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[ParlamiditER] Crisalide Festival a Forlì

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da persone che son natie, vivono o semplicemente si sono innamorate di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.
Se anche tu vuoi raccontare l’Emilia-Romagna che si vede dalla tua finestra sei benvenuto. Basta una mail a inemiliaromagna@aptservizi.com o un commento qui sotto!




CRISALIDE Festival giunge alla 26-esima edizione e si svolge dal 6 al 15 settembre 2019 a Forlì (negli spazi del Teatro Felix Guattarì, ex Filanda Maiani in via Orto del Fuoco 3).
In questa edizione la compagnia teatrale forlivese Masque teatro, direzione artistica del festival, sceglie come titolo/tema: “NACHLEBEN. Sopravvivenze”.

Crisalide abbandona le note indicazioni di teatro, danza, musica, videoarte, filosofia per farle confluire in: «Arti dinamiche del presente». É questo in effetti, nelle ultime edizioni, il sottotitolo del festival.

Crisalide nasce nel 1994 per volontà della compagnia Masque teatro di Forlì.
Uscire dal teatro per potervi ritornare fortificati: questo è il mantra di Crisalide, la costante a cui riferirsi per comprendere il perché di tante scelte.
Crisalide si rivolge alle arti performative, ma, da sempre, la ricerca di nuovi orizzonti ha indirizzato il festival verso la scienza e la filosofia.

Far crescere il festival ha significato nei primi anni e significa ancor oggi andare più a fondo nel rapporto tra l’artista e l’investimento delle proprie risorse in un ambito progettuale e organizzativo che, per essere considerato proprio, richiede di essere esperito in tutti i suoi aspetti.

Dal 1994 ad oggi il Festival ha cercato costantemente questo, promuovendo la riflessione e lo scambio tra generazioni artistiche e favorendo la visibilità di giovani formazioni, sia in ambito nazionale sia internazionale. In questo modo, Crisalide si è imposto negli anni come luogo di riflessione e di pratiche sceniche, contraddistinguendosi nel panorama nazionale come propulsore di istanze assolutamente originali. Già dal 1996, il festival supera la forma della vetrina, maturando nei concetti di “imbattersi fortuito” e di “avamposto” i termini di una ricerca che esplori dal proprio interno le questioni legate alla prassi teatrale e al fare artistico: lo spettacolo come risultato di una processualità che assume i contorni del “farsi vivente”.

Crisalide, sin dalle sue prime edizioni, si è data un titolo/tema.
Così nel 1997 è stato «Lo spazio scenico». In quella occasione Thierry Salmon, assieme alla sua equipe di lavoro, Patricia Saive, Renata Molinari, Enrico Bagnoli, accolse la proposta del festival di legare la propria esperienza a quella di otto, allora, giovani compagnie. Nelle quattro giornate di scambio e reciproco ascolto, apparve evidente la forza che prorompe dall’accostamento delle esperienze.

Questa Crisalide che allaccia a sé il concetto di Nachleben pensato dal grande storico dell’arte e delle civiltà Aby Warburg, si pone di fronte agli artisti e agli studiosi invitati come un recinto vasto, all’interno del quale si dice a coloro che vorranno frequentarlo di come ci si stia preparando ad accogliere, di come, in altre parole, ci si stia allenando all’incontro con altre menti, altri luoghi, altri fatti.

Nello specifico quello che ci lega al Nachleben warburghiano è la sua vicinanza al concetto freudiano di “rimozione” e “ritorno del rimosso”, che sentiamo prioritario ogniqualvolta dal nulla ci si avvicina al luogo della creazione, con tutto il suo portato di elementi consci ed inconsci, di sopravvenienze e dimenticanze, di certezze anticipate e di abbandoni.

Vengono così proposte, nelle domeniche 8 e 15 settembre, due tavole rotonde, accumunate dal titolo «Ricerca di un linguaggio» proposto dallo studioso Raimondo Guarino, con l’obiettivo di esprimere questo feeling che ha permesso a Crisalide di costruire un percorso di margine tra processo e pensiero, tra fare performativo e ragionamento sul fare, seguendo linee concentriche in termini di relazioni, nel senso di condivisione di esperienze ed incontri, e di interferenze, nel senso di un approccio attento alle ibridazioni e ai confini interdisciplinari.

  • Crisalide Festival, A.Cristiani | Ph D.Vita
  • Crisalide Festival, Barletti Waas
  • Crisalide Festival, OperaBianco
  • Crisalide Festival, Paola Bianchi | Ph. Giulia Ferrando


Si parte venerdì 6 settembre alle 20.30 con la lettura “L’esperienza interiore” di Francesca Proia.
Alle 21.15 va in scena il solo di danza butoh “Clorofilla” di Alessandra Cristiani; conclude la serata il dialogo tra Raimondo Guarino, Alessandra Cristiani, Samantha Marenzi, Marcello Sambati, quest’ultimo coautore dello spettacolo e fondatore di Dark Camera, storica compagnia delle cantine romane.

Sabato 7 settembre alle 18.00 la compagnia Opera Bianco, già in residenza al Guattarì durante l’estate, presenta il secondo studio del loro ultimo lavoro JUMP!.
Alle 18,40 l’incontro è con Simone Azzoni dal titolo “Il clown inciampa”. Si prosegue alle 19.25 con “VON solo” spettacolo di danza della compagnia STALKER di Daniele Albanese, anch’essa in residenza a Forlì presso gli spazi della compagnia Masque.
Alle 20.30 il dibattito filosofico con Arianna Mazzotti, Francesco Albanese, Marco Tronconi.
Dopo una breve pausa, in cui verrà offerto un ristoro agli spettatori in attesa della ripresa degli spettacoli serali, si continua con lo spettacolo di Lea Barletti e Werner Waas “Natura morta con attori”, cui segue la lettura/performance «Gaming» di Pietro Babina, regista della storica compagnia bolognese Teatrino clandestino.
Si conclude con il concerto/performance “Cosmesi fa un live” della compagnia friulana Cosmesi.

Domenica 8 settembre viene proposta una tavola rotonda (che vedrà il suo secondo step la domenica successiva, il 15 settembre) dal titolo «Ricerca di un linguaggio» a cura di Raimondo Guarino, studioso e docente dell’università Roma Tre e Lorenzo Donati, direttore del collettivo Altre Velocità, alla presenza di artisti, studiosi, operatori, critici e teorici delle arti performative.
Nel pomeriggio dalle 16 alle 19 il “Corso per ragazze indipendenti”, laboratorio condotto da Eleonora Sedioli di Masque teatro ed Eva Geatti della compagnia Cosmesi.
La giornata si conclude con il concerto di Giacomo Piermatti, straordinario contrabbassista del noto gruppo “Ludus gravis” (ore 21.00).

Crisalide prosegue venerdì 13 settembre con Amleto + Die Fortinbrasmaschine di Roberto Latini, attore della compagnia romana Fortebraccio teatro (ore 20,30).
Segue “Kiva”, ultima produzione di Masque Teatro.
Chiude la serata alle 22.00 il dialogo tra Raimondo Guarino e Lorenzo Bazzocchi, regista di Masque.

Sabato 14 settembre alle 18.00 Francesca Leoni e Davide Mastrangelo presentano una performance di videoarte dal titolo “Alzaia(S)”. Li accompagna nell’incontro che segue il critico Piero Deggiovanni.
Alle 18.40 il dialogo tra Anete Colacioppo, direttrice dello storico Acker Stadt Palast di Berlino e l’attrice Catia Gatelli.
Segue la compagnia Teatro Akropolis che presenta il video “Ludi”.
L’intervento della compagnia genovese si chiude con un incontro che vede la partecipazione di Roberta Nicolai direttrice del festival romano “Teatri di Vetro”.
La serata continua con il solo di danza “Waste movements” di Paola Bianchi.
Alle 21.30 la filosofia torna al centro della scena con Sara Baranzoni e Paolo Vignola con una doppio intervento dal titolo “Arcipelaghi del presente”.
Alle 22.15 la compagnia bolognese Ateliersi porta a Crisalide lo spettacolo di teatro “Soli”.
Conclude la serata la lettura del poeta e scrittore Ivan Fantini.

L’ultima giornata del festival, domenica 15 settembre vede il secondo step della tavola rotonda “Ricerca di un linguaggio” e la fase conclusiva del “Corso per ragazze indipendenti”.
Il festival si chiude con la conferenza/laboratorio “TESLA COIL – how to build”, nella quale Lorenzo Bazzocchi svela i segreti costruttivi delle stupefacenti macchine ideate dallo scienziato serbo-americano Nikola Tesla.

www.crisalidefestival.eu

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Autore

Masque teatro nasce nel 1992. La forza visionaria del linguaggio della compagnia si esprime nel complesso dialogo tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della figura scenica. Alcuni spettacoli hanno aperto una possibilità che identifica non solo una cifra stilistica ma una nuova modalità produttiva ed una innovata relazione con il
pubblico. Prigione detto Atlante (Myfest-Glasgow, 1994), Coefficiente di Fragilità (Triennale di Milano, 1998), Omaggio a Nikola Tesla (Bitef Festival, Belgrado 2003), Materia cani randagi (Teatro delle Passioni, Modena 2009), Just Intonation (Festival di Santarcangelo 2011), KIVA (teatro Rasi, Ravenna 2019) rappresentano le punte di una ricerca che trova la sua ragion d’essere nella produzione di
simulacri, eventi dove materiale e virtuale si fondono per dar vita a originali creazioni.
Dal 1994 sono ideatori ed organizzatori del festival Crisalide.
Dal 2012 al 2018 Lorenzo Bazzocchi, regista della compagnia e direttore del festival Crisalide, è condirettore del teatro Diego Fabbri di Forlì.
Nel 2014 insieme ai filosofi Carlo Sini e Rocco Ronchi danno vita a Praxis. Scuola di Filosofia.
masque.it

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