Inaugura il 23 Aprile 2016 la seconda edizione della Biennale del Disegno di Rimini. Quest’anno l’evento , intitolato “Profili del Mondo“, riuscirà davvero a stupirci con un perfetto connubio tra disegno antico e moderno, con 27 mostre che resteranno aperte fino al 27 luglio, per un totale di oltre 2000 opere, da Guido Reni ad Andrea Pazienza, da Francis Bacon al Guercino, da Kiki Smith al Canaletto. Tante sono le location per le mostre, scelte nei luoghi più caratteristici e belli di Rimini, partendo dal Museo della Città con la mostra “Il racconto naturale e l’umano paesaggio”, per poi incontrare il sontuoso Teatro Galli e l’imponente Rocca Malatestiana situata proprio nel centro della città a pochi passi dalle piazze.
Nel più bel evento dedicato alla “nona arte” di tutta la Romagna non poteva di certo mancare il genio di Andrea Pazienza. Cento opere tra chine, acquerelli, disegni, pitture del fumettista bolognese d’adozione troveranno casa nei suggestivi spazi del Teatro Galli di piazza Cavour con un’antologica mai vista prima.
La mostra trae il titolo da “…credevo fosse uno sprazzo, invece era un inizio.” frase che troviamo nel primo episodio di “Pentothal” pubblicato sulla rivista Alter Alter nel 1977, e prima apparizione dell’autore cui seguiranno una serie di innumerevoli successi, tra i più conosciuti “Pompeo” e “Zanardi”, tutti diverse trasposizioni di un autore autoreferenziale ed irrequieto in una Bologna che proprio in quegli anni viveva il movimento del ’77, tra rivendicazioni e manifestazioni in rottura con l’allora sistema di partiti e sindacati. Una realtà fatta quindi di difficoltà per i giovani come Andrea Pazienza in un’epoca dove la società voltava loro le spalle.
Sono proprio Pentothal, Pompeo e Zanardi le tre guide perfette per addentrarsi nelle selva oscura di opere dell’autore, tra diverse tecniche e diversi stili con cui si è cimentato, dagli eleganti acquerelli sino al fumetto nero su bianco. La sua rapidità nel gettare gli schizzi e il suo stile inconfondibile sono oggi di spunto per i giovani che intraprendono la carriera da fumettista.
Pochi autori ed artisti godono o hanno goduto del lusso di riuscire ad esprimere ciò che volevano, ma Andrea Pazienza è riuscito sempre ad arrivare al suo pubblico in maniera forte e diretta con uno straordinario stile grafico e una ineguagliabile creatività e fantasia, sebbene le tematiche trattate si scontrassero con la realtà più cruda, dalla contestazione della politica al dilagarsi delle droghe pesanti.
Scomparso precocemente a soli 32 anni, Andrea Pazienza è ancora ad oggi uno degli autori italiani di fumetto più apprezzati dal pubblico di amanti della nona arte. Le sue opere , sebbene frutto di un contesto sociale e culturale oramai distante cronologicamente dai giorni d’oggi, trovano ancora spazio negli animi dei giovani lettori. Giovani i cui dubbi, ansie e difficoltà prendono nuovamente forma, oggi come allora, nelle rapide intramontabili pennellate dal grande Paz.
Autore

Arturo Castellini
Curioso esploratore romagnolo, trascorre la sua settimana a pianificare la prossima gita nell’entroterra italiano, alla ricerca della più sincera tradizione