Arte e CulturaArte e Cultura

Il Teatro Galli di Rimini tra passato, presente e futuro

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

SHARE

SHARE

Domenica 28 ottobre riapre in grande stile il Teatro Amintore Galli di Rimini; nell’attesa di questo desiderato ritorno, vi raccontiamo la nascita e le vicende che hanno coinvolto un luogo simbolo della città dall’Ottocento ad oggi, e oltre.

Storia del Teatro Galli


La nostra storia parte il 15 maggio 1841, quando Luigi Poletti di Modena, illustre architetto legato alla scuola neoclassica purista romana, viene incaricato del progetto per la realizzazione del Nuovo Teatro di Rimini.
Poletti progetta un teatro all’italiana, ma con alcune significative varianti. In primo luogo ha 4 ordini e 23 palchi ciascuno, caratteristica che lo porta a essere uno dei teatri più grandi d’Italia!
Il teatro, inoltre, non ha un palco reale, ma il primo ordine di palchi è a doppia altezza e supporta giganti colonne corinzie che sostengono direttamente la balaustra del loggione. Affascinanti anche le ampie scale circolari del Foyer, studiate secondo le esigenze di sicurezza e comodità della società del tempo.
Il teatro nel suo insieme è fin da subito riconosciuto come uno dei massimi capolavori di Poletti, assieme alla Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, ed uno degli esempi più significativi del superamento del Neoclassico della prima metà dell’Ottocento.

Nel marzo del 1843, sull’avancorpo dell’antico fabbricato dei Forni settecenteschi affacciato su Piazza della Fontana (l’attuale Piazza Cavour), vengono avviati i lavori di costruzione.
Poletti si avvale delle migliori maestranze per la realizzazione di stucchi e decori, tra cui il pittore Francesco Coghetti a cui viene commissionato il sipario storico raffigurante Cesare che attraversa il Rubicone.

Al termine dei lavori, nell’estate del 1857 il Teatro viene inaugurato, caso unico in Italia, niente meno che dal Grande Maestro Giuseppe Verdi, che presenta una opera nuova, composta appositamente: l’Aroldo.
Nel 1859 il Teatro viene dedicato al Re Vittorio Emanuele II.

Fra il 1916 e il 1923 l’edificio viene lesionato dal terremoto e viene chiuso. Per l’occasione, oltre ai necessari restauri, viene installato l’impianto elettrico, sostituito il lampadario e creata la buca d’orchestra, riducendo la lunghezza del palcoscenico. Nel 1923 il Teatro riapre con l’opera Francesca da Rimini di Zandonai. Per la nuova inaugurazione viene commissionato un secondo sipario raffigurante Paolo e Francesca nell’atto di baciarsi.

Frail 1928 e il 1931 l’architetto Gaspare Rastelli completa il Ridotto (poi Sala Ressi) e la galleria al piano superiore senza seguire il progetto di Poletti, utilizzando stilemi neoclassici. Dal 1930 al 1943 il Teatro vive una fiorente stagione lirica, che si conclude con la pucciniana Madama Butterfly nella primavera del 1943.

Il 28 dicembre 1943, nel corso di un bombardamento aereo, il Teatro è centrato dalle bombe, che provocano il crollo del tetto della sala. Nell’immediato dopoguerra il Teatro viene occupato dai militari prima, e dai riminesi poi, e viene saccheggiato di arredamenti, mobilio e lampadari al fine di utilizzare i materiali per la ricostruzione delle abitazioni distrutte dalla guerra.
Nel 1947 il Teatro, semidistrutto, è dedicato al riminese Amintore Galli, critico musicale e compositore famoso a livello nazionale e mondiale per il successo del suo Inno dei lavoratori (l’inno del partito operaio italiano), con il testo scritto da Filippo Turati.

Nel 1975, viene realizzato il primo restauro dell’avancorpo del Teatro: è rinnovata la pavimentazione degli atri e delle sale laterali, consolidati il piano e il soffitto della Sala Ressi, restaurate le decorazioni e le pitture, impermeabilizzato l’esterno dell’edificio. Nel 1997 si provvede poi al  restauro delle facciate esterne, delle superfici decorate nella Sala delle Colonne e nella Sala Ressi.
Nel 2010, dopo un lungo dibattito culturale, viene approvato il progetto che prevede la  ricostruzione della Sala e del Palcoscenico, e viene così sostituito il progetto che prevedeva la costruzione di un teatro completamente nuovo.

Fra gli anni 2010-2015 viene realizzato un complesso e articolato intervento di restauro, consolidamento e adeguamento funzionale del Foyer, rendendolo in grado di adattarsi alle nuove esigenze. Nel corso dei lavori viene realizzata anche la Sala Balletto a livello del 2° sottotetto, prevista dall’architetto Luigi Poletti ma incompleta dal 1857.
Il 28 marzo 2015 il Foyer viene consegnato alla città per essere utilizzato come contenitore culturale nell’attesa che si concludesse la ricostruzione.

La programmazione del nuovo Teatro Galli


Arriviamo così ai giorni nostri, i giorni della rinascita: questa domenica 28 ottobre 2018, dopo 75 anni, il Teatro Galli tornerà ad alzare il suo sipario con la straordinaria voce di Cecilia Bartoli, mezzosoprano stella della lirica mondiale, che presenterà la sua Cenerentola in forma semiscenica, accompagnata dai Musiciens du Prince.

Sabato 3 novembre sarà poi il turno di una incontrastata star della danza, capace di entusiasmare le platee di tutto il mondo: Roberto Bolle, per la prima volta a Rimini, con un’eccezionale tappa di Roberto Bolle and Friends.

Il programma inaugurale del Teatro Galli si snoderà poi lungo un arco temporale di due mesi, fino alla fine dell’anno.

Tra fine novembre e inizio dicembre la Sagra Musicale Malatestiana, uno dei più antichi e prestigiosi festival musicali italiani, proporrà i suoi appuntamenti all’interno del Galli:
il 10 novembre il concerto-spettacolo La musica è pericolosa di Nicola Piovani;
il 21 e 25  novembre i concerti sinfonici del Coro e dell’Orchestra del Comunale di Bologna diretto da Michele Mariotti;
il 30 novembre e 1 dicembre i concerti sinfonici del Coro e l’Orchestra del Teatro Regio di Torino affidati alla bacchetta di Manlio Benzi;
il 3 e 4 dicembre l’appuntamento con l’étoile del balletto Svetlana Zakharova e il virtuoso del violino Vadim Repin accompagnati dai musicisti dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e da étoiles e ballerini del Teatro Bol’šoj di Mosca e del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.

Il 10 e 11 dicembre protagonista sarà invece la grande opera lirica, con l’allestimento in forma scenica del Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi sotto la direzione di Valery Gergiev.

Da ottobre 2018 a marzo 2019 il Teatro Galli ospiterà anche una ricca Stagione di Prosa con i protagonisti più affermati e autorevoli della scena nazionale: da Peppe e Toni Servillo a Umberto Orsini, da Luisa Ranieri diretta da Luca Zingaretti a Isa Danieli e Giuliana De Sio per citarne solo alcuni.
Dal 2019 saranno invece previsti gli appuntamenti della Stagione di Opera Lirica e di Danza, per offrire un panorama completo su tutte le arti sceniche.

Per il futuro


L’ambizione del Teatro Galli è quello non solo di ospitare sul palcoscenico prestigiosi spettacoli e concerti, ma anche quello di offrire la possibilità a tutti di visitarlo e ammirarlo da vicino, anche al di fuori dell’attività performativa. Dopo l’inaugurazione ufficiale saranno quindi organizzate visite ai vari spazi del teatro, mentre proseguono i lavori di allestimento di un museo multimediale, situato sotto il teatro, che darà la possibilità di vedere, valorizzati e contestualizzati, i reperti archeologici ritrovati durante gli scavi per la ricostruzione.

Tags:


Autore

Elisa Mazzini

Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.

Potrebbe interessarti

Newsletter

Conosci la nostra newsletter?

Ogni primo del mese, una email con contenuti selezionati ed eventi in arrivo.

Iscriviti

Questo articolo ha 3 commenti

  • Giuseppe Fabbri

    Salve, ho letto nell’articolo che nel ’23 sarebbe stato realizzato un nuovo sipario per il teatro Vittorio Emanuele II, con dipinto Paolo e Francesca, tuttavia quello rinvenuto dopo il bombardamento, e conservato anche a San Marino, sarebbe quello originale, con Giulio Cesare… quindi che fine ha fatto quello Dantesco? E’ stato usato solo per la riapertura del ’23? Ci sono immagini?
    Grazie,
    Giuseppe

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *