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Sestola: il castello sotto la montagna

di /// Ottobre 12, 2022
Tempo stimato di lettura: 10 minuti

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“Chi ama la natura, le passeggiate nel verde ed i paesaggi non potrà non innamorarsi di Sestola, borgo dell’Appennino che sorge a circa mille metri di altezza”

Sestola

Sestola – Foto Comune di Sestola

Situata all’interno del Parco del Frignano, in posizione strategica sul confine tra Toscana ed Emilia Romagna, la piccola cittadina di Sestola sorge alle pendici del Monte Cimone su uno sperone di roccia dominato dall’antico Castello.
Rinomata per essere una delle migliori stazioni sciistiche dell’Appennino, il piccolo borgo è anche una meta perfetta per gli amanti della natura, della Mountain Bike e per gli escursionisti di tutte le età: la varietà e bellezza del suo territorio naturale infatti può essere visitato e vissuto durante tutte le fasi dell’anno.

CENNI STORICI

Il borgo di Sestola ha origini molto antiche tanto che il suo nome deriverebbe da Sextus, antico generale romano a cui fu affidata la custodia di tutta quest’area montana.
Antichi Romani o meno, le prime testimonianze scritte sull’abitato di Sestola risalgono al 753 D.C., anno in cui il Re Longobardo Astolfo faceva dono dell’allora Castrum Sextulae ai territori adiacenti l’Abbazia di Nonantola. Intorno al XIV secolo il comune di Sestola aderì alla Signoria degli Estensi, divenendo capitale della provincia del Frignano e mettendo fine ad un lungo periodo di lotte tra le città di Bologna e Modena, che se ne contendevano il controllo. Al tempo infatti, Sestola era una fortezza collocata a guardia del confine appenninico tosco-emiliano con un grande importanza in termini sia difensivi che di controllo dei traffici commerciali con Roma ed il Sud della penisola.
Il suo straordinario territorio montano e la varietà dei rilievi ne fanno all’inizio del secolo scorso luogo privilegiato per le escursioni del neonato Club Alpino Italiano, processo che trasformerà la piccola cittadina in base di partenza per le numerose escursioni sul Monte Cimone, il rilievo montuoso più alto dell’arco appenninico tosco-emiliano.
La bellissima natura, unita alle dolci pendenze dei passi in quota ne determinarono anche la progressiva trasformazione in stazione sciistica, cose che la rende ancora oggi, una delle migliori e più attrezzate località di sport invernali di tutto l’Appennino italiano.

COSA VEDERE

Sestola

Lago della Ninfa – Foto Roberto Ferrari

Il territorio di Sestola si estende dai 321 m. del Fondovalle Scoltenna ai 2165 m. del Monte Cimone, con una diversa strutturazione ambientale secondo l’altitudine e con una natura diversificata. Quel che consigliamo è quindi di affrontare la visita al territorio all’insegna della natura e dei bellissimi panorami che queste alture regalano.

Ad esempio la Zona a Valle del paese è quella con più alta presenza di castagni, cerri e querce e vi si coltiva vite, grano ed altri cereali. Ubicata principalmente nella valle del rio Vesale è divisa fra le frazioni di Sestola. E’ la zona più interessante dal punto di vista storico e quella che sotto l’aspetto ambientalmente ha subito minime trasformazioni, essendo sempre stata coltivata e lavorata dalle popolazioni locali. Era attraversata dalla più antica strada di comunicazione fra Modena e la Toscana, dal rifatto ponte di Val di Sasso a Trentino di Fanano, da dove sale al Passo della Croce Arcana sul crinale.

La Zona a Monte invece, attraverso gli insediamenti turistici di Pian del Falco e Passo del Lupo, culmina nella vetta del Cimone, importante stazione della flora appenninica. Sede naturale per la pratica degli sport invernali, in estate è il regno del faggio, delle abetaie e dei pascoli di alta quota. E’ la zona, disabitata fino a qualche secolo fa, che ha subito le maggiori trasformazioni ambientali: le secolari faggete furono infatti abbattute per far posto prima ai pascoli e poi per alimentare l’industria del carbone. Oggi la zona a monte di Sestola comprende il Lago della Ninfa, suggestivo ed incantevole laghetto posto ad una quota di 1.503 metri e un ottimo punto di partenza per svariate passeggiate ed escursioni nei dintorni. Da segnalare inoltre, in prossimità del lago il Giardino Esperia, oasi ecologico-didattica d’importanza nazionale sulla flora appenninica spontanea e quella alpina introdotta, gestito dal C.A.I. di Modena e visitabile da maggio a settembre.

Da non perdere poi una visita all’antica Castello di Sestola, antica fortezza che nel tempo ha ospitato anche un carcere, un osservatorio metereologico fino ad ospitare oggi il Museo della Civiltà Montanara ed il Museo degli Strumenti Musicali Meccanici. Segnaliamo inoltre che  in due salette usate fino al secondo dopoguerra come cucine, sono esposti documenti, fotografie, abiti e oggetti di scena appartenuti alla soprano sestolese Teresina Burchi Reiter.

COSA FARE

Sestola

Cimone Bike Park – Foto Comune di Sestola

PRIMAVERA 
Le passeggiate sul Monte Cimone, il buon cibo, gli sport estivi di montagna, le aree attrezzate per le bici ed il DownHill; se cercate attività da fare in primavera a Sestola avete solamente l’imbarazzo della scelta.

ESTATE
Passare un weekend oppure parte delle proprie vacanze estive a Sestola significa godere di serate fresche e ventilate, di giornate in riva al lago e di tramonti tra le montagne, rimanendo non troppo lontani dalle città di Modena, Firenze e Bologna.

AUTUNNO
L’autunno è la stagione dei colori del foliage, del fresco che permette le escursioni più lunghe e faticose e, se siete fortunati, della prima neve di stagione.

INVERNO
Sestola è la regina delle località di montagna dell’Appennino, con i suoi più di 50 km di piste da sci perfettamente innevate, anche da molti cannoni artificiali, permette infatti di godere di giornate sugli sci in qualsiasi condizione atmosferica.

Sestola

CimoneSci

EVENTI

Importanti eventi ricorrenti del paese sono i Giochi di Cioccolata e Croccante, il secondo week-end di Ottobre, sagra dedicata interamente al cioccolato con espositori cioccolatieri provenienti da tutta Italia; da segnalare inoltre la Festa/Rievocazione medievale al Castello di Sestola, che si svolge nel primo fine settimana di settembre presso la Fortezza.

GASTRONOMIA

Sestola

Castello di Sestola – Foto di Massimiliano Marsiglietti

Dalle crescentine ai borlenghi, dal croccante ai ciacci, passando per prodotti tipici come funghi, castagne e formaggi: l’Appennino Modenese propone un repertorio di sapori assolutamente da scoprire. La tradizione gastronomica montanara è unica nel fondere ricette senza tempo con le più moderne tendenze in fatto di cucina.

Tra i tanti prodotti della cucina segnaliamo la tradizionale “crescentina”, che in montagna è diversa che in città, specialità per eccellenza da molti conosciuta come “Tigella”, dal nome dello strumento utilizzato anticamente per cuocerla, condita con lardo e Parmigiano Reggiano prodotto direttamente dai caseifici locali.

CAMMINI

Per tutti coloro che sono appassionati di escursionismo segnaliamo che il vicino borgo di Fanano è attraversato dagli itinerari dalle due vie Romee dell’Emilia Romagna: la Via Romea Nonantolana e la Via Romea Strata o Longobarda.

PERSONAGGI FAMOSI

Sono due i principali personaggi nati a Sestola che nella loro vista sono saliti agli onori delle cronache.
Come detto più sopra si tratta del soprano sestolese Teresina Burchi Reiter, famosa ed applaudita interprete di Wagner del primo novecento e di Ida Galli, attrice cinematografica che nella sua carriera ha lavorato con registi del calibro di Fellini, Visconti affermandosi poi anche nel cinema di genere italiano degli anni ’70.

COME RAGGIUNGERE SESTOLA

AUTO
Autostrada A1 – Uscita Modena Sud – seguire per Cimone lungo la S.P. 623 attraversando i paesi di Spilamberto e Vignola. In quest’ultima cittadina svoltare a destra prendendo la S.P. 4 e proseguire attraversando Marano sul Panaro e Casona di Marano fino a Fanano. Immettersi nella S.P. 324 e seguire per Sestola.

AUTOBUS
Linea SETA Modena – Vignola – Sestola

AEREO
Aeroporto BLQ di Bologna

La rubrica [Emilia Romagna Borghi] è realizzata basandosi sulle adesioni dei Borghi alle Associazioni: Borghi più belli d’Italia, Bandiere Arancioni, Borghi autentici d’Italia.

Autore

Walter Manni

Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web

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