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[ParlamiditER] Il Delta del Po con Pixcube.it

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 2 minuti

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Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da donne e uomini che son nati, vivono o semplicemente si sono innamorati di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.
Se anche tu vuoi raccontare l’Emilia-Romagna che si vede dalla tua finestra sei benvenuto.
Basta una mail a inemiliaromagna@aptservizi.com o un commento qui sotto!




Seducente e suggestivo come pochi altri luoghi al mondo: questo è il Parco del Delta del Po. Sono le particolarità ambientali e paesaggistiche che contraddistinguono e differenziano il Parco, ove il denominatore comune è l’acqua, che ha determinato l’origine di splendidi ambienti naturali. E dall’acqua, si sono sviluppate nei secoli tutte le attività dell’uomo legate alla pesca, all’agricoltura, alla tradizione, alla cultura, all’arte. I luoghi in cui il mare e il fiume entrano nella terra, penetrano nelle lagune e il fiume infine si fonde con l’infinito azzurro.

  • Valli di Comacchio (FE) | Credit: S.Stanislai, via Pixcube.it


 

Pixcube.it vi porta con i suoi esperti fotografi a vivere e fotografare il territorio nelle ore più suggestive del giorno e della sera, quando le luci toccano il panorama delle sue Valli.

Le Valli di Comacchio sono aree ancora dedicate alla pesca, storicamente formate in seguito all’estinzione del ramo principale del fiume Po, in cui viene immessa acqua salata dal mare o dolce dal fiume. In queste foto documentiamo la pesca all’anguilla alla stazione foce, un punto d’ingresso da cui si può tramite percorsi organizzare visitarne i valloni. Prodotti che vengono poi marinati secondo tradizioni centenarie che ne permettono la conservazione per tutto l’anno.

  • Ph. S.Stanislai @ Pixcube.it
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In questo reportage ci concentriamo sull’area di foce, dove possiamo raccontare l’ambiente tipico della pesca dell’anguilla. L’attività avviene attorno al manufatto a forma di imbuto , chiamato il “lavoriero”. Costruito partendo da canne palustri , attraverso l’uso sapiente dei pescatori di reti e strumenti tipici , si creavano degli sbarramenti alle anguille, che non potendo dirigersi verso il richiamo del mare, grazie alle aperture e chiusure dei canali vengono catturate e separate dall’altro pescato per poi essere dirette alla fabbrica dei marinati.

Trasportate alla marinatura, altre immagini ne descrivono la preparazione, tra cui il taglio e cottura negli appositi forni , prima del loro iscatolamento per la vendita finale al consumatore.

Per vivere da vicino questa avventura e fotografare le fasi salienti Pixcube.it ti offre diversi itinerari fotografici direttamente a contatto con i pescatori e con un itinerario fotografico nell’area protetta.



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