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I Borghi Marinari dell’Emilia-Romagna

di /// Giugno 7, 2023
Tempo stimato di lettura: 14 minuti

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Sono l’anima della tradizione marinara dell’Emilia-Romagna e dell’alto Mar Adriatico. Nei secoli hanno rappresentato importanti snodi commerciali tra la penisola italiana e i popoli d’Oriente.

Bellaria-Igea Marina, Borgo San Giuliano (Rimini), Cattolica, Cervia, Cesenatico e Comacchio: sono i 6 borghi marinari dell’Emilia-Romagna dove l’arte della pesca, la conoscenza del mare e della navigazione hanno raggiunto il loro massimo splendore.

Comacchio: la città sull'acqua

Wiki Loves Monuments

Centro Storico di Comacchio – Foto di Vanni Lazzari Wiki Loves Monuments

Piccolo borgo della provincia di Ferrara, COMACCHIO sorge in mezzo alla omonima laguna tra il Po di Volano e il Po di Comacchio. Anticamente fu edificata unendo con i ponti 13 piccole isolette formatisi sulla foce del Po di Primario con il mare.

Prima di subire l’inesorabile insabbiamento dovuto alla vicinanza della foce del Fiume Po, nei secoli fu un importante scalo navale nel mare Adriatico e uno dei porti fondamentali per i commerci in Emilia-Romagna.

Del suo glorioso passato la città oggi conserva architetture ed edifici di grande valore, oltre i caratteristici canali che le hanno reso nel tempo l’appellativo di “Piccola Venezia”.

Cosa Vedere:

  • Il Parco del Delta del Po: il borgo di Comacchio è interamente all’interno del Parco, cosa che lo dota di una straordinaria attrattiva naturalistica, soprattutto riguardo le specie volatili e faunistiche che qui si possono ammirare.
  • Il Complesso dei Trepponti: vero e proprio simbolo di Comacchio, un tempo aveva la funzione di porta d’ingresso fortificata della città.
  • Il Museo del Delta Antico: ricchissimo museo archeologico che illustra l’evoluzione del territorio e degli insediamenti umani che hanno caratterizzato la storia dell’antico Delta del Po.
  • Il Loggiato dei Cappuccini: una sequenza di ben 142 archi che dal centro di Comacchio portano all’antico Santuario dedicato a Santa Maria in Aula Regia.
  • La Manifattura dei Marinati: museo che rappresenta un pezzo importante della storia economica e gastronomica della città
  • Il Museo della Valli: un museo a cielo aperto inserito all’interno del Parco del Delta del Po e insieme un percorso storico naturalistico all’interno delle Valli di Comacchio
  • La Casa Museo Remo Brindisi: soggiorno estivo del maestro Remo Brindisi fino alla sua morte, fu realizzata negli anni tra il 1971 e il 1973 su progetto dell’architetto-designer Nanda Vigo.

Cervia: l'impero del Sale

Borghi Marinari

Cervia – Ph. Comune di Cervia

Forse uno dei più antichi insediamenti della costa romagnola, la cittadina di CERVIA anticamente non era nel posto in cui sorge oggi.

I primi insediamenti si stabilirono infatti in un luogo più interne, probabilmente per questioni difensive in quelle che un tempo erano le aree paludose in prossimità del Mar Adriatico.

Proprio per questa sua collocazione particolare, nell’arco dei secoli la popolazione locale è diventata molto abile nelle opere di ingegneria idraulica e nella bonifica delle paludi, cosa che ha cementatol’identità sociale, culturale ed economica della cittadina.

Comunità da sempre dedita all’operosità, già nell’IX secolo il borgo poteva garantire un’economia fiorente ai suoi abitanti grazie all’industria della produzione e del commercio del Sale che poteva contare su una eccellente viabilità verso l’interno e di un posto efficiente verso i paesi più lontani.

Tale opulenza non poteva non risvegliare le invidie dei vicini potentati, tanto che la cittadina fu al centro di gravi conflitti con le Signorie continenti fino all’arrivo della Serenissima Repubblica di Venezia prima e dello Stato Pontificio poi.

Nel 1697 dopo numerose richieste all’allora Papa Innocenzo XII, viene concesso alla popolazione di spostare letteralmente la città dalla zona originaria (all’incirca dove oggi si trovano le saline), per trasferirla in un luogo più salubre vicino al mare.

Nel stesso periodo furono quindi costruiti il Magazzino del Sale e la Torre di Difesa che possiamo ammirare ancora oggi.

Cosa Vedere:

  • Escursione in barca nelle Saline: il paesaggio è suggestivo soprattutto al tramonto e si può praticare birdwatching. Spesso si organizzano degustazioni e iniziative per i bambini.
  • Il Parco CerviAvventura: per un’avventura sospesi tra i pini del parco naturale di Cervia, consigliato per tutti i bambini.
  • Visita ai Magazzini del Sale: oggi sede di mostre e di MUSA Museo del Sale, la Torre San Michele e la Cattedrale ne sono gli emblemi più significativi.
  • Un giorno alle Terme: nella millenaria pineta sorgono le Terme di Cervia, all’avanguardia per programmi e terapie, grazie anche alla Salina di Cervia dove viene estratto il liman o fango di laguna, preziosissimo per la salute insieme all’acqua madre.
  • Mercato del pesce: come ogni mercato del pesce che si rispetti è d’obbligo andare al mattino.

Cesenatico: la fortezza dell'Adriatico

Cesenatico, Canale Leonardesco

Cesenatico, Canale Leonardesco | Foto © Caba2011, via Wikimedia

Al tempo dell’antica Roma, la line di costa era molto più indietro rispetto a oggi e il lembo di terra su cui sorge il borgo di CESENATICO era per gran parte occupato dal mare Adriatico.

Un piccolo borgo sorgeva al posto della città, ma era non più che una piccola stagione di posta lungo il tracciato della Via Popilia che dal nord est della penisola conduceva verso la Via Flaminia prima e a Roma poi.

La fondazione del borgo di Cesenatico come lo conosciamo oggi avvenne infatti nel 1303, quando il Comune di Cesena decise di dotarsi si uno sbocco a mare, e iniziò la costruzione di un piccolo porto fortificato con un castello.

La costruzione di un posto militare fortificato sulla costa romagnola allertò le litigiose Signorie confinanti (Ravenna, Forlì e Rimini) tanto che l’insediamento fu distrutto e ricostruito più volte lungo le sanguinose guerre che ne scaturirono.

Nel 1500, quando Cesare Borgia conquistò la città di Cesena, Cesenatico divenne un luogo strategico, tanto che nel 1502 il Valentino chiamò Leonardo Da Vinci, il qual disegnò una serie di migliorie e varianti che, successivamente adottate, hanno fatto di quel porto un rifugio sicuro anche sotto il profilo strategico – militare, come fu dimostrato durante il periodo napoleonico.

Crollato il dominio dei Borgia la città passò per un breve periodo sotto il dominio dei Veneziani, quindi alla Santa Sede e per oltre tre secoli non ebbe avvenimenti di rilievo ad eccezione, nel 1849, dell’imbarco sui famosi “bragozzi” di Giuseppe Garibaldi il quale, reduce dalla difesa di Roma e lasciato San Marino, tentò di correre in soccorso di Venezia in compagnia di Anita, Ugo Bassi e altri patrioti.

Cosa Vedere:

  • Il Porto Canale Leonardesco: realizzato a partire dal 1502 utilizzando un progetto che Leonardo da Vinci effettuò su commissione di Cesare Borgia, conserva oggi tutti i suoi caratteri principali.
  • Spazio Pantani: il museo è dedicato interamente alla memoria del campione di ciclismo Marco Pantani, originario proprio di Cesenatico. Il museo si trova non lontano dalla Stazione dei treni ed è comodamente raggiungibile
  • Il Museo della Marineria: forse l’unico museo navale galleggiante in Italia si compone di dieci imbarcazioni visibili all’esterno, e due all’interno del padiglione corrispondente. Le imbarcazioni sono le tradizionali barche da pesca e da trasporto a propulsione velica utilizzate fino ai primi del novecento e, insieme al museo, rappresentano un importante recupero della memoria e degli oggetti della tradizione marinara dell’alto Adriatico.
  • Piazza delle Conserve: Anticamente le Conserve o Ghiacciaie erano dei pozzi profondi 6 metri e del diametro di 8 metri che venivano refrigerati con strati di ghiaccio e utilizzati per la conservazione del pescato e di altri cibi.

Bellaria Igea Marina: il Borgo dei pescatori

Bellaria Igea Marina | Foto di © Maurizio Polverelli

Bellaria Igea Marina | Foto di © Maurizio Polverelli

Narrano le vecchie storie che il nome BELLARIA sia dovuto a una esclamazione di Papa Gregorio XII che nel 1414, ospite di Carlo Malatesta dopo aver lungamente aspirato l’aria salmastra proveniente dal mare e dalle verdi e profumate boscaglie marine, avrebbe detto: “Oh, che bell’aere”, dando così il nome alla località.

In verità gli studiosi ci insegnano come il nome “Bellaria” sia anteriore a questo episodio: fin dall’anno 1311 infatti un testamento dei Malatesta menzionava “Bellaere” come residenza fortificata nella zona vicina alla chiesa di Santa Margherita a Bellaria Monte.

Il piccolo borgo doveva essere al tempo particolarmente importante prima per le Signorie e poi per lo Stato Pontificio.

Posto alla foce del fiume Uso, il piccolo insediamento di pescatori era infatti una facile preda e approdo per le frequenti scorribande dei pirati Saraceni, tanto che fu necessario dotare il borgo di una Torre di Guardia, non a caso detta Torre Saracena.

Antica località marinara e meta di vacanza a partire dal 1900, oggi Bellaria Igea Marina è una moderna e graziosa cittadina che mantiene ancora il suo ritmo di vita a misura d’uomo.

È riconosciuta come località ideale per le vacanze per le cordialità dei suoi abitanti, e per essere un punto di partenza strategico per le città d’arte di fama mondiale come Ravenna, Ferrara, Venezia, Rimini, Urbino e Firenze.

Cosa Vedere:

  • Ciclabile del Fiume Uso: 10 km di pista ciclo-pedonale lungo il fiume che raggiunge la vicina località di San Mauro Pascoli.
  • Il Parco del Gelso: più di 25 ettari di macchia mediterranea e di piante d’alto fusto, è il vero polmone verde della città

Borgo San Giuliano (Rimini): la tradizione marinara dell'Adriatico

Borghi Marinari

Borgo San Giuliano – Ph. RivieradiRimini.it

BORGO SAN GIULIANO è uno dei borghi, forse il più antico, che hanno dato vita alla città di Rimini. Un tempo era il luogo in cui risiedevano i pescatori e gli artigiani locali.

Nato intorno all’anno Mille accanto alla foce del fiume Marecchia, vi si accedeva oltrepassando a nord l’antico Ponte di Tiberio.

Le sue viuzze strette, le case accatastate l’una sull’altra erano sicuramente il frutto di una crescita caotica e spontanea, ma come in tutti i borghi di mare, erano una formidabile barriera dai forti venti marini, soprattutto durante i rigidi autunni e gli inverni.

Riconosciuto come luogo poco raccomandabile fino alla seconda metà del Novecento, oggi vive un periodo di rinascita grazie alla volontà dei riminesi che attraverso iniziative come la Feste de Borg, ogni anno riportano queste strade alla sua antica tradizione.

Nel 1994 con la morte di Federico Fellini, le case di San Giuliano sono diventate delle tele dipinte che ritraggono le scene tratte dai suoi film più celebri, rendendo unica la passeggiata tra i vicoli di questo borgo che pare fosse amato dallo stesso regista.

Cosa Vedere:

  • Le vie di Borgo San Giuliano: ovvero respirare in prima persona la particolare atmosfera dei borghi marinari italiani.
  • I film di Federico Fellini: grazie ai tanti dipinti murali che sono stati realizzati nel tempo lungo le sue vie, Borgo San giuliano è una vera e propria raccolta di dipinti raffiguranti i film di Federico Fellini.
  • La chiesa di San Giuliano: insieme al seicentesco monastero custodiscono la grande Pala di Paolo Veronese (1588) dedicata al martirio del Santo, recentemente restaurata

Cattolica: l'ultima stazione della via Flaminia

Cattolica | Foto tratta da www.sensidelviaggio.it

Cattolica | Foto tratta da www.sensidelviaggio.it

CATTOLICA è l’unico borgo marinaro della Romagna che ha una data di fondazione certa: il 16 agosto 1271.

Narra infatti la storia che gli abitanti del Castello di Focara, allorché decisero di sottomettersi al comune malatestiana di Rimini, insediarono un nuovo insediamento sul mare “que vocetur Catholica“.

Qui esisteva già un insediamento di epoca romana, che era essenzialmente una stazione di posta lungo l’antica Via Flaminia con una vocazione economica legata al transito di carovane e viandanti verso Roma e il santuario di Loreto.

Contrada di Taverne, secondo gli storici nel 1500 se ne contavano circa una ventina, la città di Cattolica non ha mai abbandonato la sua vocazione all’ospitalità tanto da renderla rinomata fino ai giorni nostri.

Passato il periodo dei pirati Saraceni, la cittadina iniziò ad espandere la sua economia anche alla pesca e al turismo, divenendo nel novecento, uno dei maggiori centri di turismo balenare italiani, grazie anche alla costruzione della ferrovia Bologna-Ancona nel 1861 che la rese facilmente raggiungibile.

Cosa Vedere:

  • La Rocca: situata in Via Pascoli a Cattolica, è stata eretta nel 1491 con funzione di controllo sui commerci marittimi clandestini.
  • Il Museo della Regina: ristrutturato e ampliato recentemente, il Museo della Regina a Cattolica ospita due sezioni: l’Archeologica con reperti di epoca romano-repubblicana e la sezione di Marineria.

Autore

Walter Manni

Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web

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