Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da persone che sono nate, vivono o semplicemente si sono innamorate di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.
Se anche tu vuoi raccontare l’Emilia-Romagna che si vede dalla tua finestra sei benvenuto.
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Provo a rendere il giusto omaggio con le parole e spero di essere perdonata dove la scrittura non arriva, ma certe cose vanno viste, respirate e vissute.
La prima cosa che vi capiterà di notare è che a Bologna c’è un sacco di gente, con tante sfumature di pelle e lingua; sentirete quindi rumori di frenesia e di mercato. Poi arriveranno gli odori, che si accavallano tra i più contrastanti: quelli di città in movimento e quelli dei forni con il loro pane caldo e la mortadella appena tagliata.
Per la vista dovrete piegare il collo in sù e perdere lo sguardo tra km di colonne ed archi che vanno a comporre tra i più lunghi portici che ci siano, ed ancora più in alto vedrete le torri e le statue che dominano la città da qualche anno ormai, e di gente ne hanno vista sicuramente più di noi.
Per quanto riguarda l’udito, c’è una particolare tradizione che solo qui potrete incontrare e che rende Bologna la città “dotta”; qui si esercita il libero pensiero e, a chi non sia famigliare questo concetto, significa che potrete vedere gente comune nella famosa Piazza Maggiore salire su un piccolo sgabello e parlare circondata da persone che la ascolteranno civilmente, fino a quando non poggerà i piedi nuovamente sulla piazza.
A Bologna non troverete solo fame di cibo, anche se qui c’è una delle migliori cucine al mondo; troverete soprattutto fame di sapienza e conoscenza: la prima Università, ancora frequentata da studenti che vengono anche da lontano e che riempiono luoghi come Piazza Verdi, seduti semplicemente a terra con birra, sigaretta, chitarra e una qualche discussione pronta a scatenare gli animi.
Come ogni città italiana che si rispetti, anche Bologna ha le sue chiese, ma visto che le piace esagerare, ne ha sette in una: la Basilica di Santo Stefano.
Questa città si può esplorare da tanti punti di vista e punti geografici: la si può guardare dalla collina di San Luca, con il portico più lungo del mondo, oppure dal fiume chi le scorre sotto e che a volte si può sbriciare quando spunta tra le strade; ma di sicuro la vista che più merita è quella dalla Torre degli Asinelli, che vi permetterà di vedere il disegno della città e distaccarvi dalla sua frenesia, dalle sue discussioni e persino dall’odore della mortadella.
C’è un concetto molto bello e potente qui: la Libertà.
Lo potrete capire dalla diversità dei locali notturni e dei luoghi socialmente impegnati che lasciano alla libera espressione il massimo del riconoscimento. Quindi molto liberamente perdetevi tra le strade di Bologna e preparatevi ad un’esperienza a tutto tondo ed unica.
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