Una nuova forma di ospitalità in continua crescita nella nostra regione: le aziende agricole WWOOF.
L’organizzazione WWOOF, World Wide Opportunities Organic Farms, nasce negli anni ’70 in Inghilterra con lo scopo di diffondere, attraverso lo scambio, un modello di vita sostenibile. Oggi è diventato un modo di viaggiare molto diffuso in tutto il mondo e un mezzo per avvicinare i turisti al territorio e le comunità locali.
Il Wwoof, in breve, offre la possibilità di conoscere la vita rurale di un paese vivendo presso una fattoria, condividendo ogni momento della quotidianità con la gente del posto; in cambio del lavoro volontario, concentrato maggiormente in agricoltura, si è ricambiati con vitto e alloggio. È quindi un’ottima esperienza per tutti coloro che abbiano voglia di riavvicinarsi alla natura e scoprire i prodotti locali di un territorio seguendone i ritmi e i tempi attraverso attività come la semina, la raccolta e la mietitura.
I compiti all’interno di una fattoria sono molto vari: oltre alle tipiche attività agricole, i lavoratori wwoofer possono essere coinvolti nella produzione di marmellate, pane, olio e vino entrando a far parte di una realtà agreste strettamente legata al territorio.
Ma cerchiamo di vedere come funziona.
Da una parte troviamo l’azienda agricola o hosting farm che tramite il pagamento di una quota annuale si iscrive all’associazione e fornisce una breve descrizione della fattoria e del tipo di alloggio offerto. Dall’altra, il volontario, detto wwoofer, si iscrive all’associazione pagando una quota annuale (25 euro) che gli fornisce l’accesso alle descrizioni delle aziende ed i relativi contatti. Il wwoofer può quindi scegliere a seconda dei suoi interessi che azienda contattare per richiedere ospitalità.
In Italia, la Wwoof è un’associazione di volontariato a cui hanno aderito circa 580 strutture agricole di piccole e medie dimensioni, principalmente biologiche e biodinamiche. In Emilia Romagna se ne registrano almeno 70 sparse per tutto il territorio con un’elevata concentrazione nelle province di Modena e Bologna.
Se volete provare un’esperienza da wwoofers nella nostra regione vi troverete davanti ad una scelta incredibilmente vasta: potrete imparare a fare il formaggio, a coltivare la verdura , diventare esperti apicoltori nell’azienda agricola a Mondaino (RN) o viticoltori a Monteveglio (BO), scoprire tutti i segreti delle erbe medicinali nella fattoria in Valtrebbia (PC) o realizzare oggetti artigianali utilizzando la lavanda (BO).
Viaggiare come wwoofer è un’esperienza incredibile, capace di offrire un’immersione totale nella comunità locale. Tutto ciò che richiede l’associazione Wwoof è rispetto da parte dei volontari e accoglienza da parte di chi ospita. Le aziende wwoof nella nostra regione sono pronte ad accogliere anche gli stranieri; basta dare un’occhiata alla descrizione della loro fattoria in cui sono spesso indicate anche le lingue parlate.
Infine, vi rimandiamo al sito del WWOOF Italia dove potrete trovare il regolamento, i principi su cui si basa l’associazione e le modalità di iscrizione. Augurandovi buon viaggio, vi lasciamo con un video per raccontarvi in immagini l’esperienza da Wwoofer.
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ardiana
Per un’azienda agricola che vuole ospitare gli obblighi nei confronti degli lavoratori ospiti sono da equiparare a quelli dei lavoratori normali? visite mediche, contributi, assicurazioni varie. Grazie
Elisa Mazzini
Ciao Ardiana,
ti consigliamo di chiedere direttamente all’associazione WWOOF https://www.wwoof.it/it/
Alessandra Orsini
Buonasera, sono Aledsandra, chiedo se possibile conoscere i recapiti delle fattorie WWOOF della Emilia Romagna .Grazie mille. Cordiali saluti
Celestina Paglia
Ciao Alessandra, le strutture associate a Wwoof #inEmiliaRomagna le trovi qui