turistico di Fanano è presente anche su Facebook (pagina da cui sono tratte le immagini qui pubblicate – Ph. Roberto Leoni) e su Instagram.


La rubrica [Emilia Romagna Borghi] è realizzata basandosi sulle adesioni dei borghi alle Associazioni: Borghi più belli d’ItaliaBandiere Arancioni del Touring ClubBorghi autentici d’Italia.

Autore

Elisa Mazzini

Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.

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