Modestia a parte, l’Emilia Romagna è una fonte inesauribile di bellezza, arte, buona cucina, trekking e mille possibilità di attività per il tempo libero. L’Emilia Romagna è anche una terra ricca di itinerari storico-religiosi: sono 10 le antiche vie di pellegrinaggio che è possibile percorrere su tracciati pedonali e ciclabili, caratterizzati da una forte valenza spirituale, storica e naturalistica, adatti sia agli sportivi che vogliono mettersi alla prova e a chi vuole immergersi nella natura, sia a chi vuole riscoprire le testimonianze di fede dei pellegrini, che percorrevano a piedi i viaggi di ricerca spirituale.
Le strade dei Pellegrini sono un’esperienza che concentra in sé arte, turismo sostenibile e slow, tradizione e la scoperta delle eccellenze di una regione ricca di cultura.
Ecco qualche consiglio a chi vuole intraprendere uno di questi sentieri così impregnati di storia:
La preparazione fisica
Tutti gli itinerari, tanto per le distanze quanto per i diversi tipi di tracciato, presentano diverse tipologie di difficoltà e per questo occorre avere una preparazione fisica pronta a sopportare gli sforzi. La preparazione ottimale consiste nell’abituarsi a camminare ogni giorno, o più volte alla settimana, aumentando progressivamente i chilometri percorsi.
Lo zaino
Nello zaino occorre mettere solo lo stretto necessario. Bisogna sempre pensare che lo zaino peserà sulle spalle per parecchi chilometri e l’esperienza insegna che il peso eccessivo nella schiena diminuisce notevolmente la forza, oltre a creare danni alle ginocchia ed alle gambe. Indispensabili: giacca che protegga da freddo e vento improvvisi, cappello, occhiali da sole, borraccia.
Le scarpe, inoltre, è bene che non siano nuove, al contrario: più sono usate e meglio è. Significa che hanno già assunto la forma del piede, in modo tale da minimizzare il rischio di dolori e vesciche.
Un grande classico da non dimenticare: bastone o racchette.
Per non perdersi
Una cartina aggiornata: è vero, ci sono le indicazioni CAI ed esiste la tecnologia di cellulari e GPS, ma non si sa mai.
Sembra un consiglio da romanticoni ma non lo è: chiunque abbia mai affrontato una via di pellegrinaggio, indipendentemente dai chilometri percorsi, ha testimoniato quanto sia utile portare con sé un taccuino su cui tenere traccia delle proprie giornate, annotando esperienze e sensazioni.
Inoltre, macchina fotografica: inutile specificare quanto sia bello poter rivedere in un secondo momento i luoghi attraversati.
Arte e Cultura
A piedi sulle Strade dei Pellegrini
di Alessandra Pradelli /// Agosto 31, 2021
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