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Street Art in Emilia-Romagna: i murales da non perdere!

di /// Marzo 23, 2023
Tempo stimato di lettura: 21 minuti

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Nata come fenomeno agli inizi degli anni ‘80, a partire dagli anni duemila la Street Art è esplosa per le strade di molte città italiane in tutte le sue declinazioni.

Al di là delle polemiche sulla trasformazione del fenomeno rispetto alle origini, e la sua ibridazione con forme autorizzate e legali, sempre più edifici e muri di periferia sono stati ricoperti di colore e si sono fatti portavoce di messaggi a vario titolo.

Girovagando per le città dell’Emilia-Romagna, è abbastanza facile imbattersi in opere di street art, capaci di attirare la nostra attenzione.

L’intero territorio presenta tantissime testimonianze a riguardo, superfetazioni di colore che negli anni hanno provveduto a colorare muri e pareti, invecchiati dal tempo e dall’abbandono.

Alla base di questo fenomeno sociale risiedono alcuni concetti chiave come quello di Riqualificazione, Valorizzazione e Riappropriazione del tessuto urbano. La street art, infatti, come arte mostra in sé un carattere antropologico, simbolico e semantico molto forte, riuscendo a condensare visioni e percezioni differenti.

Questa forma d’arte è diventata così uno strumento per rileggere le realtà urbane e il territorio circostante – anche dell’Emilia-Romagna – trasformando alcuni spazi cittadini in vere e proprie gallerie d’arte “a cielo aperto”.

Al contempo si è trasformata, indirettamente, in un volano turistico-culturale, spingendo molti appassionati e curiosi ad esplorare le città con occhi nuovi, procedendo lungo rotte inusitate.

Bologna

BOLOGNA

Dalla grande mostra dedicata alla street art del 1984 Arte di Frontiera. New York Graffiti, Bologna ha sempre mostrato un’attenzione particolare nei confronti di quest’arte dai contorni sfuggevoli.

Vuoi per i movimenti popolari attivi in città, vuoi per la forte vocazione universitaria, la Graffiti Writing e la street art si sono diffuse a macchia olio sul tessuto urbano in forme più o meno spontanee.

Alle grandi opere di Blu (ormai scomparse nel 2016 come protesta nei confronti degli stacchi di alcuni suoi murales) e di Ericailcane, nel corso degli anni si sono aggiunti interventi del Collettivo FX | Nemo’s | Bibbito | Alicé | Tellas e di molti altri.

Tra i nomi che si possono facilmente riconoscere ci sono Exit Enter | Cake$ Stencil | JamesVega | Snem | Lediesis | Sharko | DressCodeGuru e molti altri.

Dal 2012 questa vocazione artistica è stata rinnovata tramite il percorso del Cheap Festival, incentrato sulla sensibilizzazione dello spazio pubblico attraverso la poster art, e grazie al progetto “Frontier – La linea dello stile” che ha coinvolto artisti italiani e stranieri nella valorizzazione di alcuni palazzi popolari. Tra questi: M-City | Does | HoNeT | Hitnes | Etnik | Eron | Joys | Dado | Cuoghi Corsello | Rusty | Daim | Andreco | Phase II | Peeta | Seikon | Nuria | Lokiss | Rae Martini

Tra le zone del centro di particolare interesse per questa forma d’arte c’è sicuramente via Pratello, il quartiere bohémien di Bologna. È qui che, tra locali e bar notturni, si sviluppa per ben 600 mt la cosiddetta “Galleria D’Arte Pubblica Pratello” con artisti come Bisser | About Ponny | Alice | Andrea Casciu | MP5 | Psiko | Guerrilla SPAM ed Ericailcane.

Bologna (Bo), Piazza Azzarita, Levalet
Bologna (Bo), Piazza Azzarita, Opera di Levalet

Tutta Bologna è comunque ricca di opere murarie, molte delle quali – almeno quelle più grandi – si collocano al di fuori del centro storico.

Partendo dal Quartiere Navile (Bolognina, Lame, Corticella) il consiglio è di fare una sosta in via Fioravanti (DAIM), in via Colonna (Eron e DOES) e in via Passarotti (Schuyff).

Ci si può poi spostare in via Yuri Gagarin per ammirare le opere di JOYS, Deco Rabiscando e Rusty oppure raggiungere il rione Corticella, per fare un giro all’interno del Centro Civico di Corticella in via Massimo Gorki (Zona Navile-Gorki 6.16).

Qui si possono trovare opere di artisti molto conosciuti come Cheko, Solo&Diamond, Bartocci, Guerrilla SPAM, Andrea Casciu e tanti altri.

Altre zone interessanti di Bologna sono: Quartiere San Donato, nello specifico via Del Lavoro; Ponte di Stalingrado; via Negrelli; via Henghel Gualdi e l’area attorno alla Stazione San Vitale.

Il consiglio è quindi quello di spostarsi in bicicletta per la città, magari facendosi guidare dalla mappa digitale che l’Associazione SenzAncora, in collaborazione con il collettivo Ozono Factory, ha realizzato proponendo un percorso fatto di immagini, biografie e focus sugli artisti.

Bologna, Via del Lavoro, Elefante, Opera di Honet
Bologna, Via del Lavoro, Elefante, Opera di Honet | Credit: mostramifactory.it

MOLINELLA

Nel piccolo comune di Molinella, tra Bologna e Ferrara, dal 2020 viene organizzato un festival molto interessante di rigenerazione urbana chiamato ArtU – Festival di Arti Urbane, portato avanti dall’associazione culturale Animal Blue House, in collaborazione con la Pro Loco Molinella e con l’Amministrazione Comunale.

Live painting, workshop e incontri ma soprattutto tante opere di street art hanno letteralmente invaso il piccolo comune e i centri limitrofi.

Tanti gli artisti coinvolti: Vesod | Kiki Skipi | Fabio Petani | Alessio Anthony | Paolo Psiko | Alessio Bolo Bolognesi | Burla 22 | Pasa e molti altri.

Molinella (BO), ArtU – Festival di Arti Urbane, Opera di Alessio Bolognesi, Credit: Stefano Laddomada
Molinella (BO), ArtU – Festival di Arti Urbane, Opera di Alessio Bolognesi | Credit: Stefano Laddomada, via zirartmag.com

SAN GIOVANNI IN PERSICETO

Il caso di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, è alquanto particolare.

Quello che si può ammirare nella piccola Piazzetta Betlemme infatti non è una vera e propria azione di street art, ciò nonostante merita una menzione.

All’interno di questo spazio del centro storico, a partire dal 1980 l’artista Gino Pellegrini, scenografo di film di grande successo come “2001 Odissea nello spazio”, “West side story”, “Indovina chi viene a cena” e “Gli ammutinati del Bounty”, immaginò di realizzare un omaggio al cinema, punteggiando le pareti degli edifici con dei bellissimi tromp l’oeil sospesi tra il reale e l’immaginario. Questo suo interevento si ripetè nel 1990 e poi nel 1998, aggiungendo di volta in volta nuovi elementi.

San Giovanni in Persiceto (BO), Piazzetta Betlemme Ph. thecrowdedplanet
San Giovanni in Persiceto (BO), Piazzetta Betlemme | Credit: thecrowdedplanet

IMOLA

Anche Imola ha dato il via, negli ultimi anni, a un processo di rigenerazione urbana di alcuni quartieri.

Grazie al festival RestART si è intervenuti su aree degradate con l’obiettivo di riqualificarle attraverso incontri, eventi, contest, workshop, laboratori di progettazione urbanistica.

Numerosi gli artisti chiamati a lasciare il segno: Collettivo FX | Awer | Mr. Fijodor | Ale Senso | Etnik | Reve+ | Sea Creative | a cui se ne aggiungono molti altri.

Una menzione particolare va al lavoro realizzato dall’artista brasiliano Kobra che nel 2019 ha realizzato sulla facciata del MAICC, Museo Multimediale Autodromo di Imola Checco Costa, un’incredibile murales dedicato al compianto campione di Formula 1 Ayrton Senna.

Grazie a una mappa digitale è possibile andare alla scoperta di tutte le opere presenti in città, scoprendone non solo il titolo ma anche il significato.

Imola (BO), Autodromo Enzo Ferrari - Ayrton Senna, Opera di Kobra
Imola (BO), Autodromo Enzo Ferrari – Ayrton Senna, Opera di Kobra | Credit: motorvalley.it

DOZZA

Quando ancora la parola street art non esisteva, nel piccolo abitato medievale di Dozza era già attivo un festival dedicato all’arte di strada: era il 1960 e l’obiettivo era trasformare il borgo in una galleria a cielo aperto.

Oggi, passeggiando lungo i suoi vicoli, si possono ammirare circa 90 opere realizzate nell’ambito della Biennale del Muro Dipinto.

Nel corso del tempo sono intervenuti centinaia di artisti (Sebastian Matta | Alberto Sughi | Ennio Calabria | Bruno Ceccobelli | Omar Galliani, etc.) che, lasciandosi trasportare dall’ispirazione e dalla fantasia, hanno abbellito i muri di quello che è considerato uno dei più bei borghi d’Italia.

A solo 3km da Dozza, più giù sulla via Emilia, in loc.tà Toscanella si possono ammirare altri importanti murales (come quelli di Macs e Tellas), realizzati proprio nel corso delle ultime Biennali.

Dozza (BO) - Centro storico
Dozza (BO) – Centro storico | Credit: Vivida Photo PC_via shutterstock

Modena

MODENA

Agli inizi degli anni 2000, quando la street art non si chiamava ancora così, il festival Icone di Modena si prese l’incarico di cancellare il grigio dai muri della città.

Innumerevoli artisti di fama nazionale e internazionale furono coinvolti in questo progetto e per sei edizioni inondarono Modena in modo capillare.

Bastardilla | Stak | Blu | Ericailcane | Dem | Etnik | Francesco Barbieri | Aris | 108 | Ozmo, etc. trasformarono sottopassaggi, cavalcavia, zone periferiche e la fascia ferroviaria in una galleria a cielo aperto.

Nell’ultima edizione, infine, la cosiddetta 5.9, il festival portò questa forma d’arte anche nei paesi della Bassa colpiti dal grande terremoto del 2012.

Le loro opere oggi si possono ancora ammirare sui muri di località come Carpi, San Felice, Finale Emilia, Camposanto, Bomporto, Bastiglia, Medolla, Cavezzo e Rovereto di Carpi.

Recentemente, in occasione dei 2200 anni della fondazione romana di Modena, un nuovo intervento è stato realizzato da Eron su Palazzo Santa Chiara.

Un altro interessante progetto è quello promosso dall’Associazione Rosso Tiepido dal titolo “La Cattedrale Immaginata”. Si tratta di un inedito capannone industriale trasformato in una enorme installazione di street art, in collaborazione con la Magma Gallery di Bologna.

Da lì, in poco tempo, sono passati Bartocci, Tellas | Ciredz | Moneyless | Stenlex, | Aris | Awer, MP5 e molti altri.

Camposanto di Modena, Festival Icone, Opera di Ericailcane e Bastardilla | Foto © Artribune
Camposanto di Modena, Festival Icone – Opera di Ericailcane e Bastardilla | Foto © Artribune

NOVI DI MODENA 

Il concetto di partecipazione attiva è ben presente anche nella bassa modenese all’interno del comune di Novi.

Qui TOTART, una giovane rassegna di street art sta coinvolgendo differenti realtà creative del territorio, invitando differenti artisti ad esprimersi sui muri della città: Ericailcane | Bastardilla | Giorgio Bartocci | Luca Zamoc | Basik | Mat! | Mr. Thoms.

Novi di Modena, Totart Festival - St. Luke tuning his own picture according to its diagonal size, Opera di Basik
Novi di Modena (MO), Totart Festival – St. Luke tuning his own picture according to its diagonal size, Opera di Basik

Reggio nell'Emilia

REGGIO NELL’EMILIA

Dimenticate e dismesse per anni, le Officine Reggiane sono uno di quei luoghi che sono stati salvati letteralmente dal “colore”.

Poste nella periferia nord-est di Reggio nell’Emilia, sono state trasformate in un interessante laboratorio di street art, oltre che recentemente un interessante intervento di recupero di archeologia industriale.

Il tutto è nato in maniera spontanea. Via via ha poi preso le sembianze di un progetto più articolato, capace di attrarre artisti da tutto il mondo nella realizzazione di una grande opera collettiva, tanto da essere considerato da molti uno dei più grandi laboratori di street art d’Europa.

Anche se parte dei capannoni sono ancora inagibili, è possibile ammirare grandi murales sul perimetro dell’area, nei riqualificati Capannoni 17, 18 e nel Tecnopolo.

Il nostro invito è quello di fare un tour a piedi tra le rovine dei suoi grandi capannoni o in alternativa affidarsi alla tecnologia grazie alla Reggiane Urban Gallery, un sistema dinamico per navigare tra i capannoni, gli artisti e le loro opere.

Reggio nell’Emilia, Officine Reggiane | Foto © Mogol Bordello
Reggio nell’Emilia, Officine Reggiane | Credit: Mogol Bordello

TRINITÀ DI CANOSSA

Spostandosi, invece, tre le montagne dell’appennino reggiano nell’area del comune di Trinità di Canossa, è possibile imbattersi in decine gli interventi murari realizzati in occasione della Sagra della Street Art.

Un progetto nato da un’idea di Collettivo FX e Associazione Whats che ha portato decide di artisti a confrontarsi con stalle, fienili, osterie, cisterne, case e caseifici ma soprattutto con le persone di quei territori.

Piccole località di montagna (oltre Trinità si ricorda Selva, Selvapiana, Monchio delle Olle, Pardella, Vedriano e Albareto) si sono così ritrovate a comparire nelle mappe della street art internazionale grazie agli interventi di artisti tra i quali: Astro Naut | Ben Slow | Bibbitò | Collettivo Fx | Gas | Gola Hundun | James Kalinda | Julieta Xlf | Neko | Otto Grozni | Psiko Patik | Random | Reve+ | Signora K | Zibe.

Vedriano (Reggio nell’Emilia), Sagra della Street Art, Opera di Nemos
Vedriano (Reggio nell’Emilia), Sagra della Street Art, Opera di Nemos

Parma

Anche a Parma la volontà di riqualificare esteticamente alcuni muri della città ha dato il via nel 2014 a un progetto di arte muraria dal titolo Parma Street View.

Passeggiando nei pressi del Liceo Linguistico Marconi è possibile ammirare un’opera collettiva, realizzata da A. Canu | Chomp | Dildo Society | Grozni | Mha Corre tra gli Alberi | P-45 | PsikoPatik, di oltre 250 mq dedicata al tema delle barricate del 1922.

Più a nord, nel cuore della città, ci si può imbattere nell’intervento di PAO sul muro perimetrale della Pensilina di viale Toschi; e, poco più lontano, nel sottopasso della stazione ferroviaria nell’opera dedicata a Giuseppe Verdi di Nabla & Zibe.

Impossibile, poi, non menzionare l’Associazione Culturale McLuc Culture che ha all’attivo moltissimi progetti di sensibilizzazione e collaborazione tra artisti del mondo underground. Uno tra tutti la Biennale Nazionale di street art Segni Urbani.

Se volete avere un’idea abbastanza ampia su quali sono i luoghi della street art in città, potete dare uno sguardo a questo itinerario, salire in sella a una bicicletta e muovervi tra le vie del suo centro.

Parma Street View - Opera di Nabla & Zibe
Parma Street View – Opera di Nabla & Zibe

Ravenna

RAVENNA

Nell’ex capitale bizantina i murales sono distribuiti su tutto il centro urbano, con un percorso d’arte che, abbracciando la contemporaneità, comprende diversi quartieri: primo tra tutti la Darsena.

Le diverse opere possono essere raggiunte agevolmente persino a piedi, anche se è preferibile l’uso di una bicicletta.

Tanti gli artisti coinvolti, molti dei quali promossi grazie all’azione del Festival Subsidenze attivo in città da alcuni anni. Tra i tanti artisti intervenuti si ricordano: Invader | Ericailcane | Kobra | Millo | Sea Creative | PixelPancho | No Curves | Camilla Falsini | Tellas | Dissenso Cognitivo | Rustam Qbic | Jim Avignon | Zed1 | About Ponny | Reve+, e molti altri per una rassegna in continuo svolgimento.

Ravenna, Progetto idDante “Dante Alighieri” - Opera di Eduardo Kobra
Ravenna, Progetto idDante “Dante Alighieri” – Opera di Eduardo Kobra

COTIGNOLA

Fuori da Ravenna, sono molti gli esempi di street art che si possono scoprire. Nel comune di Cotignola, in Bassa Romagna, alcuni progetti legati alla memoria locale hanno portato diversi artisti a confrontarsi con i muri e le facciate degli edifici: Signora K e James Kalinda | Zosen & Mina Hamada | Collettivo Fx | Gonzalo Borondo | Stinkfish, etc.

Cotignola (RA), Cuma Project, Opera di Stinkfish
Cotignola (RA), Cuma Project, Opera di Stinkfish

CERVIA / MILANO MARITTIMA

A Milano Marittima la famosa discoteca Woodpecker, oggi in stato di recupero, mostra nella sua cupola una pregevole opera di Blu. Poco lontano, a Cervia, il progetto #CantiereBellezza punta invece a riqualificare vecchi palazzi con l’intervento di Gue e del duo Giulio Vesprini e Aris.

Cervia (RA), Milano Marittima - Woodpecker, Opera di Blu
Cervia (RA), Milano Marittima – Woodpecker, Opera di Blu

Ferrara

FERRARA

Trasformare Ferrara in un posto più bello e accogliente, promuovendo la conoscenza di forme d’arte contemporanee per educare così le nuove generazioni a vivere il proprio territorio con partecipazione e rispetto.

Grazie a Ferrarastreetart.it cittadini e turisti possono oggi orientarsi nel mondo dell’arte urbana della città, guardando con occhi nuovi l’ambiente che li circonda.

A venir in loro soccorso gallerie fotografiche e informazioni su singoli progetti e artisti attivi sul territorio, come: Ericailcane | Mendez | Psiko | Sfiggy | Dissenso Cognitivo | Macs | Stefano Capozzi e tanti altri.

Ferrara, Viale Krasnodar - Marielle Franco, Opera di Alessio Bolognesi
Ferrara, Viale Krasnodar – Marielle Franco, Opera di Alessio Bolognesi | Credit: AIDÉL, via filomagazine.it

TRA CREVALCORE, CENTO E FINALE EMILIA

Se abbandoniamo la capitale estense e ci dirigiamo verso la pianura padana, molto interessante è il progetto Rurales Emilia nato da un’idea di Alessandro Gallerani.

Ci troviamo tra i comuni di Crevalcore, Cento e Finale Emilia. È qui che, dove un tempo vi erano comunità di contadini, oggi si trovano per lo più coltivazioni industriali, silenzio e edifici rurali diroccati. E allora, perché non recuperare questi luoghi abbandonati per dare loro nuova vita grazie alla street art?

COMACCHIO

Impossibile dimenticare il Manufactory Festival, il progetto nato per valorizzare e arricchire l’arte urbana di Comacchio, nel cuore del Parco del Delta del Po.

Comacchio (FE), Depuratore - Opera di Blu
Comacchio (FE), Depuratore – Opera di Blu | Credit: ferrarastreetart.it

JOLANDA DI SAVOIA (LOC.TÀ GHERARDI)

Un progetto ambizioso per la piccola frazione semi-abbandonata di Gherardi, all’interno del comune di Jolanda di Savoia (Ferrara).

In questa piccola località destinata a diventare un Villaggio del Cinema, l’associazione Ferrara La Città del Cinema, grazie al contributo regionale della L.R. 3 Memoria del Novecento, sta portando avanti tantissime iniziative, come la creazione di uno studentato, una sala di montaggio e aule per la formazione dei 150 allievi della Scuola d’arte cinematografica Florestano Vancini di Ferrara.

All’interno del progetto anche la realizzazione di ben venti murales, tutti legati al mondo del cinema. Tra gli artisti coinvolti per ora: Mozone | Bolo e Paolo Psiko | Wasp | Giulia Pasa Frascari e Basik.

Gherardi (Jolanda di Savoia, FE) - Omaggio al film Riso Amaro, Opera di Mozone
Gherardi (Jolanda di Savoia, FE) – Omaggio al film Riso Amaro, Opera di Mozone | Credit: zero.eu

Forlì

A Forlì nel 2018 ha inaugurato MURALI, un nuovo festival dedicato alla street art.

Per l’occasione artisti provenienti da tutta Italia, e con all’attivo anche performance all’estero, sono stati invitati nel cuore della Romagna dal curatore Marco Miccoli (ideatore di spazi d’arte come Bonobolabo, oltre che del festival di street art di Ravenna Subsidenze) per confrontarsi con la Costituzione Italiana. Tra gli artisti invitati: Millo | Eron | Camilla Falsini | Gola | Zed1 | Moneyless.

Nel 2019 il festival è ripartito con nuovi murali d’autore dedicati questa volta al Risorgimento Italiano, reinterpretato attraverso l’ingegno e l’arte della spagnola Hyuro, la francese Sema Lao e gli italiani Basik e Andrea Ravo Mattoni.

Forlì, Piazza del Carmine, Opera di Millo
Forlì, Piazza del Carmine – Opera di Millo | Credit: Tommaso Guermandi

Rimini

RIMINI

Un tour nella street art di Rimini non può che iniziare dal piccolo borgo di pescatori di San Giuliano. Addentrandovi tra i suoi vicoli è facile farsi conquistare dai murales che decorano le facciate delle case, molti dei quali realizzati in occasione della Festa de Borg del 1994 dedicata a Federico Fellini.

Poco più lontano, in via Ducale e sul muro prospiciente il bacino del ponte di Tiberio, si trovano rispettivamente due murales a firma di Bastardilla ed Ericailcane.

Opera senza titolo di Eron | Credit: Massimo Colasurdo
Opera senza titolo di Eron | Credit: Massimo Colasurdo

Rimini, però, è anche la città di Eron, uno dei più importanti graffitari del panorama nazionale. Molte sue opere resistono sui muri dell’antica colonia romana, altri si sono scolorite; altri, invece, si trovano all’interno del Museo della Città, come i dipinti del ciclo Mindscape.

L’opera che più di tutte ha consacrato Eron è “Forever and ever…nei secoli dei secoli” , un trompe-l’œil realizzato sul soffitto della chiesa di San Martino in Riparotta a Viserba. Ad oggi si tratta del primo e unico esempio di applicazione della street art all’interno di un luogo di culto.

RICCIONE, CORIANO e SANTARCANGELO DI ROMAGNA

Spostandoci da Rimini, l’arte di Eron si ritrova a Riccione nel sottopasso ciclopedonabile di Via Flaminia con l’opera “Concrete vs Concrete”; a Coriano sulla facciata del palasport con una riproduzione di 350mq dedicata al grande Marco Simoncelli; e, infine, a Santarcangelo sulla facciata dell’antico lavatoio.

Proprio Santarcangelo di Romagna, città di sperimentazioni culturali e patria del festival Santarcangelo dei Teatri, ospita sui suoi muri opere di artisti di tutto il mondo. Ericailcane | Dem | 108 | Allegra Corbo | Hitnes | Kabu | Run e Zbiok sono solo alcuni dei nomi che hanno reinventato con le loro opere gli spazi pubblici del paese, andando a creare una mappa alternativa.

Santarcangelo di Romagna (RN), La Ricerca di Utopía - Opera di Ericalcane | Credits: Massimo Colasurdo
Santarcangelo di Romagna (RN), La Ricerca di Utopía – Opera di Ericalcane | Credits: Massimo Colasurdo

Sempre a Santarcangelo si trova anche la “città” di Mutonia, la comunità di artisti e performer che dagli inizi degli anni ’90 ha scelto di stanziarsi nel cuore della Romagna, dedicandosi al riuso e allo scarto.

Recentemente l’area da loro occupata è stata invasa da una jam di street artist chiamati a ridisegnare il volto di questo luogo magico grazie al progetto Vertigo Truth. Tra gli artisti intervenuti: Gola | Ericailcane | Bastardilla | Andreco | Tracy Pica Pica | Gio Pistone | Dem | Basik | Nicola Alessandrini | Paperesistance | e molti altri.

Santarcangelo di Romagna (RN), Opera di Ericailcane
Santarcangelo di Romagna (RN), Opera di Ericailcane

SALUDECIO

Infine Saludecio. Trascorrere una giornata in questo bel borgo della Val Conca, significa intraprendere un viaggio tra le invenzioni che più di altre hanno inciso sulla nostra vita a partire dall’800.

La locomotiva, il cinema e la fotografia ma anche la radio, il telefono e la lampadina: vicolo dopo vicolo, i dipinti che campeggiano sui muri del paese compongono una mostra a cielo aperto fatta da quasi 50 opere.


Consigli di lettura

Per essere sempre aggiornati sulle attività e le iniziative legate a questa fantastica forma d’arte, il nostro consiglio è visitare il sito http://urbanlives.it/. Siamo sicuri che vi aiuterà a conoscere racconti e storie presenti sui muri della vostra città che probabilmente non immaginavate nemmeno.

Molto interessante è anche il blog Travel On Art in grado di unire arte contemporanea e viaggi, nel quale si trovano molti spunti interessanti sul mondo della street art in Italia. Anna e Anastasia hanno, inoltre, da poco pubblicato “Street Art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone”, una vera e propria guida di viaggio alla scoperta dell’arte urbana nella nostra penisola.

Autore

Davide Marino

Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi

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