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I luoghi storici dell’Università di Bologna

di /// Settembre 14, 2023
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Oggi vi portiamo a fare una passeggiata tra i principali luoghi di studio e ricerca che nel corso dei secoli hanno reso l’Università di Bologna celebre in tutto il mondo.

Da sempre il mondo universitario ha identificato Bologna come la propria Alma Mater (propr. “madre nutrice”), riconoscimento sancito anche formalmente nel 1988 – in occasione del 900° anniversario dell’UniBo – quando oltre 800 istituzioni provenienti da tutti i continenti hanno sottoscritto la Magna Charta Universitatum Europaeum.

Come molti sapranno, quella di Bologna è l’Università più antica del mondo: la sua origine è stata decisa convenzionalmente nel 1088 da un comitato di storici guidato da Giosuè Carducci.

Bologna dall’alto
Bologna dall’alto | Credit: Steffen Brinkmann, via Wikipedia

Nascita e sviluppo dell’Università di Bologna

L’Istituzione comincia a configurarsi alla fine dell’XI secolo quando maestri di grammatica, retorica e logica iniziano ad applicarsi al diritto.

Nel 1158, con la Costitutio Habita di Federico I, l’Università diventa un luogo in cui la ricerca si sviluppa indipendentemente da ogni altro potere.

Da quel momento Bologna e la sua Università propagano la loro fama in tutta Europa, divenendo meta di ospiti e studiosi illustri come Thomas Becket, Albrecht Dürer, Carlo Borromeo, Torquato Tasso, Carlo GoldoniPico della Mirandola, Leon Battista Alberti e Nicolò Copernico, che tra l’altro vi studia diritto pontificio iniziando nel contempo le proprie osservazioni astronomiche.

Dal XIV secolo alle scuole dei giuristi si affiancano quelle dei cosiddetti “artisti”: gli studiosi di medicina, filosofia, aritmetica, astronomia, logica, retorica e grammatica e dal 1364 viene istituito anche l’insegnamento di teologia.

In questo periodo trascorrono in città alcuni periodi di studio personaggi come Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Guido Guinizelli.

Nel XV secolo si costituiscono gli insegnamenti di greco ed ebraico e nel XVI secolo quelli di “magia naturale”, cioè di scienza sperimentale.

Due figure rappresentative sono Ulisse Aldrovandi, che sviluppa contributi fondamentali alla farmacopea e allo studio degli animali e dei fossili, e Gaspare Tagliacozzi, che compie i primi studi di chirurgia plastica.

Il periodo aureo della medicina bolognese è tuttavia il XVII secolo quando Marcello Malpighi ricorre al microscopio per le sue ricerche anatomiche.

Con la Rivoluzione Industriale l’Università promuove lo sviluppo scientifico e tecnologico con gli studi di Luigi Galvani, uno dei fondatori dell’elettrotecnica moderna; e nel periodo successivo all’Unità d’Italia, l’Università vive un’ulteriore epoca di rilancio, durante la quale spiccano figure come Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Augusto Righi e Augusto Murri.

I luoghi iconici dell’Università

Palazzo della Mercanzia (BO) | Credit: Bologna Welcome
Palazzo della Mercanzia (BO) | Credit: Bologna Welcome

Oggi l’Università e Bologna compongono un binomio indivisibile fondato su secoli di rapporti stretti a livello istituzionale e cittadino.

Per chi visita la città è quindi interessante conoscere alcuni dei luoghi storici di studio e ricerca che l’hanno resa celebre in tutto il mondo

  • la Chiesa di San Procolo è l’edificio di accoglienza per gli studenti di diritto dello Studio bolognese;
  • il Colleggio di Spagna, voluto dal cardinale Egidio Albornoz nel 1364, è tuttora l’unica testimonianza esistente dei 24 collegi universitari fondati tra il XIII e il XVII secolo per ospitare gli studenti provenienti da fuori città;
  • le cinque Tombe dei Glossatori adiacenti la Chiesa di San Francesco e la Basilica di San Domenico attestano il prestigio sociale dato ai lettori dello Studio a Bologna, un tempo punto di riferimento importante rispettivamente per gli studenti cosiddetti “artisti” e “legisti”;
  • il Museo Civico Medievale conserva diverse rappresentazioni di Lettori con scolari. Tra le altre cose, qui è custodita la Lapide della Pace scolpita nel 1222 per commemorare la ritrovata pace tra studenti e Comune, reo di aver giustiziato uno scolaro colpevole di aver insidiato una gentildonna;
  • l’Ospedale di Santa Maria della Morte, molto frequentato dagli studenti di medicina, oggi è sede del Museo Civico Archeologico;
  • il Palazzo dell’Archiginnasio, edificato su richiesta di Pio IV nel 1562 per riunire in un’unica sede tutte le scuole dello Studio bolognese, fu sede dell’Università fino al 1803. Attualmente ospita la Biblioteca Civica con il celebre Teatro Anatomico in legno intagliato, costruito nel 1637 da Antonio Levante per l’insegnamento dell’anatomia;

    Teatro Anatomico (Archiginnasio, Bologna)
    Biblioteca comunale dell’Archiginnasio (BO), Teatro Anatomico
  • su una parete, all’interno di Palazzo della Mercanzia, si può osservare la lapide che ricorda l’esenzione dei dazi concessa all’inizio del XV secolo agli scolari dello Studio di Bologna, a testimonianza del prestigio che quest’ultimo godeva nella vita municipale;
  • Palazzo Poggi fu edificato verso la metà del ‘500 e scelto nel 1802 da Napoleone come nuova sede della moderna Università di Bologna. Al suo interno si trova l’Aula in cui Giosuè Carducci teneva le sue lezioni quando nel 1860 gli fu assegnata la cattedra di letteratura italiana;
  • fondato nel 1568 per iniziativa di Ulisse Aldrovandi, l’Orto Botanico è uno dei più antichi d’Italia e custodisce gelosamente al suo interno patrimoni vegetali unici in Europa;
  • Biblioteca Universitaria in Via Zamboni svolge tuttora non solo la funzione di raccolta storico-retrospettiva, ma anche quello di centro di eccellenza nei settori dell’informazione catalografica e bibliografica. 
Biblioteca Universitaria (Università di Bologna) | Credit: Anagrafe delle Biblioteche d'Italia
Biblioteca Universitaria di Bologna (BO) | Credit: Anagrafe delle Biblioteche d’Italia

Autore

Elisa Mazzini

Web Content Manager per @inEmiliaRomagna e mamma a tempo pieno.

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