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[ParlamiditER] Cinque esperienze che mi hanno lasciato senza fiato a Bologna

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 5 minuti

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Parlami di tER è una serie di racconti dell’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da donne e uomini che son nati, vivono o semplicemente si sono innamorati di questa singolare, bellissima, terra con l’anima. Se anche tu vuoi raccontare l’Emilia-Romagna che si vede dalla tua finestra sei benvenuto. Basta una mail a <turismoemiliaromagna[at]gmail.com> o un commento qui sotto!



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Se dovessi dire una città in Italia che ci ha piacevolmente e continuamente sorpreso, questa sarebbe Bologna. A qualcuno questo nome potrà far suonare un campanello in testa per via della mortadella, ma in realtà è quasi un insulto ridurre Bologna, una delle mia città preferite nel mondo, a una farcitura per sandwich.

Bologna è il capoluogo dell’Emilia-Romagna, che sorge nell’ombelico del Paese, subito a nord della Toscana. Se l’Emilia-Romagna è nominata la “capitale del cibo” della ghiotta Italia, Bologna è la capitale di quella capitale. Forse non è una coincidenza se Bologna ha guadagnato il soprannome de “La Grassa”. Avete presente il ragù bolognese? Bolognese significa letteralmente “da Bologna”.

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Abbiamo lasciato Firenze la mattina presto per dirigerci verso Bologna. Non avendo un itinerario e nessun consiglio scritto sulla nostra guida, la nostra prima fermata naturale è stata l’Ufficio Informazioni Turistiche per una mappa. La mappa era così carina da avere una sezione in inglese su “Tre ore nel cuore della città”. Perfetto.

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Cinque esperienze che mi hanno lasciato senza fiato a Bologna

1. Il Quadrilatero, l’antico mercato cittadino
Fred Plotkin, autore della dettagliata guida gastronomica (che raccomando vivamente!) chiamata “Italy for the Gourmet Traveler”, cita Bologna come il miglior mercato gastronomico in Italia. Noi ci siamo imbattuti in esso dopo aver preso la nostra mappa ed è stata davvero una vista piacevole e speciale, anche se non sono sicura del perché. I vecchi vicoli erano stretti, puliti, ferventi di attività incentrate attorno al cibo. Credo che questo sia stato così esaltante per me perché era l’autentica vita italiana che mi avveniva difronte. Questo è il motivo per cui ho viaggiato in Italia!



Se riuscite ad andare, non mancate di visitare Tamburini, una bottega veterana con un’enorme selezione di specialità locali.

2. Il cibo
Una delle numerose specialità di Bologna è la mortadella, che è un insaccato tagliato a fette sottili con pezzetti di grasso e, a volte, pistacchi. E’ il mio preferito in assoluto, addirittura più del prosciutto! Bologna è anche famosa per i tortellini, le tagliatelle e il ragù bolognese.

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Non ho foto, ma abbiamo portato a casa un po’ di cioccolatini da Majani e sono stati i migliori che abbia mai mangiato. Non erano troppo dolci e vengono fatti in una moltitudine di varietà. Un singolo morso ti dice che sono stati realizzati scrupolosamente e con grande cura. Non è una sorpresa che essi abbiano perfezionato l’arte di fare il cioccolato. Lavorano così dal 1796! Potete trovare il sito web di Majani qui.

3. La Torre degli Asinelli
Ci sono numerose torri a Bologna. Nel Medioevo le torri rappresentavano il potere di una famiglia. La Torre degli Asinelli e la Torre della Garisenda sono le due più simboliche della città, con la prima che è la più alta. Si possono salire tutti i suoi 498 gradini fino alla terrazza di osservazione, ma lo consiglierei solo a coloro che sono un po’ in forma e non soffrono di acrofobia. Una volta in cima, i panorami sono spettacolari!



4. La Basilica di Santo Stefano

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S: La spoglia facciata della chiesa. D: il Santo Sepolcro, che custodisce le spoglie di San Petronio.



Questa chiesa è notevole dal momento che presumibilmente fu eretta nel 1° secolo dC come tempio dedicato a Iside. Come tutti i templi che sono sopravvissuti al Cristianesimo, fu in seguito convertita in una chiesa. Questo significa circa 2.000 anni di storia proprio lì. Quello che ho inoltre trovato affascinante è che in questa chiesa, nonostante la sua storia e importanza, la maggior parte dei luoghi sono accessibili. Non ci sono corde che delimitano l’accesso a determinate aree e non abbiamo trovato una grossa folla. In altre parole, si ha l’impressione di stare in un vera chiesa, un vero e proprio luogo di culto, in contrapposizione alle mega chiese di più grandi città come Roma e Firenze.

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All’interno della Basilica medievale di S. Vitale e S. Agricola


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Il Cortile di Pilato, anch’esso all’interno del complesso di Santo Stefano



5. La pedonabilità
Avevamo una macchina a noleggio in Italia, ma l’abbiamo parcheggiata fuori dal centro e camminato per tutta Bologna. E’ stato il modo migliore per vedere la città, soprattutto perché Bologna è molto pedonabile. Anche la mancanza di turisti era evidente, il che per noi era un vantaggio enorme. A un certo punto stavo cercando una cartolina, che ho finalmente trovato in un unico posto. Uno.

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Bologna ad ogni passo era semplicemente bellissima, così come le persone che abbiamo incontrato. Avevamo appena un giorno da passare a Bologna ed è bastato per farci innamorare di lei. Così tanto che abbiamo deciso che il nostro prossimo itinerario in Emilia-Romagna dovrà sicuramente includere più di qualche ora lì. Fino ad allora, La Grassa!



Trish è una travel-blogger ospite di Blogville 2014 che si dichiara cittadina del mondo. Crede che viaggiare non porti solo fuori ma, ancora più importante, all’interno. Le piace trovarsi in quello spazio di meraviglia e di curiosità di un luogo in cui non si è mai stati. Nei suoi viaggi, ha imparato che la casa non è un posto fisso sulla terra, ma qualcosa che si porta sempre con noi.
Il suo blog si chiama DoCartwheelsWithMe. Trovate il blogpost in lingua originale qui.

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