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Sulle tracce di un moderno visionario: Guglielmo Marconi

di /// Aprile 26, 2024
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

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Bologna ha voluto dimostrare la sua riconoscenza intitolandogli il suo aeroporto e ci sembra doveroso visto che è grazie a lui che abbiamo potuto iniziare a comunicare con il mondo.

Ma anche ciascuno di noi deve essere grato a questo uomo, padre della telegrafia senza fili e inventore della radio senza il quale non avremmo avuto la possibilità approdare nella modernità.

Parliamo ovviamente di Guglielmo Marconi , un grande visionario: l’illustre emiliano romagnolo che è stato capace di vedere cose che i suoi contemporanei neanche immaginavano.

In occasione della prossima miniserie Rai che celebra il 150 ° anniversario della nascita di Marconi avvenuta il 25 aprile 1874 vi proponiamo un itinerario sulle tracce del Premio Nobel per la Fisica – 1909.

L’uomo che ha cambiato la storia della civiltà partendo dalle colline bolognesi.

Seguiteci!

Bologna

Marconi venne alla luce a Bologna e molti sono i luoghi che lo ricordano.

Palazzo Marescalchi – casa natale

Il Palazzo dove venne alla luce il genio oggi non è visitabile, è sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ma al viaggiatore attento non può sfuggire la targa che lo ricorda

Qui nacque Guglielmo Marconi che su le onde della elettricità primo lanciò la parola senza ausilio di cavi e di fili  da un emisfero all’altro a beneficio della umanità civile a gloria della patria.  

Il Comune per decreto p. MCMVII.

Il Palazzo si trova nel cuore del centro cittadino in Via IV Novembre, non lontano da Palazzo d’Accursio, sede del Comune di Bologna.

Palazzo Albergati

Durante la sua vita cambiò molte abitazioni tra cui Palazzo Albergati

Oggi sede di mostre, è emozionante pensare che tra quelle sale che oggi ospitano esposizioni, Marconi dava vita a visioni impensabili ai più del suo tempo.

Museo della Storia di Bologna

All’interno del Museo della Storia di Bologna, chiuso temporaneamente per un guasto – c’è una sala “Sala Marconi e l’industria moderna”,  dedicata al Premio Nobel che ospita filmati, materiale fotografico, dispositivi e apparecchi originali. 

Il Museo si trova non lontano dal monumento simbolo della città, le 2 Torri.

Museo della Comunicazione e del Multimediale G. Pelagalli 

In questo museo si può ammirare un’esposizione unica di pezzi originali ad opera dello scienziato oltre ad un modello in scala 1: 75 del celebre yacht Elettra che lo scienziato trasformò in laboratorio galleggiante.

Il Museo si trova fuori dal centro nei pressi dell’Ospedale Maggiore.

Museo del Patrimonio Industriale 

Le tappe museali a Bologna possono concludersi al Museo del Patrimonio Industriale – sempre fuori dal centro – un luogo che offre una prospettiva unica sulla storia industriale e scientifica della regione, mettendo in evidenza il contesto in cui Marconi ha sviluppato le sue idee e innovazioni.

Certosa di Bologna

Subito dopo la sua morte venne sepolto nel Cimitero Monumentale della città felsinea, nel Chiostro Settimo, che ospita la tomba di famiglia.

Se deciderai di visitarla il nostro consiglio è di verificare la disponibilità di visite guidate: come tutti i cimiteri monumentali sono tante le storie e gli aneddoti che si “nascondono” in questi luoghi del silenzio.

Sasso Marconi

Durante la sua infanzia trascorse molto tempo a Sasso Marconi, in Appennino bolognese, nella residenza estiva della famiglia.

Villa Griffone – Museo Marconi

Dista 15 minuti da Bologna ed è stata dichiarata Monumento Nazionale.

E’ proprio da questo laboratorio, collocato in soffitta e noto come la stanza dei bachi (perchè utilizzata in precedenza per allevare i bachi da seta), che il suo esperimento di comunicazione wireless raggiunse la vicina Collina dei Celestini.

Oggi, ospita il Museo Marconi, all’interno del quale il visitatore ha la possibilità di ripercorrere le origini e gli sviluppi delle telecomunicazioni, oltre alla formazione e all’attività dell’inventore bolognese e ammirare riproduzioni funzionanti dei primi apparati di telegrafia senza fili, pezzi originali dell’attività industriale marconiana e i documenti storici collocati nella soffitta laboratorio di Guglielmo Marconi. Da non perdere la sezione interattiva perchè toccare con mano come funziona uno strumento rende ancora più comprensibile l’invenzione ai non addetti. 

Nel parco è esposta anche una parte del relitto del panfilo Elettra, acquistato da Marconi dopo la guerra e riadattato a laboratorio galleggiante per gli esperimenti sulla fonia, ovvero trasmissione della voce e del suono.

Mausoleo di Guglielmo Marconi

Nei pressi della Villa accoglie le spoglie di Guglielmo e della moglie Maria Cristina.

Sasso Marconi (BO), Villa Marconi, ph. Biopresto via Wikimedia, CC-BY-SA-3.0
Sasso Marconi (BO), Villa Marconi, ph. Biopresto via Wikimedia, CC-BY-SA-3.0

Alto Reno Terme

Il genio che unì il mondo grazie alla sua invenzione ha avuto origini in appennino bolognese.

Irlandese da parte di madre, il padre Giuseppe Marconi veniva da quello che oggi è il Comune di Alto Reno Terme.

In Piazza della Libertà, di fronte all’edificio caratterizzato da una torre merlata, si trova una delle case più belle del paese di impianto cinquecentesco che appartenne al padre di Guglielmo Marconi mentre la casa che gli diede i natali  si trova in località Le Croci ed è segnalata con una lapide in marmo.

Il nostro viaggio nel mondo vissuto da Marconi termina qui, ma per chi avesse voglia di farlo continuare consigliamo di seguire percorrendo “Il sentiero Marconiano un percorso escursionistico di circa 8 km  ideato dal CAI – Club Alpino Italiano (sezione Porretta) in sua memoria.

Il Sentiero Marconiano, ph. CAI Porretta Terme, CC-BY-NC-SA 3.0
Il Sentiero Marconiano, ph. CAI Porretta Terme, CC-BY-NC-SA 3.0

Materiali per approfondire:

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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