In Emilia-Romagna, il Barocco ha lasciato un’eredità di grande fascino, fatta di chiese spettacolari, oratori decorati e palazzi che raccontano il gusto e la spiritualità del Seicento.
Ogni città ha interpretato a proprio modo lo stile barocco, mescolando fede, arte e desiderio di stupire.
Un viaggio lungo la Via Emilia alla scoperta del lato barocco delle città d’arte emiliano-romagnole permette di ammirare un patrimonio ricco di capolavori e atmosfere suggestive, dove bellezza ed emozione si fondono.

Bologna, Basilica di San Domenico, Cappella del Rosario Ph. Zairon via wiki

Bologna, Basilica di San Paolo Maggiore, Interno Ph. Zairon via wiki

Bologna, Portico e Basilica di San Luca Ph. Maurizio Moro5153 via wiki

Modena, Palazzo Ducale, Facciata Ph. Zairon via wiki

Sassuolo, Palazzo Ducale, Salone delle Guardie Ph. Parma1983 via wiki

Parma, Basilica della Steccata, Cupola con l'Assunzione di Maria Ph. Livioandronico2013 via wiki

Parma, Teatro Farnese Ph. www.bestofcinqueterre.com via wiki

Piacenza, Palazzo Farnese Ph. Marcotrabacchi via wiki

Reggio Emilia, Basilica di Santa Maria della Ghiara, Cupola Centrale Ph. Zairon via wiki
Barocco a Bologna e Modena
Bologna è la città dove il Barocco trova forse la sua espressione più completa.
Le chiese, i palazzi e gli oratori del Seicento raccontano una stagione di intensa creatività e spiritualità.
La Basilica di San Paolo Maggiore, costruita a partire dal 1606, è il punto di partenza ideale: il suo interno ospita affreschi di Ludovico Carracci, Guercino, Lucio Massari e Cavedoni, che creano un insieme armonioso e vibrante. Poco distante, l’Oratorio di San Filippo Neri affascina per la sua architettura raffinata e gli affreschi di Giovanni Battista Caccioli.
Nel centro storico si trovano anche la Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano, con le sue navate ornate da opere di Ludovico Carracci, Ubaldo Gandolfi e Francesco Albani, e l’Oratorio di San Giovanni Battista dei Fiorentini, ricco di stucchi dorati e decorazioni preziose.
La Chiesa di San Domenico, con la scenografica cappella del Rosario, e Palazzo Davia Bargellini, uno degli esempi più belli di architettura barocca civile con opere di artisti come Algardi, i Carracci, il Guercino e Guido Reni, completano il percorso tra fede e bellezza.
Fuori dal centro, il Santuario di San Luca con il suo lunghissimo portico perfettamente integrato nel paesaggio collinare e l’Arco del Meloncello, progettato da Carlo Francesco Dotti, offre una delle immagini più iconiche del Barocco bolognese.
Chi ama la pittura non può mancare una visita alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, dove è custodito un importante nucleo di opere barocche che documentano l’attività dell’Accademia degli Incamminati, fondata dai Carracci, e dei grandi maestri come Guido Reni, Guercino e Domenichino.
A Modena e dintorni, il Barocco risplende nei palazzi ducali voluti dagli Este.
Il Palazzo Ducale di Modena, con il suo scalone monumentale e le sale affrescate da Marcantonio Franceschini, è un capolavoro di eleganza e potere.
A pochi chilometri, il Palazzo Ducale di Sassuolo unisce la raffinatezza delle residenze estensi a un’atmosfera fiabesca, tra fontane, giardini e affreschi realizzati da artisti come il francese Jean Boulanger.
Nelle Gallerie Estensi di Modena, infine, si trova una collezione di dipinti barocchi che raccontano la ricchezza artistica del periodo, con opere di Guido Reni, Guercino, Carlo Cignani ed Elisabetta Sirani.
Barocco in Emilia
A Piacenza, la magnificenza del Seicento si riflette nel Palazzo Farnese, che conserva i celebri Fasti Farnesiani e l’appartamento dorato della Duchessa, oltre all’Oratorio S. Cristoforo del XVII secolo. Ma il vero simbolo del Barocco piacentino è la cupola del Duomo, affrescata da Guercino: una visione di luce e movimento che lascia senza fiato.
A Parma, il Barocco incontra la scena: il Teatro Farnese, interamente in legno, è uno dei teatri storici più belli d’Europa e rappresenta perfettamente l’unione tra architettura e spettacolo.
Sempre a Parma, la Basilica della Steccata conserva decorazioni e affreschi in piena sintonia con la sensibilità seicentesca.
A Reggio Emilia, la stagione barocca ha lasciato segni evidenti nella Basilica della Ghiara, con i suoi interni luminosi e ricchi di decorazioni, e nella Basilica di San Prospero, dove la fede si esprime con forme teatrali e coinvolgenti.
Barocco in Romagna
Anche la Romagna conserva un ricco patrimonio barocco, dove spiritualità e arte si fondono in scenografie delicate e coinvolgenti.
A Ferrara, il linguaggio barocco è più sobrio ma non meno elegante: gli interni della Cattedrale di San Giorgio raccontano un gusto più misurato, ma sempre raffinato.
Non lontano, a Cento, città natale di Guercino, la Pinacoteca Civica custodisce la più grande collezione delle sue opere, celebrando il maestro che meglio ha saputo interpretare la luce e l’emozione del Barocco emiliano.
A Ravenna, il Duomo e la Basilica di Santa Maria in Porto si rinnovano tra Seicento e Settecento con interni luminosi e decorazioni in stucco.
A Faenza, la Cattedrale di San Pietro Apostolo e la Chiesa di Santa Maria ad Nives sono esempi di un Barocco più raccolto, ma sempre ricco di dettagli decorativi.
A Forlì, la Chiesa del Suffragio, affacciata su Piazza Saffi, colpisce per la facciata dinamica e gli interni ricchi di stucchi e marmi. Poco distante, la Chiesa di San Filippo Neri racconta il fervore religioso e l’eleganza del Seicento.
A Cesena, la Chiesa di San Domenico e la Cattedrale di San Giovanni Battista conservano cappelle e altari barocchi che testimoniano la diffusione dello stile in città.
A Rimini, infine, la Chiesa di Sant’Agostino e la Chiesa di San Bernardino conservano cappelle e tele del periodo, offrendo un suggestivo spaccato dell’arte sacra barocca sulla costa adriatica.
Un motivo in più
Gli amanti del Barocco nel 2026 hanno un motivo in più che visitare l’Emilia-Romagna: il Museo Civico San Domenico di Forlì dedica a questo movimento una grande mostra dal titolo “Barocco. Il gran teatro delle idee” (21 febbraio – 28 giugno 2026), un percorso di 200 quadri che si snoda tra opere di maestri come Diego Velazquez, Pietro da Cortona, Giovan Battista Gaulli, Salvator Rosa, Artemisia Gentileschi fino ai più recenti artisti quali: Luciano Fontana, Giorgio De Chirico e Francis Bacon, che da questo movimento si fecero ispirare. Ad affiancarli, i grandi esponenti del Barocco emiliano-romagnolo come Guercino, Cagnacci, Guido Reni.
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