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Bologna sotterranea

di /// Giugno 19, 2022
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L’odierna vista dall’alto di Bologna non lascia presagire quanto il sottosuolo nasconda tra le trame dei suoi palazzi secolari.

Eppure sotto le strade e le piazze della città, percorse ogni giorno da migliaia di persone, si cela un patrimonio storico e archeologico che solo in parte riusciamo a percepire.

Tutto è finito sepolto dall’inesorabile scorrere del tempo. Qualcosa però è ancora possibile scovare camminando per il centro storico ma soprattutto inoltrandosi nei suoi sotterranei.

Torrente Aposa

Nei sotterranei di Bologna - Il torrente Aposa | Foto © GianMarco Borgia via fotocommunity.it Il torrente Aposa | Foto © GianMarco Borgia, via fotocommunity.it

L’itinerario al momento non è percorribile

Lo scorsero gli etruschi, i celti e i romani e su di lui edificarono la loro città. Oggi gli abitanti di Bologna lo conoscono per nome, lo hanno studiato a scuola ma in pochi lo hanno visto veramente.

Perché la storia del torrente Aposa, l’unico percorso naturale della capitale felsinea, è un racconto che si cela nel sottosuolo dell’abitato, frutto di un graduale interramento iniziato già a partire dalla fine del XV secolo.

Prima di allora, insieme ai canali artificiali Savena (1176) e Reno (1191), aveva segnato la fortuna industriale e commerciale di Bologna, soprattutto nel campo tessile, divenendo parte integrante della vita cittadina.

A partire dal Cinquecento, per motivi di salute pubblica ma anche per guadagnare nuovi spazi da edificare, i canali e lo stesso torrente iniziarono a essere sormontati da ponti e coperture artificiali fino a scomparire attorno agli inizi del XX secolo.

Ma come si sa la storia è un ciclo che si ripete, e dopo aver fatto di tutto per celarlo dalle memorie geografiche locali, un’azione di bonifica condotta tra il 1997 e il 2000 è riuscita a ripristinare l’antico percorso del torrente, ormai però rilegato nel sottosuolo della città.

Due entrate, una in piazza Minghetti e l’altra in piazza San Martino, oggi permettono l’ingresso al fiume sotterraneo (al momento le visite sono sospese): un percorso guidato tra le fondamenta di Bologna dal fascino immenso e suggestivo.

Lungo l’itinerario si incontrano stili e tecniche costruttive diverse, nonché resti delle differenti epoche storiche della città: tratti delle antiche mura del IV secolo d.C., resti di un lavatoio medievale e, in corrispondenza delle Due Torri ma ben otto metri al di sotto, le tracce dell’intradosso di un ponte romano che proprio in questo punto permetteva alla via Emilia di oltrepassare l’Aposa e uscire dalla città.

La Finestra di Via Piella

Il Canale delle Moline | Foto di Sergio da http://hdrcreme.com/photos/26811-canale-delle-moline Il Canale delle Moline | Foto © Sergio, via Hdrcreme

A pochi passi dal grande asse di via Indipendenza, troviamo la nota finestra di via Piella affacciata su un tratto del Canale delle Moline, miracolosamente scampato alle tombature attuate tra gli anni ’30 e ’50 del Novecento.

Uno sguardo aperto sulla storia della città che ci riporta alla memoria come Bologna dovesse apparire durante il periodo medievale e rinascimentale, tagliata da corsi e canali d’acqua.

Conserva di Valverde (Bagni di Mario)

Conserva di Valverde, Bologna

Conserva di Valverde, Bologna | Foto © Massimo Brunelli/Amici delle Vie d’Acqua

Ci troviamo a sud della città fuori da Porta Mamolo e per la precisione lungo la piccola via dei Bagni di Mario. Erroneamente intrepretato come un complesso termale, questa struttura fu realizzata nel 1563 da Tommaso Laureti con un unico obiettivo: alimentare d’acqua pulita la fontana del Nettuno donata alla città dal cardinale Donato Cerisi per celebrare il papato di Pio IV de’ Medici (1499-1565).

Ciò che oggi potete vedere è un grande ambiente ottagonale realizzato in mattoni che al tempo raccoglieva le acque drenate da quattro diverse gallerie provenienti dalle colline per purificarla grazie a un sistema di vasche di decantazione; un complesso di condotte permetteva poi di portare l’acqua fino alla base del Nettuno.

Da poco è nuovamente visitabile (prenota il tuo tour) grazie a un progetto di restauro che ha riportato il complesso all’antico splendore.

Gli scavi archeologici di Sala Borsa

Scavi Archeologici di Sala Borsa Scavi Archeologici di Sala Borsa

Un pavimento in vetro separa il presente dal passato. Ci troviamo all’interno di Sala Borsa, uno dei centri bibliotecari più attivi e importanti d’Italia, ospitato all’interno di Palazzo d’Accursio, sede storica del Comune di Bologna.

Sotto i nostri piedi la storia della città emerge con prepotenza e ci spinge ad avvicinare lo sguardo e acuire l’attenzione.

Ogni giorno gruppi di visitatori vengono condotti in profondità, metro dopo metro, alla scoperta della stratificazione millenaria del cuore della città, in un viaggio a ritroso che dai giorni nostri ci conduce fino al VII sec. a.C.

I Rifugi antiaereo

Rifugio antiaereo del Pincio
Rifugio antiaereo del Pincio | Foto © Massimo Brunelli/Amici delle Vie d’Acqua

Il sovrapporsi senza soluzione di continuità di stratificazioni ha fatto in modo che Bologna abbia sviluppato nei secoli diverse architetture urbane sotterranee.

Tra canali, vecchi ritrovamenti archeologici e fiumi tombati, un posto di rilievo lo hanno anche strutture ipogee legate alla Seconda Guerra Mondiale come rifugi, ricoveri, depositi e quant’altro, realizzati tra la fine del ’42 e gli inizi del ’44, e molto spesso ricavati da strutture preesistenti.

Tra questi si ricordano il rifugio del Pincio (al di sotto del parco de La Montagnola), il Rifugio Antiaereo di Villa Spada e quello al di sotto del Giardino del Guasto in via delle Belle Arti.
Per avere un quadro generale: www.amicidelleacque.org/rifugi-antiaerei/


Per avere maggiori informazioni e scoprire quali sono i percorsi attivi nel sottosuolo di Bologna, si rimanda a:

Autore

Davide Marino

Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi

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Questo articolo ha 8 commenti

    • Davide Marino

      Buongiorno Michela, alla fine dell’articolo trovi tutte le informazioni sui percorsi attivi a Bologna in questo momento. Te li riporto qui per velocità:
      > Bologna Welcome: http://www.bolognawelcome.com
      > Associazione Amici delle Vie d’acqua e dei sotterranei di Bologna: http://www.amicidelleacque.org
      > Associazione Succede solo a Bologna: http://www.succedesoloabologna.it
      > Associazione Vitruvio: http://www.vitruvio.emr.it
      > Bologna Wellness delle Acque: http://bolognawellnessdelleacque.it
      Spero di esserti stato d’aiuto
      Davide | staff #inEmiliaRomagna

      • silvia gianni

        carissimo davide,
        scrivo da parte di Canali di Bologna, è possibile inserire anche la nostra realtà?

        Ogni anno, per circa tre settimane, viene eseguita la secca manutentiva del sistema dei canali cittadini, ovvero l’interruzione dell’alimentazione delle antiche vie d’acqua della città di Bologna per poter realizzare i lavori di manutenzione utili per far fronte alle necessità determinate dalle piogge e nevicate del periodo invernale.

        Con la mancanza d’acqua nel Canale di Reno, Canali di Bologna coglie l’occasione per organizzare delle visite guidate nei sotterranei di Bologna. Attraverso questi percorsi, saranno illustrati ai visitatori gli angoli inesplorati del canale nel cuore di Bologna con partenza dalla Centrale Idroelettrica del Cavaticcio fino ad arrivare al Guazzatoio di via Augusto Righi.
        I fondi ricavati grazie a questo ciclo di visite sono reinvestiti da Canali di Bologna a favore di progetti di valorizzazione che cambiano con cadenza periodica. Negli ultimi anni i fondi raccolti sono stati destinati al Progetto di illuminazione e di valorizzazione notturna del Canale di Reno nel tratto scoperto tra Via de’ Malcontenti e Via Oberdan.

        • Davide Marino

          Buon pomeriggio Silvia, innanzitutto mi scuso per il ritardo nella risposta. Non ci sono scuse!
          Ho letto con interesse il tuo messaggio e la cosa devo ammettere mi interessa molto.
          Ti chiedo gentilmente di inviarmi qualche informazione più dettagliata sulla vostra realtà all’indirizzo di posta inemiliaromagna@aptservizi.com (nell’oggetto inserisci che è un’email rivolta alla mia attenzione)
          Sarà mia cura nei prossimi giorni aggiornare il testo dell’articolo
          Grazie mille e a presto
          Davide

  • Orietta miolato

    Oggi pomeriggio giorno 11 giugno alle ore 16.30 ho partecipato alla visita di Bologna sotterranea.L’unica cosa che la guida ci ha fatto vedere,sono stati gli scavi sotto il salone della borsa,durante la cui visita la guida ci ha inondati di notizie pertinenti.Dopo di che siamo risaliti in superficie e dopo una visita alla cripta,il gruppo si è sciolto.Ho chiesto alla guida come mai la Bologna sotterranea fosse tutta lì, e non come da voi ,pomposamente pubblicizzata con foto dei sotterranei.La guida mi ha risposto che dal dopo covid i sotterranei non fossero più disponibili per il tour.Visto ciò che avevate pubblicizzato e ciò che in realtà è visitabile,posso affermare che mi sento presa in giro,e se non voglio parlare di truffa,posso certamente affermare che siete stati maliziosamente inesatti.Non mi avete fatto vedere ciò che promettete e questo vi espone ad una pessima figura e scarsa affidabilità. Sarà mia cura,tramite i social a farvi la pubblicità che meritate.Se non sapete fare il vostro lavoro seriamente,cambiate mestiere ed andate a vendere le patate.
    A mai più con voi.
    Miolato Orietta

    • Davide Marino

      Mia risposta: Buongiorno Orietta, ci dispiace per il suo disappunto ma l’articolo qui di sopra non cerca certo di vendere alcun percorso.
      Si tratta di un pezzo, dal taglio verticale, che intende approfondire alcuni aspetti poco noti di Bologna. Vuole infatti raccontare come la città abbia avuto nel corso della sua storia un sviluppo stratificato che ancora oggi può essere letto nel suo sottosuolo.
      Non sappiamo con chi lei abbia svolto il percorso guidato, ma le assicuro che noi come redazione non organizziamo, sponsorizziamo e vendiamo percorsi guidati di alcun tipo.
      Come può leggere alla fine dell’articolo, abbiamo riportato la dicitura: “Per avere maggiori informazioni e scoprire quali sono i percorsi attivi nel sottosuolo di Bologna, si rimanda a…”
      Cordialmente,
      Davide | staff #inEmiliaRomagna

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