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7 biblioteche storiche da non perdere in Emilia-Romagna

di /// Novembre 23, 2023
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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L’Emilia-Romagna, terra ricca di storia, cultura e bellezze architettoniche, è un vero paradiso per gli amanti della conoscenza e della letteratura.

Tra le sue gemme nascoste spiccano le biblioteche storiche che, con un patrimonio stimato di più di ventuno milioni di documenti, conservano le tracce di una memoria preziosa.

Volute da mecenati della cultura e decorate come opere d’arte, conservano al loro interno una vasta gamma di documenti, manoscritti, libri antichi e materiali specializzati.

Tre queste ne abbiamo scelte 7, per le quali vi consigliamo assolutamente una visita. Avrete così la possibilità di trascorrere un po’ di tempo circondati dalla “grande bellezza” di questi luoghi, inebriati dall’odore della carta stampata degli antichi tomi, che aspettano solo di essere aperti e riscoperti.

Biblioteca Palatina (Parma)

Parma (PR), Biblioteca Palatina (Sala Maria Luigia)
Parma (PR), Biblioteca Palatina (Sala Maria Luigia) | Credit: Ministero della Cultura

All’interno dell’imponente Palazzo della Pilotta, proprio nel cuore di Parma, risalendo lo Scalone Imperiale, potrete accedere nelle maestose sale della Biblioteca Palatina.

Fondata nel 1761 dal duca Filippo di Borbone, la biblioteca vanta un patrimonio bibliografico eccezionale, con oltre 700.000 volumi, manoscritti, incunaboli e stampe, e ben 4 sezioni espositive: Galleria Petitot, Salone Maria Luigia, Sala Dante e Sala De Rossi.

Un aspetto particolarmente affascinante di questo complesso è la sua vocazione inclusiva. Oltre a essere un luogo di studio e ricerca, la biblioteca è infatti aperta al pubblico, offrendo a tutti l’opportunità di esplorare il suo ricco patrimonio.

Biblioteca Estense (Modena)

Modena (MO), Biblioteca Estense Universitaria
Modena (MO), Biblioteca Estense Universitaria | Credit: Ministero della Cultura

Nata con la famiglia ducale, la collezione libraria degli Estensi ne ha sempre seguito le vicende. In origine era situata a Ferrara, poi nel 1598 fu spostata a Modena con il trasferimento della capitale della dinastia d’Este.

Dopo l’Unità d’Italia, la Biblioteca Estense si fuse con quella Universitaria, che portava in dote un’importante raccolta di testi filosofici, giuridici e scientifici: nacque così l’attuale Biblioteca Estense Universitaria, ospitata oggi all’interno del Palazzo dei Musei di Modena.

Il complesso vanta una collezione straordinaria di manoscritti, incunaboli, libri antichi e opere rare. Il suo patrimonio librario è vasto e variegato e spazia dalla filosofia alla scienza, dalla letteratura alla storia dell’arte. Ogni scaffale racconta una storia, ogni pagina custodisce sapere e segreti accumulati nei secoli.

Passeggiando tra le sue scansie, i visitatori possono ammirare antichi atlanti e carte geografiche, immergersi nelle opere degli illuministi e degli umanisti che hanno plasmato il pensiero europeo.

Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio (Bologna)

Bologna, Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio
Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio | Credit: RossHelen, via Shutterstock (solo per uso editoriale)

La Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio a Bologna è un’altra tappa imperdibile.

L’Archiginnasio è un edificio storico straordinario, costruito nel 1562 per ospitare l’antica Università di Bologna. Oggi è custode di questo patrimonio storico e offre ai visitatori un’opportunità unica di immergersi nella cultura e nell’arte della città.

Gli affreschi e gli arredi in legno, oltre che gli stemmi araldici sui muri (sono circa 6.000!), rendono l’ambiente ancora più affascinante, trasportando i visitatori indietro nel tempo mentre esplorano le pagine di libri qui conservati.

I soffitti alti e le finestre ornate aggiungono un tocco di grandiosità a questo spazio, creando un’atmosfera che ispira la concentrazione e il rispetto per la conoscenza.

Tra le numerose pregiatissime opere conservate, spiccano le edizioni antiche e i manoscritti originali di alcuni dei più grandi pensatori e scrittori italiani, contribuendo a fare della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio un santuario di conoscenza e cultura che rende omaggio al passato glorioso di Bologna

Biblioteca Ariostea (Ferrara)

Ferrara (FE), Biblioteca Estense
Ferrara (FE), Biblioteca Estense | Credit: EmiliaRomagnaCultura.it

La Biblioteca Ariostea a Ferrara prende il nome dal grande poeta Ludovico Ariosto, autore dell’epica “Orlando Furioso” e nativo di qui.

Fondata nel 1452 come Biblioteca Comunale, è uno dei luoghi culturali più importanti della città e offre una vasta gamma di servizi e risorse per gli appassionati di lettura, studenti e ricercatori.

Oltre alle opere di Ariosto, custodisce una vasta collezione di manoscritti, libri antichi e mappe che narrano la storia della città e della regione circostante.

Biblioteca Malatestiana (Cesena)

Cesena (FC), Biblioteca Malatestiana
Cesena (FC), Biblioteca Malatestiana | Credit: Marco Boschetti

Costruita a metà del 1400, la Biblioteca Malatestiana a Cesena è la prima biblioteca civica d’Italia e anche d’Europa, nonché l’unica biblioteca di origine monastica giunta sino ai giorni nostri in perfetto stato di conservazione.

Con i suoi 250.000 tomi, la Malatestiana è il perfetto lascito dei frati Francescani, omaggiati dall’allora signore di Cesena Domenico Malatesta (detto Malatesta Novello), principale artefice dell’edificazione di questa splendida libreria.

Dal 2005 la biblioteca è entrata a far parte del Patrimonio UNESCO, in quanto riconosciuta tra i luoghi che conservano la Memoria del Mondo.

Biblioteca Classense (Ravenna)

Ravenna (RA), Biblioteca Classense
Ravenna (RA), Biblioteca Classense | Credit: Archivio Fotografico Comune di Ravenna

Ospitata all’interno di un monastero camaldolese eretto a partire dal 1512, la Biblioteca Classense di Ravenna è una tra le venti istituzioni librarie più grandi e importanti d’Italia.

Il complesso è considerato un vero e proprio gioiello architettonico e artistico tanto da richiamare ogni anno centinaia di visitatori curiosi di ammirarne gli spazi e i tesori conservati.

Oggi la biblioteca è uno spazio dinamico aperto al pubblico, punto di riferimento per studenti e studiosi ma anche per appassionati di arte e cultura in generale, dotata di un patrimonio librario antico, moderno e contemporaneo unico.

Da non perdere la visita alla Sala Dantesca e l’Aula Magna (al momento in corso di restauro).

Biblioteca Gambalunga (Rimini)

Rimini (RN), Biblioteca Gambalunga, Rimini
Rimini (RN), Biblioteca Gambalunga, Rimini | Credit: Ivan Ciappelloni

Nata nel 1619 dal generoso lascito del riminese Alessandro Gambalunga, la Biblioteca Gambalunga sorge ancora nel centro della bella Rimini, con una collezione di oltre 400.000 volumi, tra cui rarità bibliografiche, manoscritti e incunaboli. È stata la prima biblioteca pubblica in Italia, aperta cioè a tutti i cittadini.

Le scansie in noce posizionate nelle seicentesche sale creano un perfetto ambiente di studio e consultazione, che vi farà innamorare della lettura in tutte le sue espressioni.

Immersa nel verde del suo giardino interno, la biblioteca offre un rifugio silenzioso dal trambusto cittadino. Il suo cortile è infatti un luogo ideale per rilassarsi con un libro, ammirare le sculture che lo adornano o partecipare a eventi culturali all’aperto.

Autore

Davide Marino

Nasce come archeologo ma finisce per fare altro. Razionale ma non metodico, lento e appassionato. Un giovane entusiasta dai capelli grigi

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