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[ParlamiditER] Dalla Romagna all’Emilia, dalla Balera al Free Jazz Cantautorale

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 3 minuti

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Parlami di tER è una serie di racconti dell’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da donne e uomini che son nati, vivono o semplicemente si sono innamorati di questa singolare, bellissima, terra con l’anima. Se anche tu vuoi raccontare l’Emilia-Romagna che si vede dalla tua finestra sei benvenuto. Basta una mail a inemiliaromagna@aptservizi.com o un commento qui sotto!



Mirco Mariani (Saluti da Saturno, Labotron, già musicista e collaboratore di Rava, Capossela etc…) e Marcello Monduzzi (Saluti da Saturno) insieme a Moreno Conficconi (il Biondo) e Fiorenzo Tassinari, tra i massimi esponenti della musica folcloristica romagnola, in collaborazione con Casadei Sonora (edizioni musicali che si occupano della difesa e della divulgazione della musica da ballo romagnola, fondate dalla famiglia Casadei) danno vita ad un progetto dedicato al Liscio. Nasce così Dancing Balera, un progetto di contaminazione e condivisione con l’obiettivo è ricreare l’atmosfera della vecchia balera romagnola: valzer, polka, balli di coppia e tanta allegria. In tour da fine agosto 2014.


Sono nato nella Romagna di Appennino e di confine, a quattordici anni studiavo al conservatorio, suonavo per intere stagioni con passione la batteria nelle balere, ma sognavo il jazz.
Solo ora mi rendo conto di quanto è stata importante l’esperienza della balera e del liscio; una musica altruista, fatta da grandi ed eroici musicisti, capaci di intrattenere e divertire.

Diplomato in contrabbasso nei primi anni novanta sono arrivato a Bologna… Mi hanno accolto le cantine e i locali più incredibili che io abbia mai visto. Jimmy Villotti fu il primo a buttarmi sul palco del Chet Baker insieme a Piero Odorici nel marzo del 1991, dopo pochi giorni dal mio arrivo in città. Ho capito dopo che stavo vivendo gli ultimi anni di una grande stagione del jazz bolognese; si viveva la musica giorno e notte e grazie ad Alberto Alberti ho potuto condividere e ascoltare i tanti racconti dei più grandi jazzisti di fama mondiale che erano in tour in Italia.

Dal Chet Baker passo’ di li a poco Vinicio Capossela e risale da allora la nostra amicizia e la nostra lunga collaborazione. Ho suonato con lui la batteria per più di dieci anni e grazie a lui ho scoperto l’amore per la canzone e il gusto di esplorare strade sterrate. Si parlava per notti intere di musica, Joao Gilberto era in quel momento il musicista che più ci appassionava.

Qualche anno dopo a Bologna, grazie a Mario Vuono nacque il Paese degli Specchi, un altro luogo e momento magico e fondamentale per la mia crescita e per il nostro territorio. Sono stato chiamato a suonare la batteria per le audizioni di allievi di Tiziana Ghiglioni. Enrico Rava era lì e dopo pochi giorni ero in tour con lui nei palchi di Umbria Jazz e dei più importanti festival internazionali. Una sera suonai subito prima di Joao Gilberto e tutto sembrava ricollegarsi.

Da molti anni non suono più la batteria, ora mi sono fermato e ho dato vita al LABOTRON – Laboratorio Bologna Mellotron, la mia sala giochi dove è possibile guardare la musica con gli occhi di un bambino; uno spazio fisico, ma anche mentale, dove ho raccolto ed elaborato tutta la mia esperienza con l’obiettivo di arrivare ad una produzione originale e personale di musiche, arrangiamenti e suoni. Protagonisti sono strumenti poco utilizzati nella composizione contemporanea, ma dalle infinite possibilità sonore e interpretative di massima attualità.

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Dal LABOTRON nascono i Saluti da Saturno, la Shaloma Locomotiva Orchestra, nasce il desiderio di approfondire la ricerca sulla musica di Secondo e Raoul Casadei, che si incontra con la mia idea di musica libera al di la’ del genere.

Penso che il territorio sono i luoghi e le persone, le occasioni generose che l’Emilia Romagna sa offrire. Penso al LABOTRON in centro a Bologna, dove negli ultimi mesi sono passati: Arto Linsday, Mitchell Froom, Paolo Fresu, Francesco Bianconi, Moreno il Biondo, Fiorenzo Tassinari. Dall’avanguardia americana alla migliore musica italiana e tradizionale romagnola.
E’ questo il mio sguardo sull’Emilia Romagna, un continuo viaggio andata e ritorno dalla balera al Free jazz Cantautorale.




Mirco Mariani
http://www.labotron.it/

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