Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da persone che son natie, vivono o semplicemente si sono innamorate di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.
Se anche tu vuoi raccontare l’Emilia-Romagna che si vede dalla tua finestra sei benvenuto.
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Sono cresciuta in giro per l’Italia, finché i miei genitori, albergatori da una vita, non hanno scelto il cuore dell’Emilia Romagna e del turismo termale stanziandosi a Salsomaggiore Terme, capitale indiscussa dell’acqua salsobromoidica e del Liberty all’italiana con le sue splendide Terme Berzieri.
E poi l’amore con un piacentino, e l’inevitabile valicare del confine.
Niente più Parmigiano Reggiano, addio torta fritta: qui ci sono i “chisolini“: Fiorenzuola adesso è casa mia e devo farmi in qualche modo una ragione del fatto che la festa più sentita della città è la Zobia (sfilata di carri allegorici nel periodo di carnevale) e che devo imparare a fare la torta al cioccolato di Vigolo per poter essere universalmente accettata.
Quindi ho provato a mettere insieme quattro posti che amo della zona piacentina, quelli in cui porto gli amici quando mi vengono a trovare, in cui scappo nelle giornate grigie senza fare troppi chilometri.
Ecco quindi quattro angoli di bellezza nella mia nuova provincia di adozione: Piacenza.

Fiorenzuola – Foto di Sergio Valtolla
1- Vicolo dei templari a Fiorenzuola: Una traversa della via principale (Via Garibaldi), un angolo di città in cui non sembra passare mai nessuno: qui il tempo pare essere sospeso, si respira sempre il silenzio anche nelle serate in cui regna la confusione. La storia dei cavalieri Templari nella città ha origini antiche (1200), Fiorenzuola è tappa della via Francigena (per la splendida Abbazia di Chiaravalle della Colomba a due passi dalla città), ma questa piccolo ritaglio di paesaggio cittadino ha per me qualcosa di poetico, che va oltre la storia e la bellezza universalmente riconosciuta.

Castell’Arquato
2- Castell’Arquato: Un grande classico, la prima tappa in cui porto chiunque. La vista dalla terrazza del castello, la strada antica che ti impone di andare a piedi e fermarti ad assaporare il fascino di piccoli cortili e giardini interni. Famoso, e si merita tutta la celebrità. Un piccolo capolavoro che sfodera tutta la sua attrattiva ad ogni stagione: a novembre, quando la nebbia ricopre la parte bassa della città e della campagna, a me sembra ancora più bello.

Bobbio Panorama
3- Bobbio: Anche con questo borgo stupendo (nella selezione dei borghi più belli d’Italia), la provincia di Piacenza si eleva ad eccellenza. Struttura medievale, Ponte Gobbo di età romanica dagli 11 archi irregolari, l’Abbazia di San Colombano, il Castello Malaspina – Dal Verme: ad ogni passo (sui sampietrini, ovviamente) è una piena immersione della storia. E lascia chiunque a bocca spalancata. Ma con questo paesino vinco facile.

Veleia Romana – Foto di Piacenza Musei
4- Veleia Romana: Sarà perché mi hanno costretto ad andarci almeno 5 volte durante il periodo delle scuole elementari e medie e quindi è stata inserita forzatamente nei miei ricordi, ma l’antica città è davvero una piccola Pompei dal grande fascino. In questo scavo archeologico venuto alla luce a fine 1700, si trovano ben conservati i resti delle antiche terme, del foro, dell’anfiteatro, e proprio qui è stata trovata la celebre Tabula Alimentaria Traiana (conservata oggi al Museo Archeologico di Parma).
La parte migliore? Il Festival teatrale che prende vita ogni anno nelle sere d’estate: opere greche e latine vengono inscenate tra le rovine di questo museo a cielo aperto, solitamente da attori del calibro di Giancarlo Giannini. Decisamente suggestivo, azzeccato se si vuole stupire qualcuno.
La bellezza di Piacenza forse sta nel suo essere ancora nascosta, non una zona a semplice vocazione turistica, forse spesso bistrattata per la vicinanza con la splendente Parma.L’elenco degli angoli piacentini da rivalorizzare potrebbe essere ancora lungo, quasi quasi provo a compilarlo….
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Paola Annoni [AKA ScusateIoVado] emiliana di adozione, viaggiatrice per passione. Leggendo il suo Blog “Scusate Io Vado” è impossibile resistere alla tentazione di fare subito le valigie. O meglio, lo zaino…