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Tre valichi suggestivi dell’Appennino Emiliano

di /// Agosto 1, 2022
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Tornanti, salite e panorami straordinari tra i valichi più suggestivi consigliati da Visit Emilia agli escursionisti su due, quattro o zero ruote.

Anche se suggeriscono l’immagine di lunghe camminate nella natura, i “passi” disseminati nell’area emiliana dell’Appennino sono in realtà mete rinomate soprattutto per chi si alza sui pedali e chi sa dosare con maestria il gas delle due ruote.

Ecco un consiglio da Visit Emilia per chi è affascinato dall’idea di dedicare un fine settimana alla scoperta di strade, itinerari e luoghi d’alta quota nel cuore del triangolo turistico compreso tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia.

Passo Santa Barbara (Piacenza)

Dire che tutte le strade portano a Passo Santa Barbara non è esagerato.

Alla statua dell’Angelone si può arrivare da tre versanti, percorrendo itinerari che conducono a quella che, tra i patiti di bici e motocicletta, è considerata all’unanimità una delle più suggestive salite del piacentino.

Un’alternanza di tratti agevoli e strappi impegnativi caratterizza l’ascesa da Perino, mentre un paesaggio dai contorni morbidi si tuffa nel bosco seguendo il tragitto da Pradovera.

Anche da Bobbio, a una partenza piuttosto facile segue un rapido aumento della pendenza, che arriva fino al 17%.

In questo caso, l’arrivo non è Passo Santa Barbara ma la vicina Sella dei Generali, splendido alpeggio che stupisce per una natura dal fascino alpino, apparentemente fuori contesto nel mezzo dell’Appennino.

Chi passa da Grazzano Visconti si immerge nell’affascinante cultura che prende vita tra le mura delle principali attrazioni, come il Castello e la Cortevecchia.

Passeggiando per il paese numerose chiese costeggiano le strade e il fruscio delle fontane riempie le piazze.

Per chi desidera fermarsi per un pasto, la torta di patate è la regina indiscussa delle tavole in particolare della Val Nure.

  • Passo Santa Barbara | Foto ©_______m.a.x________, via IG
  • Sella dei Generali | Foto © orsi_andrea, via IG
  • Grazzano Visconti | Foto © bickaflores, via IG
  • Bobbio, Ponte Gobbo | Foto © gianmariacabrini, via IG

Passo Cento Croci (Parma)

Curve, tornanti, salite e discese incastonate in uno scenario naturale che alterna distese verdissime a pietra arenaria.

L’itinerario che conduce a Passo Cento Croci è un percorso molto amato, soprattutto da ciclisti e mototuristi ma anche da famiglie alla ricerca di una meta per una gita in macchina fuori dalle solite rotte.

Circondato dai profumi dell’enogastronomia locale e avvolto dalle leggende della Val di Taro, il tragitto offre molteplici spunti per approfondire il territorio.

Nei dintorni del valico che, a 1055 metri di altezza unisce la provincia de La Spezia con il comune di Albareto, si trovano Tarsogno (con la curiosa costruzione a forma di nave, un tempo adibita a dancing), Bardi e Bedonia, in un crocevia di strade e scavallamenti adatti a escursionisti di ogni livello.

  • Castello di Bardi | Foto © Cesare Soffiantini, via IG
  • Castello di Bardi | Foto © Stefano Chiozza, via IG

Passi di Pradarena e del Cerreto (Reggio Emilia)

La Spalla del Gendarme è l’imponente costruzione della natura che domina le rocce e i boschi caratteristici del panorama di confine tra l’Emilia Romagna e la Toscana che distingue il tragitto tra il Passo di Pradarena e il Passo del Cerreto.

Passo Di Pradarena Ph. @lozamba via Instagram
Passo Di Pradarena | Foto © lozamba, via Instagram

Qui, all’incrocio tra riserve naturali statali e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, le moto e le biciclette costeggiano i magnifici laghi cerretani, di origine glaciale.

Lago Pranda, Cerreto Laghi Ph. @carloalberto.conti via Instagram
Lago Pranda, Cerreto Laghi | Foto © carloalberto.conti, via Instagram

Chi preferisce affidarsi ai piedi può forse godere con calma ancora maggiore dei sentieri che si insinuano nelle foreste per poi sbucare in spettacolari praterie d’alta quota.

Considerato uno dei più belli d’Italia, il Passo del Cerreto offre un panorama straordinario sul Monte Nuda, sulla foce del Secchia e sulla dilagante distesa boschiva che immerge il paesaggio.

In questo luogo mozzafiato è possibile concedersi un pasto gustoso a base di funghi porcini, da assaporare fritti oppure come condimento per le paste fresche.

Autore

Visit Emilia

Destinazione Turistica Emilia
www.visitemilia.com

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