Nulla più dei luoghi di culto sparsi per tutta la Penisola sa raccontare i passaggi storici, artistici e culturali che l’Italia ha conosciuto negli ultimi duemila anni. Attorno a questi edifici si è svolta gran parte della vita sociale, economica e politica delle comunità, grazie a ingenti risorse che ne hanno permesso la costruzione.
In essi hanno operato i più grandi artisti e artigiani del tempo, lavorando alle architetture, alle facciate e alle decorazioni, realizzando capolavori che ancora oggi possiamo ammirare percorrendo le navate.
L’Emilia-Romagna conserva nelle sue città d’arte e nel suo territorio magnifici edifici religiosi, alcuni dei quali rappresentano autentici gioielli del patrimonio artistico italiano ed europeo.
Che siate religiosi o meno, poco importa: mettete da parte le vostre credenze e lasciatevi guidare in questo viaggio alla scoperta delle più belle basiliche e cattedrali della nostra regione.
Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Giustina
Luogo: Piacenza
Anno: XI – XII secolo d.C.
Stile architettonico: arte romanica
Curiosità: all’interno della cattedrale è possibile salire fino a 40 metri di altezza per ammirare da vicino lo straordinario ciclo di affreschi realizzato dal Guercino tra il 1626 e il 1627

Costruito all’epoca dei grandi cantieri medievali, come quelli delle cattedrali di Parma e Modena, il Duomo di Piacenza rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura romanica italiana.
Qui l’austerità duecentesca si fonde armoniosamente con lo splendore barocco della decorazione pittorica, che nella cupola affrescata dal Guercino raggiunge il suo apice espressivo.
Basilica di San Colombano
Luogo: Bobbio (Piacenza)
Anno: XI – XVI secolo d.C.
Stile architettonico: arte romanica/gotica
Curiosità: nel Medioevo fu tappa fondamentale per tutti i pellegrini che lungo la via Francingena si dirigevano a Roma

“Terribilis est locus iste” (questo luogo incute timore reverenziale) è ciò che si legge varcando la soglia della basilica di San Colombano. Un’iscrizione che invita al rispetto di questo spazio sacro, costruito nel 1456 sopra una chiesa preesistente e sorto attorno a uno dei più importanti centri monastici dell’epoca.
L’edificio è strettamente legato all’adiacente abbazia fondata nel 614 d.C. da Colombano, monaco irlandese tra i principali artefici dell’evangelizzazione dell’Europa altomedievale.
Santuario della Beata Vergine della Ghiara
Luogo: Reggio nell’Emilia
Anno: XVI secolo d.C.
Stile architettonico: arte rinascimentale
Curiosità: la chiesa fu costruita grazie alle offerte dei fedeli a seguito di un evento miracoloso legato a un’immagine della Vergine che, secondo la tradizione, si trovava nella zona

Profondamente legato alla comunità di Reggio Emilia, il santuario si erge al centro della città, in una zona detta della Ghiara (o Giarra), dal terreno ghiaioso che la caratterizzava.
Progettato dal ferrarese Alessandro Balbo a partire dal 1597, rappresenta una sintesi perfetta della produzione artistica del capoluogo tra Rinascimento e Barocco, soprattutto negli interni, dove è conservata integra la più grande pittura d’arte del primo seicento emiliano.
Cattedrale di San Donnino
Luogo: Fidenza (Parma)
Anno: XII secolo d.C.
Stile architettonico: arte romanica
Curiosità: nel Medioevo fu una tappa fondamentale per tutti i pellegrini che lungo la via Francingena si dirigevano a Roma

Definita “superba” dal grande storico medievista Jacques Le Goff, la cattedrale di Fidenza vanta una storia millenaria legata al culto di San Donnino, martire del III secolo durante le persecuzioni dell’imperatore Massimiano.
Essenziale nelle sue forme basilicali ma straordinaria nella ricchezza scultorea, è considerata uno dei capolavori dell’architettura romanica padana grazie all’intervento della bottega di Benedetto Antelami, tra i più grandi scultori del Medioevo europeo.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Luogo: Parma
Anno: XI-XII secolo d.C.
Stile architettonico: arte romanica
Curiosità: si narra che Tiziano, di passaggio a Parma, di fronte alla cupola affrescata da Correggio rimase talmente colpito da pronunciare: “Rovesciatela, empitela d’oro, né ancora sarà pagata a dovere”

Insieme al suo battistero, il duomo di Parma rappresenta dal XII secolo uno straordinario crocevia di arte, storia e spiritualità, testimonianza tra le più alte del patrimonio artistico italiano.
Un complesso architettonico unico, capace di fondere l’austerità della scultura romanica di Benedetto Antelami con la magnificenza rinascimentale degli affreschi del Correggio nella cupola.
Chiesa di San Silvestro
Luogo: Nonantola (Modena)
Anno: XII secolo d.C.
Stile architettonico: arte romanica
Curiosità: la cripta, composta da una “selva” di 64 colonnine, è la più estesa tra quelle delle chiese romaniche europee

Costruito nell’XI secolo sui resti di una chiesa preesistente, l’edificio dalle forme romanico-lombarde è parte integrante dell’abbazia di San Silvestro, fondata dal duca longobardo Astolfo nella metà dell’VIII secolo.
Nel corso della sua storia millenaria, il complesso ha accolto papi e imperatori, ma è stato soprattutto dimora delle comunità monastiche che hanno animato questa terra della bassa modenese.
Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo e San Geminiano (Modena)
Luogo: Modena
Anno: XI – XIV secolo d.C.
Stile architettonico: arte romanica
Curiosità: nel bassorilievo della “Porta della Pescheria” secondo alcuni si troverebbero raffigurate le vicende di Re Artù, il che – se fosse vero – costituirebbe la più antica rappresentazione in Italia della sua leggendaria epopea

Il Duomo di Modena, insieme alla torre Ghirlandina e alla Piazza Grande, costituisce uno dei massimi capolavori dell’architettura romanica europea, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Fondato nel 1099 su iniziativa della comunità cittadina, il complesso è concepito come un grande libro di pietra, popolato da figure scultoree che animano facciate, portali e capitelli in una straordinaria fusione tra eredità classica e linguaggio romanico padano.
Complesso di Santo Stefano
Luogo: Bologna
Anno: dal IV secolo d.C. in poi
Stile architettonico: arte paleocristiana, romanica e gotica
Curiosità: nella cripta dedicata a San Giovanni Battista c’è una colonna priva di capitello, portata a Bologna dal vescovo Petronio di ritorno dalla Terra Santa. Secondo la tradizione l’altezza di questa sarebbe pari a quella di Gesù

A Bologna, a due passi dalle Due Torri, si erge l’antico complesso di Santo Stefano, tra i luoghi più venerati della tradizione religiosa cittadina.
Edificato sui resti di un tempio pagano e concepito come ricostruzione ideale del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il complesso ha subito nel corso dei secoli numerosi ampliamenti e trasformazioni. Oggi si presenta come un’articolata stratificazione di edifici sacri – tradizionalmente noti come le “sette chiese” – che racconta oltre mille anni di storia bolognese.
Basilica di Santa Maria di Pomposa
Luogo: Codigoro (Ferrara)
Anno: VI-VII secolo d.C. (?) in poi
Stile architettonico: arte romanica
Curiosità: fu in questa abbazia che all’inizio dell’XI secolo il monaco benedettino Guido d’Arezzo elaborò la moderna notazione musicale, inventando il tetragramma, antico parente dell’odierno pentagramma

Percorrendo la statale Romea che collega Ravenna a Venezia, l’alto campanile dell’abbazia di Pomposa si staglia all’orizzonte, al limitare del Parco del Delta del Po. Di tradizione ravennate-bizantina, il complesso affonda le sue origini tra il VI e il VII secolo.
La massima fioritura si raggiunge attorno all’Anno Mille, quando il monastero diventa uno dei centri spirituali e culturali più importanti dell’Italia centro-settentrionale, ospitando figure come Dante Alighieri e Pier Damiani. Risale a questo periodo anche lo straordinario ciclo di affreschi di scuola giottesca che decora l’interno della basilica.
Basilica di Sant’Apollinare in Classe
Luogo: Ravenna
Anno: VI secolo d.C.
Stile architettonico: arte paleocristiana e bizantina
Curiosità: è stata definita il più grande esempio di basilica paleocristiana al mondo

A circa 8 km a sud di Ravenna sorge la basilica di Sant’Apollinare in Classe, una delle più insigni testimonianze dell’arte paleocristiana al mondo, riconosciuta Patrimonio UNESCO dell’Umanità.
Sobria e lineare nelle forme architettoniche esterne, rivela all’interno una sontuosità straordinaria. Le tre ampie navate conducono a una grande abside orientata a est, nella cui volta si conserva quello che molti considerano il capolavoro assoluto della musivaria paleocristiana: un Cristo trionfante circondato da una teoria di agnelli in un tripudio di ori e colori.
Basilica di San Vitale
Luogo: Ravenna
Anno: VI secolo d.C.
Stile architettonico: arte paleocristiana e bizantina
Curiosità: un labirinto in mosaico, a terra davanti al presbiterio, mostra un percorso che termina in una grande conchiglia, simbolo di nascita e resurrezione

La basilica di San Vitale rappresenta uno dei vertici dell’architettura paleocristiana mondiale e Patrimonio UNESCO dell’Umanità. L’edificio costituisce una sintesi straordinaria tra tradizione artistica orientale e occidentale, realizzata attraverso la maestria della tecnica musiva bizantina.
Voluta dall’imperatore Giustiniano nel VI secolo per celebrare il proprio potere, San Vitale affascina per l’armonia della sua pianta ottagonale, per gli splendidi mosaici absidali che raffigurano l’imperatore e la corte, e per il contrasto tra l’austerità paleocristiana e i successivi affreschi barocchi della cupola.
Cattedrale di Santa Colomba (Tempio Malatestiano)
Luogo: Rimini
Anno: IX – XII secolo d.C.
Stile architettonico: arte rinascimentale con alcuni elementi gotici
Curiosità: la facciata del tempio, rimasta incompleta, fu realizzata da Leon Battista Alberti, ispirandosi all’architettura classica come al vicino Arco di Augusto

Varcare la soglia del Tempio Malatestiano di Rimini significa immergersi in un’atmosfera che evoca più un pantheon classico che una chiesa cristiana, riflettendo perfettamente le ambizioni umanistiche del suo committente.
Voluto da Sigismondo Pandolfo Malatesta come monumento alla propria gloria e a quella della sua amata Isotta degli Atti, l’edificio rappresenta uno dei capolavori dell’architettura rinascimentale italiana.
Alla sua trasformazione collaborarono maestri come Leon Battista Alberti, che disegnò la celebre facciata incompiuta, Piero della Francesca, autore dell’affresco con Sigismondo inginocchiato, e Agostino di Duccio, responsabile delle raffinatissime decorazioni scultoree interne.
Autore
Davide Marino
Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi
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Linda
Segnalo che al posto dell’Abbazia di San Silvestro di Nonantola avete pubblicato due volte una foto del Duomo di Modena.
Davide Marino
Grazie tante della segnalazione. Abbiamo provveduto a eliminare l’immagine in più.
A presto
Davide Marino | Staff #inEmiliaRomagna
marino beniamino
La basilica di San Giorgio e il duomo di ferrara li hai ignorati
Davide Marino
Buongiorno Beniamino, hai ragione ma il territorio dell’Emilia Romagna offre così tante basiliche e cattedrali che è difficile riportarle tutte. Visto l’ampio periodo cronologico che abbracciano ho dovuto pertanto operare una scelta cronologica e territoriale. Per l’area di Ferrara, ad esempio, ho optato per l’abbazia di Pomposa.
Davide – staff inEmiliaRomagna