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Alla scoperta dell’Emilia Romagna sotterranea

di /// Febbraio 20, 2024
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Dopo averti raccontato l’Emilia-Romagna dall’alto, oggi ti proponiamo un altro inconsueto punto di vista: quello dal basso! Che ne dici di andare alla scoperta dell’Emilia-Romagna sotterranea?

Di seguito troverai una selezione di luoghi da non perdere, suddivisi per provincia. Parti con noi alla scoperta di cunicoli, gallerie, grotte e altri ambienti che non ti aspetteresti, al di sotto del livello del suolo!

Piacenza

Cripta della Basilica di San Savino | Piacenza

A Piacenza, la Basilica di San Savino è tra le più belle architetture romaniche in Italia settentrionale. Agli inizi del Novecento, grazie ad alcuni lavori di restauro, sono stati portati alla luce due preziosi mosaici policromi risalenti al XII secolo. Uno si trova nel presbiterio e raffigura il tempo; l’altro, conservato nella cripta della basilica, è composto da medaglioni su uno sfondo di onde marine in tumulto e rappresenta i mesi e i segni dello zodiaco, oltre a figurazioni inerenti ai lavori stagionali.

Piacenza, Basilica di San Savino, Cripta con ciclo dei mesi Ph. Visit Piacenza
Piacenza, Basilica di San Savino, Cripta con ciclo dei mesi Ph. Visit Piacenza

Antiquarium | Piacenza

I sotterranei del Complesso di Santa Margherita, ex chiesa in pieno centro storico e oggi auditorium, custodisce un percorso espositivo che ripercorre la storia del sito dal primo insediamento nel II secolo a.C. ad oggi.
Oltre a un’ampia selezione di anfore, vasellame da mensa e da cucina e oggetti di uso domestico, nella cripta, databile tra la seconda metà del X secolo e l’inizio dell’XI, si possono ammirare mosaici e resti parietali di una domus romana che era in loco, databili tra il tardo I secolo a.C. e la fine del II secolo d.C.


Cripta dell’Abbazia di San Colombano | Bobbio

Nello scenografico borgo di Bobbio sorge l’Abbazia di San Colombano, un monastero fondato da San Colombano nel 614.
La cripta dell’Abbazia è composta da due livelli. In quello più basso si trova la tomba di San Colombano e dei due abati che dopo di lui gestirono l’abbazia; inoltre vi si trova una cancellata piuttosto complessa, attorno alla quale si raccontano leggende su una origine diabolica.
Nel livello superiore si trova invece un mosaico pavimentale con storie tratte dal libro dei Maccabei e il Ciclo dei Mesi.

Parma

Galleria delle Fontane | Parma

Costruita per volere di Maria Luigia nel 1840, la Galleria delle Fontane a Parma nasce come alternativa all’acquedotto farnesiano, edificato nel 1574 su commissione di Ottavio Farnese. La profondità della Galleria raggiunge i 4 metri sotto il Palazzo del Comune: un luogo nascosto che è possibile visitare tramite percorso guidato da piazza Garibaldi, lungo via Farini, e che consente di ripercorrere la storia di questi luoghi sulle tracce del bene più prezioso, l’acqua.

Parma, Galleria delle Fontane, Ph. Parmawelcome.it, CC_BY_NC_SA 3.0
Parma, Galleria delle Fontane, Ph. Parmawelcome.it, CC_BY_NC_SA 3.0

Reggio Emilia

Antica Regium Lepidi | Reggio Emilia

Custodito nella sede di Palazzo Spalletti Trivelli, è l’unico sito archeologico visitabile a Reggio Emilia. Il percorso di visita permette di accedere al cuore pulsante dell’antica città romana di Regium Lepidi, fondata intorno al 175 a. C. dal console Marco Emilio Lepido. In questo luogo si incontravano i due assi principali della città romana: il cardo, corrispondente approssimativamente all’attuale via Roma, e il decumano, la Via Emilia.

Ad una profondità di tre metri e mezzo sotto l’attuale livello della Via Emilia potrai immergerti nella storia di un intero isolato della città, ricostruita attraverso i reperti ritrovati durante gli scavi.
Visite guidate su prenotazione (Info: iat@comune.re.it).

Bologna

Conserva di Valverde | Bologna

Erroneamente conosciuta come Bagni di Mario, la Conserva di Valverde è uno dei luoghi da non perdere della Bologna sotterranea. Si tratta di una cisterna di epoca rinascimentale realizzata per alimentare la Fontana del Nettuno e altre opere idrauliche come l’Orto dei Semplici, che un tempo sorgeva nel punto in cui oggi si trova la biblioteca Salaborsa. La costruzione, formata da una vasca di forma ottagonale, è disposta su due livelli e custodisce anche un altissimo camino completamente ricoperto da incrostazioni calcaree.

Conserva di Valverde, Bologna
Conserva di Valverde, Bologna | Ph. Massimo Brunelli/Amici delle Vie d’Acqua

Salaborsa | Bologna

Per scoprire la storia di Bologna ti basterà andare nella principale biblioteca della città, Salaborsa, a due passi dalla Fontana del Nettuno. Visitando l’area archeologica situata al di sotto della piazza coperta potrai fare un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso varie epoche storiche e relativi reperti: dalla basilica civile dell’antica Bononia alle corti medievali, fino all’orto botanico rinascimentale.


Canali sotterranei | Bologna

Tutti ormai conoscono la finestrella di via Piella, da cui si scorge uno dei tanti canali che scorrono al di sotto della città. Ma forse non tutti sanno che una volta all’anno, in autunno, i canali vengono messi in secca per consentire le necessarie opere di manutenzione idraulica.

Durante questo periodo vengono organizzate delle visite guidate eccezionali che conducono lungo il letto del canale Reno, sia nei suoi tratti coperti che scoperti. Un’occasione unica per conoscere da vicino la storia di Bologna e delle sue acque.


Sorgenti termali | Porretta Terme

Le sorgenti termali sulfuree della Puzzola a Porretta Terme risalgono ad oltre 60 milioni di anni fa, e tutt’oggi sono accessibili tramite visita guidata. Percorrendo i cunicoli scavati nella roccia nella seconda metà dell’800, potrai ammirare gli strati rocciosi dai quali sgorgano le preziose acque termali, oltre ad alcuni affioramenti di quarzo, piccole stalattiti, strati di carbone semi-cristallizzato e persino un piccolo laghetto sotterraneo.

Ravenna

Cripta di S. Francesco – Basilica di San Francesco | Ravenna

La cripta della basilica di San Francesco (Ravenna)
La cripta della basilica di San Francesco (Ravenna) |Ph. Nicola Strocchi, Archivio Fotografico Comune di Ravenna

Risalente alla metà del V secolo d.C., la Basilica di San Francesco sorge nel cuore di Ravenna e custodisce al suo interno una meravigliosa cripta del X secolo. La particolarità di questo ambiente è il suo essere costantemente sommerso dall’acqua, che lascia però intravedere i frammenti a mosaico del pavimento originario.


Domus dei tappeti di Pietra | Ravenna

Collocata all’interno della settecentesca Chiesa di Santa Eufemia, questo importante sito archeologico è formato da un vasto ambiente sotterraneo situato a circa 3 metri sotto il livello stradale. Al suo interno troverai 14 ambienti pavimentati con mosaici policromi e marmi appartenenti ad un edificio privato bizantino del V-VI secolo. Qui potrai apprezzare splendidi mosaici decorati con elementi geometrici, floreali e figurativi.

Rimini

Domus del Chirurgo | Rimini

Rimini, Domus del Chirurgo Ph. Malcangi Valentina via shutterstock solo uso editoriale
Rimini, Domus del Chirurgo | Ph. Malcangi Valentina via Shutterstock (solo uso editoriale)

Un’antica domus romana risalente al II secolo d.C. di circa 700 mq nel centro storico di Rimini. La Domus del Chirurgo conserva i resti di una abitazione tardo imperiale, ma anche tracce di un insediamento altomedievale e di un grande sepolcreto, evidenziando una notevole stratificazione storica. Dagli oltre 150 strumenti chirurgici ritrovati è emerso che il padrone di casa, Eutyches, fosse un medico militare.


Museo Sulphur | Perticara

Esempio significativo di archeologia industriale, Sulphur, il Museo Storico Minerario di Perticara, è ospitato nei moderni ed affascinanti spazi dell’ex Cantiere Sulfureo Certino. Il fascino del sottosuolo è racchiuso in un percorso museale suggestivo e appassionante dove approfondire i temi della mineralogia e della geologia, che pone particolare attenzione ai secoli di attività mineraria svoltasi a Perticara fino al 1964.

Grotte

Grotta di Onferno (Gemmano, Rimini)
Gemmano (RN), Grotta di Onferno

Sono diversi i luoghi in cui è possibile scendere tra i meandri della terra: ci riferiamo alle grotte cosiddette turistiche, ovvero accessibili a tutti purché accompagnati da guide speleologiche. Un mondo straordinario fatto di cavità lunghe chilometri, e in alcuni casi profonde più di 200 metri, con corsi d’acqua, gallerie, pozzi, cunicoli, tracce umane impensabili e fossili antichi anche 5 milioni di anni. Qualche esempio? Le grotte bolognesi della Spipola e del Farneto, quelle ravennati del Re Tiberio e della Tanaccia, le Grotte di Onferno e le tufacee di Santarcangelo di Romagna del riminese.

Trattandosi di un elenco frutto di una nostra ricerca siamo consapevoli che non può essere esaustivo: se conosci o hai visitato altri luoghi dove scoprire l’Emilia Romagna sotterranea ti invitiamo a segnalarceli con un commento (meglio se accompagnato da foto…), grazie!

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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Questo articolo ha 3 commenti

  • Giuliana

    Interessantissimo questo articolo su Emilia Romagna sotterranea, di cui non sapevo. Mi ha colpito molto la parte che riguarda Reggio Emilia, da via Roma, perchè al civico 10 hanno sempre abitato i miei nonni materni, quindi conosco perfettamente la zona. Secondo me, proprio solo a naso, palazzo Spalletti Trivelli, venendo dalla via Emilia, poco prima dei miei nonni, dovrebbe corrispondere a quella che era la sede storica della Banca Agricola Commerciale di Reggio Emilia, fondata da un certo dottor Mario Zuccoli, che poi aveva sposato una zia di mia madre, sorella della nonna; potrebbe aver giocato la vicinanza tra la casa e l’Istituto di credito… La banca adesso si chiama Credito Emiliano e da quando è appunto cambiata la denominazione l’abbiamo anche qui a Roma, dove risiedo, ma tutti della mia famiglia, antenati compresi, siamo nati in Emilia Romagna, gioco in casa!! Sono stata sommersa da ricordi di un’epoca veramente felice, una grandissima emozione. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato a questa ricerca.

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