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[Parlami di tER] Il turismo industriale a Bologna

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 2 minuti

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Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da persone che son natie, vivono o semplicemente si sono innamorate di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.
Se anche tu vuoi raccontare l’Emilia-Romagna che si vede dalla tua finestra sei benvenuto.
Basta una mail a inemiliaromagna@aptservizi.com o un commento qui sotto!




Avete mai passeggiato la mattina presto sulle rive del Navile, dato uno sguardo alle rovine delle vecchie manifatture che un tempo affollavano le sue rive, visitato il Museo del Patrimonio Industriale che conserva la storia della seta bolognese?!

Il canale è uno dei simboli di Bologna, al quale la città deve la sua grandezza, creato per deviare le acque fin dentro il suo cuore manifatturiero e dare energia a concerie e opifici. Venne poi la seconda rivoluzione industriale e l’acqua cedette il posto ai combustibili fossili, le manifatture ai complessi industriali. Poi la crisi, la fine degli aiuti di stato, la globalizzazione.

Oggi è possibile visitare un parco archeologico post-industriale a cielo aperto se si percorre via Ferrarese, dove un tempo passava la tranvia Bologna-Malalbergo.

Storie di straordinaria de-industrializzazione.

Un paesaggio poetico per chi ne sa cogliere le sfumature e riesumare la storia.

E’ ciò che hanno deciso di fare Free Walking Tour Bologna e Save Industrial Heritage, raccontando attraverso vie d’acqua e fabbriche dismesse la storia manifatturiera e industriale della città.

  • Bologna, Bologna e il Navile, ph.Jacopo Ibello, Save Industrial Heritage
  • Bologna, scorci della Bolognina, ph.Jacopo Ibello, Save Industrial Heritage
  • Museo del Patrimonio Industriale
  • Bologna, lungo il Navile, ph.Jacopo Ibello, Save Industrial Heritage
  • Bologna, scorci in Bolognina, ph.Jacopo Ibello, Save Industrial Heritage
  • Bologna, scorci sul Navile, ph.Jacopo Ibello, Save Industrial Heritage
  • Bologna, Museo della Memoria di Ustica – Veduta di allestimento : Installation di Christian Boltanski, ph. Sandro Capati
  • Bologna, Bologna post-industriale, ph.Jacopo Ibello, Save Industrial Heritage


Dopo la visita alla Chiusa di Casalecchio lo scorso luglio, questo settembre passeggeremo lungo il Canale Navile per un itinerario tra Bologna e l’Adriatico, alla scoperta di chiuse, sostegni e storie di uomini di fiume (la tappa al Museo del Patrimonio Industriale è dovuta) ma non solo.

Perché poseremo lo sguardo anche sulla Bologna post-industriale: seguendo l’ex tranvia Bologna-Malalbergo, partendo dal Dopo Lavoro Ferroviario, passeremo in rassegna alcuni gioielli dell’industrializzazione bolognese: le ex Officine Minganti, Casaralta, e, infine, l’imponente scheletro dell’ex Manifattura Tabacchi. Molti di queste ex industrie sono oggi oggetto di ambiziosi progetti di riqualificazione ma anche terreno di scontro tra le varie parti sociali presenti sul territorio. Per non dimenticare – appunto – il Museo per la Memoria di Ustica al Parco della Zucca.

I prossimi appuntamenti


 

La partecipazione alle passeggiate è possibile previa prenotazione.





Walking Industrial Heritage è il nuovo progetto di sviluppo di itinerari sul patrimonio industriale bolognese di Free Walking Tour Bologna e Save Industrial Heritage, volta alla sensibilizzazione e promozione dell’industria e manifattura nostrana come potenziale area di interesse turistico.

Il Free Walking Tour rappresenta un modello di promozione turistica basato sull’economia del dono: non esiste un prezzo fisso di partecipazione ma le persone sono libere di corrispondere quanto desiderano, in base alla propria soddisfazione o alle proprie risorse. Il Free Walking Tour da la possibilità ogni giorno a centinaia di persone di poter accedere liberamente alla cultura.

Autore

Facciamo parte di Free Walking Tour Bologna, un’associazione parte della rete Free Walking Tour Italia, nata nel 2017, che raggruppa più di 22 realtà italiane tra guide turistiche indipendenti, associazioni e tour operator, impegnate nella diffusione di modelli alternativi di offerta e promozione turistica.

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