La chiamano la Motor Valley dell’Emilia-Romagna, e si può identificare su per giù con la Via Emilia: da Rimini e Piacenza infatti si possono trovare una miriade di marchi, strutture, circuiti, aziende, linee di montaggio e case di Formula 1 tra le migliori al mondo.
300 km in cui è racchiusa la storia dell’automobilismo mondiale e delle corse, circondati da musei e collezioni che ne ricordano i fasti.
Benvenuti nella Motor Valley dell’Emilia-Romagna e queste sono le 7 cose che dovete sapere per iniziare a conoscerla.
1. Maserati, la collezione storica del Museo Panini
Anche se siamo all’interno di un museo familiare non lasciatevi ingannare, questa è la Raccolta Ufficiale di Vetture Maserati.
Nel 1965 la Famiglia Orsi, all’epoca proprietaria della Maserati, decise di esporre al pubblico la propria collezione, poi inaugurata il 27 ottobre 1965 alla presenza del grande campione Juan Manuel Fangio.
Dopo alterne vicende la collezione fu messa all’asta, rischiando la dispersione della storia del marchio. Fortunatamente l’intero pacchetto di vetture venne acquistato dalla famiglia Panini, che oggi possiede la più completa collezione storica ufficiale della marchio Maserati: un vero e proprio fiore all’occhiello di tutta la Motor Valley.
2. Il sogno di Horacio Pagani
Di origini piemontesi, Horacio Pagani nasce in un piccolo paese dell’Argentina con in testa un sogno piuttosto preciso: costruire automobili da corsa. A 12 anni inizia con i primi modellini e a 20 mette in pista una Formula 3 per il Campionato Argentino.
Il destino gli fa incontrare il grande Juan Manuel Fangio, che gli consiglia di trasferirsi a Modena, pronunciando più o meno queste parole: “Se vuoi essere il migliore devi correre con i migliori, quindi vai a Modena!”
Nel 1982 Horacio arriva nella Motor Valley e inizia a far gavetta prima come operaio meccanico di terzo livello e poi nel team di progettazione della Lamborghini.
Nel 1988 inizia lo studio per quella che diventerà la mitica Zonda, nome che deriva dal vento che soffia sulle Ande. Il resto della storia lo conoscete già, vero?
3. Alle origini della Ducati
Alzi la mano chi di voi sa che la mitica Ducati, quella della SBK e della MotoGP, all’inizio della sua storia si chiamava “Società Scientifica Radio Brevetti Ducati”!
Adriano, Bruno e Marcello Ducati sono 3 fratelli originari di Comacchio. Nel 1926 iniziano la loro attività imprenditoriale con la produzione di un condensatore in una cantina di via Collegio di Spagna a Bologna.
Nel 1935 sono già a Borgo Panigale, nella storica sede dove ancora oggi risiede la società, ma producono antenne radio, comunicazione interfonica, proiettori cinematografici, macchine fotografiche e rasoi elettrici. È solo più tardi, nel 1946, che realizzano il loro primo motore monocilindrico, Cucciolo, da applicare tra l’altro su una bicicletta.
Dalle due ruote a pedali a quelle a motori è subito amore a prima vista. Da quel momento la Ducati non ha più smesso di fare motociclette, diventando uno dei più amati marchi della Motor Valley.
4. La leggenda della Lamborghini
Narra la leggenda che la fondazione della Lamborghini fu il frutto di una lite realmente avvenuta tra Ferruccio Lamborghini e Enzo Ferrari.
Lamborghini era già un industriale affermato, costruiva trattori e possedeva una Ferrari 250 GT, della quale sembra non fosse pienamente soddisfatto.
Dato il suo ruolo, si rivolse direttamente al Commendatore Enzo Ferrari in persona, lamentando il cattivo funzionamento della trasmissione della sua automobile e dispensando anche qualche consiglio. Enzo Ferrari, che non era certo un tipo facile, di tutta risposta si rivolse a lui dicendo: “Che ne vuole sapere lei di auto che guida trattori?”.
Toccato sul personale, da quel momento Ferruccio Lamborghini, che non era neanche lui un tipo facile, decise di mettersi a costruire automobili che risultassero perfette.
Nel 1963 fondò la sua casa automobilistica a Sant’Agata Bolognese, dando il via a uno dei brand più importanti e significativi della Motor Valley dell’Emilia-Romagna.
5. Rosso Ferrari
Siamo soliti considerare il rosso come il colore più naturale per una Ferrari, ma in realtà il colore originario del marchio è il Giallo Modena, che poi è il colore dello sfondo del Cavallino Rampante. E il rosso allora?
Al tempo degli esordi della Ferrari si era soliti, nelle competizioni internazionali, attribuire un colore ad ogni nazione. Per le vetture italiane si era deciso per il rosso: anche l’Alfa Romeo e le Maserati correvano infatti con livrea rossa.
Nel corso del tempo, soprattutto con le corse di Formula 1 degli anni ’60 e ’70, si arrivò ad associare il colore rosso alla Ferrari, merito degli innumerevoli successi della Casa di Maranello.
6. IndyCar sull’Appennino: la Dallara
Sapete chi è il più grande fornitore di telai per macchine da corse Indy? E chi ha vinto più campionati Indy car fino a questo momento? Vi rispondiamo noi: la Dallara.
Ebbene sì! Questa piccola azienda con sede a Varano de’ Melegari (ma ora ne hanno aperta una tutta nuova anche a Indianapolis) è una delle aziende leader della Motor Valley per il settore delle corse automobilistiche.
Fatta eccezione per la Formula 1, rifornisce la maggior parte dei campionati competitivi, oltre a sviluppare la tecnologia per vetture ad alte prestazioni.
Possiede l’unico simulatore di guida professionale di Formula 1, che si colloca a metà strada tra la Playstation 4 e l’acceleratore di particelle del CERN!
7. Bianchi, Morri e Tamburrini: la BIMOTA di Rimini
Se la chiamano la Riders Land, c’è un motivo. Dalla Romagna vengono i maggiori piloti del motociclismo mondiale che qui hanno trovato un terreno fertile, quello arato e dissodato dalla BIMOTA di Rimini.
Nata nel 1966 come azienda operante nel settore del riscaldamento e condizionamento, ha iniziato a produrre componenti motociclistiche per merito di Massimo Tamburrini, uno dei soci fondatori, e della sua forte passione.
Da lì in poi la Bimota si è affermata sia per i modelli costruiti in proprio, ma soprattutto per i kit di elaborazione e per le modifiche da gara apportate alle migliori motociclette in circolazione. Ecco da dove viene il demone della velocità dei piloti romagnoli!
Se siamo riusciti a incuriosirvi e volete conoscere il resto della storia, nella mappa qui sotto trovate tutto quello che vi serve!
Autore
Walter Manni
Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web
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Zack
Ma perché non dare la possibilità i tanti curiosi ed appassionati, di poter visitare queste GRANDI aziende con visite guidate sulla loro storia???pensavo di trovare orari, indirizzi, info…magari di può fare
Walter Manni
Ciao Zack,
gli orari e tutte le info utili per le visite guidate le potrai trovare presto sul sito della Motor Valley [ http://www.motorvalley.it/ ].
Riguardo le visite, molte aziende propongono tour sia presso i loro Musei sia in fabbrica. Molto presto potrai trovare anche questo tipo di informazioni sul sito della Motor Valley 😉
Samuel Jason Clark
Scuderia Toro Rosso in Faenza ? Una Squadra di F1. Non che..Mamma mia..
Walter Manni
Ciao Samuel,
la Scuderia Toro Rosso di Faenza è sicuramente parte della tradizione della Motor Valley dell’Emilia Romagna, purtroppo al momento non sono previste visite presso il loro quartier generale.