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Santarcangelo Sotterranea

di /// Novembre 23, 2023
Tempo stimato di lettura: 3 minuti

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Nascosta tra le dolci colline dell’Emilia-Romagna, il suggestivo borgo di Santarcangelo di Romagna svela un lato misterioso e affascinante.

Sotto l’armoniosa bellezza dei palazzi del suo centro storico si cela infatti una storia fatta di cavità, pozzi, cunicoli e gallerie che costituiscono una città parallela rispetto a quella sopra terra.

La piccola collina (Monte Giove) su cui è adagiato il nucleo più antico del borgo con l’imponente Rocca Malatestiana protegge una districata rete di sotterranei scavati nell’arenaria e nell’argilla.

Si tratta di un labirinto di corridoi, stanze e nicchie, anche su più livelli, composto da ben 160 grotte, che serpeggia sotto le fondamenta delle case e i lastricati delle piazze sui quali normalmente si cammina. Una sorpresa dal fascino irresistibile!

Santarcangelo di Romagna (RN)
Santarcangelo di Romagna (RN) | Credit: magazine.geniuscamping.com

Le grotte tufacee di Santarcangelo di Romagna

Studi in passato, ma anche ipotesi più recenti, hanno sostenuto teorie affascinanti sul loro utilizzo. Secondo alcuni si trattava di luoghi di culto pagano legati al Dio Mitra; altri, invece, riferivano di catacombe realizzate durante il periodo paleocristiano; altri a romitaggi impiegati da monaci Basiliani.

L’assenza di indicazioni storico-archeologiche certe lasciano spazio alle perplessità e gli archivi disponibili non aiutano in tal senso, visto che attestano una “Santarcangelo sotterranea” solo a partire dal 1496.

Tali documenti confermano comunque un incremento dell’utilizzo delle grotte nel corso del ‘700, in funzione principalmente di deposito per vino e derrate alimentari, al pari di quanto avveniva in altri comuni limitrofi della zona come Rimini, Cattolica, Saludecio e Gradara.

Ciò che invece è risaputo è che questi spazi vennero utilizzati come rifugi dagli oppositori del fascismo e dalla popolazione che cercava riparo dai bombardamenti in atto durante il Secondo Conflitto Mondiale.

Una città sotterranea

La temperatura all’interno delle grotte si aggira attorno 12°/13° costanti, il che li rende luoghi perfetti per la conservazione, soprattutto del vino.

Basta una semplice visita e si comprende subito che indicarle come semplici cantine sia alquanto riduttivo, visto che le maestranze che le realizzarono dovettero essere altamente qualificate, oltre che dotate di raffinata cultura.

S’incontrano ambienti a volta, sale circolari o poligonali e gallerie a pettine su cui si aprono nicchie un tempo destinate anche alle botti di Sangiovese.

Grotte Pubbliche (Santarcangelo di Romagna)
Santarcangelo di Romagna (RN), Grotte Pubbliche | Credit: T. Mosconi, Archivio Fotografico Comunale

Una visita alle grotte

Trascorrere qualche ora all’interno di questi ipogei è un’occasione unica per comprendere lo spirito più autentico di questa terra.

Molte di queste sono ancora visitabili grazie a un tour guidato che, durante tutto l’anno, accompagna gruppi di visitatori alla scoperta della Grotta Monumentale pubblica (Amati/Contradina) che comprende anche l’area archeologica della casamatta di Piazza Balacchi, una struttura difensiva risalente al XV secolo.

Esistono comunque anche percorsi privati come quello degli ipogei Stacchini e Teodorani in Piazza delle Monache.

Avvolti da un’illuminazione soffusa, i visitatori scopriranno storie leggendarie legate ai personaggi che hanno vissuto nella clandestinità di questi sotterranei, in un viaggio indietro nel tempo alla scoperta di antiche leggende ed eccitanti racconti di questa bellissima città, ancora oggi – dopo secoli – in bilico tra sogno e realtà.

Autore

Davide Marino

Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi

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Questo articolo ha un commento

  • Andrea

    Affascinato da tutte le bellezze della nostra terra, se poi è condito da un po’di mistero la cosa si fa estremamente accattivante. Un saluto a tutti, e spero di venire da quelle parti dopo l’ appuntamento di Prato sotterranea del 30 settembre. Andrea

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