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[Parlami di tER] Bologna vista da qui

di /// Settembre 16, 2021
Tempo stimato di lettura: 2 minuti

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Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da persone che son natie, vivono o semplicemente si sono innamorate di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.
Se anche tu vuoi raccontare l’Emilia-Romagna che si vede dalla tua finestra sei benvenuto. Basta una mail a inemiliaromagna@aptservizi.com o un commento qui sotto!


Bologna mi manca quando non ci sono.

Da piccola, di ritorno in macchina da qualche viaggio per l’Europa con i miei genitori, io e mio fratello giocavamo a chi per primo avvistava San Luca, il santuario che domina la città dall’alto, dai colli.

Intravederlo da lontano mi emozionava. Tutto arancione e illuminato, in mezzo a distese di verde che abbracciano la città. Eri arrivata a casa.

Bologna è la città che non cambierei mai con nessun’altra.

Portici, tetti, piazze, chiese, sanpietrini, maragli, cartole, passanti e mercanti, lucciole, cantanti, scrittori e (ancora pochi) cittadini del mondo.

Bologna è una città che accoglie e non ti invade. Una volta ho sentito dire da un noto personaggio che abitava qui, che Bologna è una città talmente snob che se sei famoso è perfetta per viverci. Qui la fiducia bisogna guadagnarsela, eccome, a maggior ragione se sei ricco e famoso!

Bologna, per me, è il quartiere.

Quello dove nasci e cresci, quello delle prime sbucciature sulle ginocchia e delle faide tra i maschi e le femmine della scuola, il pomeriggio, nel parco sotto casa. Quello che lasci quando ti sei stancato del solito giro, della balotta che, per definizione, è sempre uguale a se stessa. Quello che tutte le volte che ci ritorni è come il profumo del ragù che senti dalle scale prima di entrare a casa della nonna. Quello che è sempre uguale. Quello che sa di te.

Bologna non è solo una città incastrata tra la bassa pianura padana e l’Appennino tosco-emiliano.
A Bologna ci sono i colli. E noi ce la tiriamo tantissimo per questo!

“Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po’ molli
col seno sul piano padano ed il culo sui colli…”

I colli, oltre a essere a un tiro di schioppo dalla città, sono perfetti per ogni stagione e generazione. Freschi d’estate, innevati d’inverno, intimi di sera e discreti di giorno. Io, poi, con loro ho un legame particolare. E’ lì che ritrovo me stessa, quando guardo dall’alto la mia città, tra l’erba fresca delle colline e il tepore del sole, mi auguro che possa diventare quello a cui aspira, senza nostalgia per il passato e tutta protesa verso quello che verrà.

Bologna per me è così.

400mila abitanti di provincia che giocano a fare i grandi e, a volte, ci riescono.


Letizia Melchiorre, bolognese, classe 1984, quello di Orwell per intenderci. Sospesa tra la sociologia e la comunicazione, annuso i profumi che arrivano dal web con curiosità e ironia. Su Twitter mi trovate come @letizia_m_

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