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Luigi Ghirri, Parma e i Labirinti della Visione [PhotoValley]

di /// Settembre 1, 2023
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Dopo Reggio Emilia e Modena, le iniziative per conoscere l’opera di Luigi Ghirri proseguono anche a Parma, nelle sale di Palazzo del Governatore, con la mostra Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991.

In esposizione un corpus di fotografie decisamente consistente riferibile a un lavoro sul paesaggio culturale condotto dal grande artista emiliano e che per la prima volta viene esposto in pubblico, in occasione del 30ennale della sua scomparsa.

La mostra, curata da Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta, e visitabile gratuitamente fino al 26 febbraio, prende le mosse dalle fotografie che Luigi Ghirri lasciò al CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma in occasione della pubblicazione del volume Viaggio dentro un antico labirinto con Arturo Carlo Quintavalle (1991), in sostanza l’ultima monografia del grande fotografo che sarebbe scomparso nel febbraio dell’anno seguente.

Le 153 fotografie che costituiscono il nucleo della mostra erano state realizzate da Ghirri per allestire il mockup del libro: le stampe erano strumento per progettare l’impaginazione, media per imporre il controllo accurato della resa tipografica delle immagini, ma soprattutto strumento di dialogo con Quintavalle per la stesura del testo.

  • Luigi Ghirri, Il Museo Glauco Lombardi, Parma, 1985 (stampa 1990-91), stampa cibachrome mm
199x247, CSAC - Fondo Ghirri cat. C110041S. Foto Luigi Ghirri - Photo courtesy@Eredi Luigi
Ghirri
  • Luigi Ghirri, Il molo, Trieste, 1988 (stampa 1990-91), C-print mm 140x250, CSAC - Fondo Ghirri
cat. C124312S. Foto Luigi Ghirri - Photo courtesy@Eredi Luigi Ghirri
  • Luigi Ghirri, Teatro Farnese, Parma, 1986 (stampa 1990-91), stampa cibachrome mm 277x300 ,
CSAC - Fondo Ghirri cat. C123894S. Foto Luigi Ghirri - Photo courtesy@Eredi Luigi Ghirri
  • Luigi Ghirri, Il Teatro Farnese, Parma , 1985 (stampa 1990-91), stampa cibachrome mm 171x216,
CSAC - Fondo Ghirri cat. C124384S. Foto Luigi Ghirri - Photo courtesy@Eredi Luigi Ghirri
  • Luigi Ghirri, La Psiche al Museo Archeologico, Napoli, 1980 (stampa 1990-91), C-print mm
161x240, CSAC - Fondo Ghirri cat. C123892S. Foto Luigi Ghirri - Photo courtesy@Eredi Luigi
Ghirri
  • Luigi Ghirri, La Biblioteca Civica, Santa Maria di Sala, Padova, 1988 (stampa 1990-91), C-print
mm 191x240, CSAC - Fondo Ghirri cat. C123907S. Foto Luigi Ghirri - Photo courtesy@Eredi
  • Luigi Ghirri, La Certosa, Parma, 1985 (stampa 1990-91), stampa cibachrome mm 200x250, CSAC
- Fondo Ghirri cat. C124325S. Foto Luigi Ghirri - Photo courtesy@Eredi Luigi Ghirri

Paesaggio a colori per una nuova fotografia italiana

Quintavalle riporta in quelle pagine (nel rileggerle oggi si aprono orizzonti inediti per quel tempo, ma ancora attualissimi) che tra fine ‘800 e inizio ‘900, con le riprese fotografiche e la loro trasposizione in cartoline:

“le grandi imprese della fotografia (…) che, dopo l’unità d’Italia, si cimentano in una documentazione a livello nazionale, finiscono per costruire la sola immagine del paesaggio che apparirà d’ora in avanti possibile, completamente dipendente dalla tradizione pittorica. Così, dunque, e per la prima volta (con Ghirri, ndr.) lo spazio vuoto, quello antropizzato, diventa il vero protagonista. Non si tratta semplicemente di documentare campagna e spazi urbani, mare e città costiere, si tratta piuttosto di cogliere (…) la dimensione che tende a staccare il racconto in presa diretta, dove di necessità qualcosa deve accadere, dal semplice esistere delle cose, dal constatare che una realtà si snoda ed ora è come bloccata davanti ai nostri occhi”.
A.C. Quintavalle, “Quel paesaggio perduto”, in Viaggio dentro un antico labirinto, 1991, p. 11-12

Riflessi e rimandi: da Ghirri a Walker Evans

In un interessante gioco di rimandi, accanto alle 153 immagini esposte, ce ne sono altre provenienti da altri progetti di Luigi Ghirri e dalla nuova fotografia americana che all’inizio degli anni 70′ arriva a Parma con gli scatti, tra gli altri, di Robert Frank, Lee Friedlander e Walker Evans, che Ghirri apprezzava particolarmente.

Ma se quei fotografi si esprimevano in bianco e nero, per Ghirri era fondamentale il colore, con cui riusciva a risvegliare l’attenzione anche sull’ordinario, che si trattasse di campagne o periferie o di un “riquadro” di realtà.

In mostra sono quindi presenti anche polaroid di grande formato, spettacolari pezzi unici realizzati da Ghirri nei primi anni ottanta. Insomma, un gioco di incroci, di riflessi e riflessioni, di specchi, in un labirinto in cui è giusto perdersi tra oltre duecento immagini che consentono molteplici letture personali e coerenti.

Tutte provengono dalle raccolte della Sezione Fotografia di CSAC e indicano percorsi nell’opera di Ghirri e nei modelli da lui individuati dentro e fuori la propria produzione.

Di qui la presenza in mostra di quelle immagini che sono state occasione di sue riflessioni (come quelle di Dorothea Lange, di Walker Evans, dei Fratelli Alinari o di Bruno Stefani).

Luigi Ghirri, Parma e CSAC

La mostra di Parma, che sottolinea il rapporto di Ghirri con questa città e con la sua Università, è uno dei molti tasselli che costituiscono il profondo ritratto che di questo autore – un mito per generazioni di fotografi e simbolo di una nuova fotografia italiana – ha voluto dare la sua terra.

Labirinti della Visione. Luigi Ghirri 1991, infatti, fa parte del progetto Luigi Ghirri: Vedere Oltre, promosso dalle città di Reggio Emilia, Modena e Parma, alle quali Luigi Ghirri era particolarmente legato e fondamentali per la sua produzione artistica.

Ne fanno parte anche le mostre In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia (fino al 26 febbraio) e Luigi Ghirri e Modena. Un viaggio a ritroso, organizzata a Modena da Fmav a Palazzo Santa Margherita (tutti da vedere i clip della mostra sul sito FMAV).

Allestimento mostra Labirinti della Visione. Luigi Ghirri 1991, Palazzo del Governatore, Parma
Allestimento mostra Labirinti della Visione. Luigi Ghirri 1991, Palazzo del Governatore, Parma

La mostra organizzata dal Comune di Parma in collaborazione con CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e Archivio Eredi Luigi Ghirri, fa parte del progetto Vedere oltre, promosso dalle città di Reggio Emilia, Modena e Parma con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e di APT Servizi Emilia-Romagna.

Labirinti della Visione. Luigi Ghirri 1991
17 dicembre 2022 – 26 febbraio 2023
Palazzo del Governatore (Parma)

In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive
29 aprile 2022 – 26 febbraio 2023
Palazzo dei Musei di Reggio Emilia

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Questo articolo ha un commento

  • Rossella Di Donato

    Le foto di Ghirri mi affascinano e mi interessano, soprattutto come pittrice ammiro come una foto viene trasformata e diventa uno stile tutto suo

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