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[Parlami di tER] La Staffetta di Monte Sole

di /// Ottobre 6, 2021
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Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da persone che son natie, vivono o semplicemente si sono innamorate di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.
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Una passeggiata sonora alla scoperta della vita prima dell’eccidio
Di Claudio Spanò e Francesca Candioli

La Staffetta di Monte Sole è una passeggiata audio-guidata permanente che consente a tutti i visitatori del parco storico di Monte Sole di scoprire la storia del posto, partendo da un podcast ibrido, da ascoltare mentre si cammina.

Si tratta di un percorso sonoro, nato proprio sull’onda dell’idea di non raccontare la strage, già ampiamente trattata, ma un aspetto poco conosciuto di una delle pagine più buie del nostro tempo: la vita prima.

Proprio qui, tra le montagne dell’Appennino bolognese, è avvenuto ormai 77 anni fa il massacro più violento perpetrato dalle Ss, insieme ai fascisti locali, nell’Europa nazista. Furono trucidati quasi 800 donne, uomini e bambini, e nel giro di una settimana ogni traccia di vita fu spazzata via per sempre. In pochissimi tornarono a vivere all’ombra di Monte Sole, in tantissimi preferirono ricostruirsi un futuro altrove. Di ciò che era la vita allora ne è rimasto solo un vago ricordo, e in gran parte delle narrazioni disponibili si preferisce, per ovvie ragioni, concentrarsi sulla strage, sul perché è avvenuta e su che cosa è effettivamente successo.

Abbiamo quindi pensato di provare a ricostruire quella sensazione di un tempo che non c’è più, che è stato cancellato come si fa con un colpo di spugna, di provare a raccontare le storie e le giornate quotidiane di chi a Monte Sole ci ha vissuto in quell’anno, il 1944, che ha sancito la fine di un luogo, trasformandolo in qualcos’altro.

Oggi infatti Monte Sole, che dal 1989 è diventato un parco storico e naturalistico, è meta di pellegrinaggio: in tantissimi si arrampicano su per questa montagna un po’ per ricordare, un po’ per assaporare una sensazione di silenzio che, forse, si percepisce solo in posti come questo, dove qualcosa è successo, nonostante la natura continui a fare il suo corso come se nulla fosse, rifiorendo e morendo ogni giorno.

La passeggiata sonora inizia lungo il percorso del Memoriale: l’inizio del tragitto è segnalato da un cartello posto a bordo strada, accanto ad una croce di ferro posizionata in un punto panoramico, poco sopra il Centro visite Il Poggiolo.

Il percorso dura un’ora e un quarto di ascolto per un totale di 1,8 km di cammino, e termina al cimitero di Casaglia, dove si compì parte dell’eccidio. Basterà collegarsi con il proprio telefono e i propri auricolari alla piattaforma di podcast Speaker e cercare “La Staffetta di Monte Sole”, o prendere in prestito cuffie e mp3 disponibili gratuitamente al Centro Visite il Poggiolo, per iniziare il cammino.

Un viaggio nel tempo, accompagnati da una staffetta che ci condurrà alla scoperta della vita a Monte Sole, con i suoi protagonisti e le sue storie. Sarà Filippo la nostra voce guida, un quindicenne del settembre 1944, interpretato da Filippo Franchini e ispirato alla figura di Franco Fontana, un ex staffetta partigiana di Vado ancora in vita, a riportarci indietro nel tempo e a farci scoprire com’era vivere tra queste montagne.

Si tratta di un progetto audio fortemente voluto dall’Associazione famigliari di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi che da anni cerca di fare memoria in questo posto, insieme al Comitato onoranze per i caduti. Il progetto è patrocinato dal Ministero della Cultura, dal Parco storico di Monte Sole, dai Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana e dalle due Anpi di Vado e Marzabotto.

Tutta la passeggiata è basata sulle memorie collettive di testimoni e sopravvissuti che hanno realmente vissuto in Appennino nel 1944, ogni personaggio che si incontra durante il percorso è reale, tutti i fatti descritti sono realmente accaduti, e tutto il percorso audio è intervallato dalla narrazioni di Filippo e da diverse interviste che abbiamo fatto ad alcuni sopravvissuti. Abbiamo intervistato civili e partigiani come Franco Leoni, venuto a mancare lo scorso aprile, Eors Graldi, Luciano Conti, Anna Rosa Nanetti, Marino e Pina Marzari, Franco Fontana, Ines Crisalidi, Gastone Sgargi, Mario Nanni e Angelo Bertuzzi.
Questo percorso è dedicato a loro, memorie fragili della vita che fu.

Dietro questo lavoro, c’è stato un anno intenso di ricerca fatto di interviste dal vivo e lettura di gran parte del materiale disponibile sulla vita precedente. Una serie di memorie e libri, non facili da reperire, perché la narrazione della strage si è sempre basata sul momento stesso in cui è avvenuta e sul dopo, poco sul prima.

Quasi tutti coloro che hanno prestato la loro voce per la realizzazione della passeggiata non sono attori professionisti, ma semplici persone incontrate in questi mesi lungo l’Appennino bolognese che ci hanno regalato il loro tempo. La nostra scelta è stata quella di mantenere il dialetto, la lingua locale, durante tutta l’ambientazione sonora, privilegiando l’italiano per le parti principali.

La passeggiata è già ascoltabile gratuitamente e sarà sempre disponibile. Il podcast è stato tradotto in inglese e tedesco per renderlo il più inclusivo possibile, ed è disponibile sulla piattaforma di podcasting di Spreaker, cercando La Staffetta di Monte Sole.

La voce protagonista della passeggiata è Filippo Franchini, un ragazzo di 15 anni di Vado che sogna di fare l’attore, e già vanta nel suo curriculum vitae un primo lavoro con Pupi Avati, dove ha interpretato il protagonista del film Il Signor Diavolo, e una parte nel docu-film Italicus, la verità negata di Enza Negroni.

La voce principale nella versione tedesca e inglese è invece di Charlotte Bach e Pietro Autorino, due dei pochi abitanti di nuova generazione che hanno scelto di vivere a Monte Sole, al Poggio di Casaglia, nella casa di Luigi Fontana, una delle prime persone che nel ’74 decise di tornare a ripopolare queste zone, conosciuto da tutti come il custode morale di Monte Sole.

Per info: infoaltrisoli@gmail.com o contattare il Centro Visite Il Poggiolo.

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